L’Inter si conferma l’unica squadra italiana davvero bella da guardare quando gioca a calcio. Nel 5-1 in casa del Monza segnano tutti, ma quello che più impressiona è la performance del collettivo. A dover scegliere un singolo gesto, nella memoria rimane l’assist di tacco di Thuram per Chala, molto simile a un passaggio cult di Guti per Ronaldo (quello brasiliano) nel Real Madrid di qualche anno fa.
Intanto, il traffico per il quarto posto si fa sempre più intasato. Le squadre sono 6 in 5 punti. L’ultima posizione buona per la Champions è ancora della Fiorentina, che però non riesce ad andare oltre il pareggio in casa contro l’Udinese (2-2). Friulani avanti con Lovric: dopo il pari di Beltran, nuovo vantaggio ospite di Thauvin. All’87esimo Nzola pareggia su rigore.
I viola si fanno rosicchiare altri due punti dalla Lazio, che ora è a -1. I biancocelesti vincono la quarta partita consecutiva in Campionato superando di misura il Lecce in casa. Decide Felipe Anderson (tornato con successo a fare il centravanti) su assist di Luis Alberto. Pesa però anche l’imprecisione del Lecce sottoporta.
La squadra di Sarri scavalca così di una lunghezza il Bologna, che torna a sorpresa con una sconfitta dalla trasferta di Cagliari. Vantaggio di Orsolini e pareggio di Petagna nel primo tempo. Nella ripresa, i sardi completano la rimonta grazie a un autogol di Calafiori.
Un solo punto sotto la squadra di Thiago Motta si rivede il Napoli, che dopo aver conquistato un solo punto in tre partite torna al successo, anche se con grande fatica. Al Maradona, la Salernitana passa in vantaggio con un gran gol di Candreva. Pareggia Politano su rigore, prima della zampata decisiva di Rrahmani al quinto minuto di recupero.
I partenopei superano di due lunghezze la Roma, che - orfana di Dybala - perde 3-1 a San Siro contro il Milan. Tutti facile per i rossoneri, a segno con Adli, Giroud ed Hernandez. Inutile il gol su rigore di Paredes. La formazione di Pioli consolida così il terzo posto in solitaria, a +8 sulla Fiorentina.
Nella parte bassa della classifica, importantissimo successo del Verona sull’Empoli (2-1). Djuric e Ngonge a segno per l’Hellas. Chiude il quadro della giornata il pareggio per 0-0 fra Genoa e Torino.

Le due squadre in testa continuano il loro campionato a sé. Subito dietro, la lotta per l’Europa diventa una corrida, con tante squadre in una manciata di punti, grazie alle sconfitte clamorose di Fiorentina e Napoli. Queste le due morali della 19esima giornata, l’ultima del girone di andata.

Doveva essere un’occasione di allungo per l’Inter, ma si è rivelata il contrario. La diciottesima giornata si chiude con la Juventus che recupera due punti sulla capolista, portandosi a -2.
I nerazzurri non vanno oltre il pareggio per 1-1 sul campo del Genoa. La squadra di Inzaghi si porta avanti grazie a un gol di Arnautovic (polemiche per un presunto fallo di Bisseck), ma Dragusin di testa trova il pari.

Il solco si allarga. Inter e Juventus rimangono prima e seconda, distanziate da soli 4 punti. Dopo di loro, il baratro. Il Milan, ancora terzo in classifica solo per la pochezza delle concorrenti, scivola a -7 dalla Signora e a -11 dai cugini.
I nerazzurri vincono 2-0 in casa contro il Lecce nonostante le assenze di Dumfries, Dimarco, Cuadrado e Lautaro. In gol Bisseck e Barella. Espulso Banda per proteste.

L’Inter allunga in testa alla classifica e il Bologna si ritrova da solo al quarto posto. Queste le due notizie della sedicesima giornata di campionato.

Con uno sforzo davvero minimo, i nerazzurri passano 2-0 in casa di una Lazio a dir poco inerme, che si consegna agli avversari già nel primo tempo regalando a Lautaro il pallone del primo gol con un dono natalizio della premiata ditta Gila-Marusic. Nella ripresa l'Inter chiude i conti con Thuram. La squadra di Sarri brilla per mancanza di idee, di qualità e di agonismo.

Simone Inzaghi, sempre in controllo, approfitta così del passo falso della Juventus, che pareggia 1-1 in casa del Genoa e scivola così a -4 dalla capolista. Bianconeri avanti con un rigore che Vlahovic lascia a Chiesa.

Il Grifone però pareggia all’inizio del secondo tempo con Gudmundsson.

Il Milan rosicchia due punti alla Juve portandosi a -5 dalla squadra di Allegri. A San Siro, i rossoneri vincono 3-0 contro il Monza: gol di Reijnders, Simic e Okafor, che poi esce per infortunio come Pobega.

Dopo l’Inter, però, la squadra che gioca il calcio più bello da guardare in Serie A è senza dubbio il Bologna di Thiago Motta. Il tecnico italo-brasiliano supera il suo vecchio maestro, Mourinho, battendo 2-0 una Roma orfana di Dybala (infortunato) e di Lukaku (squalificato). Apre la rete di Moro, chiude i conti l'autogol di Kristensen. Visti i valori dimostrati fin qui dalle altre squadre, gli emiliani sono seriamente candidati a partecipare alla prossima Champions League.

Il Napoli, comunque, rimane a una sola lunghezza di distanza dal Bologna battendo 2-1 al Maradona il Cagliari. I campioni d'Italia ritrovano la vittoria in casa con un doppio guizzo dei suoi tenori nel secondo tempo (Osimhen e Kvara). I sardi escono a testa alta grazie a un altro gol di Pavoletti.

A pari punti con gli azzurri c’è la Fiorentina, vittoriosa di misura a casa contro il Verona: Terracciano para tutto (anche un rigore), Beltran colpisce a 12 minuti dalla fine.

Con lo stesso risultato il Torino batte l’Empoli e scavalca di due punti l’accoppiata Monza-Lazio. Zapata ancora a segno dopo la doppietta all'Atalanta all'ultima casalinga. Annullate per fuorigioco reti a Sanabria (clamorosa rovesciata), Ebuhei e Cacace.

Successo anche per il Lecce, 2-1 al Via del Mare contro il Frosinone. I pugliesi, che non vincevano da quasi 3 mesi, si portano avanti con Piccoli sfruttando un errore del portiere Turati. Kaio Jorge pareggia su rigore, ma i giallorossi si aggiudicano l’incontro grazie a un tiro da fuori area di Ramadani (ma il portiere ospite è ancora una volta decisivo in negativo).

Chiude il quadro del fine settimana il 2-2 fra Udinese e Sassuolo. La squadra di Cioffi, avanti di due gol con Lucca e Pereyra, resta in 10 e non riesce a difendere il doppio vantaggio: Berardi pareggia con due rigori.


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