Fra tutto quello che è successo ieri sui campi di Serie A, la notizia più importante non riguarda il calcio, ma la salute di un ragazzo di 22 anni. Al 18esimo minuto del primo tempo di Fiorentina-Inter, Edoardo Bove si è accasciato a terra. Prima un arresto cardiaco, poi la rianimazione in ambulanza, mentre gli altri giocatori si guardavano l’un l’altro in lacrime. Partita sospesa e rinviata, ovviamente. La dinamica di quello che è accaduto, però, rimane ancora tutta da chiarire.

Il Napoli resta davanti, ma è un primato quanto mai precario. Difficile ricordare un Campionato più equilibrato di questo, perlomeno nelle posizioni di vertice, con ben cinque squadre in due punti. Se gli azzurri hanno ancora il naso davanti a tutti lo devono a Lukaku, che contro la nuova Roma di Ranieri segna il gol dell’ex e porta i suoi a 29 punti in classifica. Alla squadra di Conte la vittoria mancava da fine ottobre. La Roma sfiora il pari con una traversa su colpo di testa di Dovbyk, ma non riesce a evitare la terza sconfitta consecutiva.

Sei squadre in tre punti. Cinque in due. La parte alta della Serie A, dopo 12 giornate, sembra la tangenziale alle 8 di mattina. In testa c’è ancora il Napoli, ma ormai conta poco. Gli azzurri tornano con un punto dalla trasferta di San Siro contro l’Inter: Calha risponde a McTominay nel primo tempo, ma nella ripresa per la prima volta da quando gioca in Serie A sbaglia un rigore (per la verità molto generoso). All’ultimo secondo Simeone vicinissimo alla volée vincente per la squadra di Conte. Con questo risultato i nerazzurri vengono raggiunti in classifica dal terzetto delle meraviglie di questa prima parte di Campionato: Atalanta, Fiorentina e Lazio.

La classifica si accorcia in testa: il Napoli resta primo con 25 punti, ma conserva una sola lunghezza di vantaggio sull’Inter. A quota 22, poi – in attesa di Lazio-Cagliati – c’è la coppia Fiorentina-Atalanta.
Protagonista di questa undicesima giornata di Campionato è proprio la Dea, che per il secondo anno consecutivo sbanca 3-0 il Diego Armando Maradona (doppietta di Lookman nel primo tempo e gol di Retegui nel finale). A questo punto la squadra di Gasperini (al quinto successo consecutivo) non può più nascondersi: c’è anche lei per la corsa allo scudetto. Se non altro, perché senga gol a pioggia (già 29) e perché le altre contendenti hanno dimostrato di non essere corazzate infallibili, lasciando punti per strada con una certa facilità.

Con il 2-0 rifilato al Milan sul prato di San Siro (in rete Lukaku e Kvara), il Napoli di Conte mette a segno il primo allungo davvero importante di questo Campionato. In classifica, gli azzurri portano a ben 11 punti il vantaggio sui rossoneri e a 7 quello sulla Juventus.

L’unica big a tenere il passo del Napoli è proprio l’Inter, vittoriosa per 3-0 ad Empoli. L’espulsione dopo mezzora di Goglichidze spiana la strada ai nerazzurri, a segno due volte con Frattesi e poi ancora con Lautaro. Nel primo tempo annullata una rete a Darmian. La squadra di Inzaghi rimane così a -4 dalla vetta.

La Juve non migliora la sua posizione, anzi. La difesa una volta granitica di Thiago Motta continua a perdere colpi e subisce due reti dal Parma, capace di andare in vantaggio due volte all’Allianz Stadium, prima con Delprato e poi con Sohm. I bianconeri evitano il peggio trovando il pari con McKennie e Weah, ma il secondo pareggio consecutivo dopo il 4-4 contro l’Inter fa scivolare la Signora dal terzo al sesto posto.

Due punti sopra ci sono Atalanta, Fiorentina e Lazio, che appunto scavalcano la Juve in classifica. La squadra di Gasperini batte 2-0 in casa il Monza con i gol di Samardzic al 70' e di Zappacosta all'88'. Per la squadra di Gasperini è la quarta vittoria di fila.

Bene anche la Fiorentina, che vince 1-0 in Liguria contro il Genoa (ultimo con 6 punti). Partita molto dura, decisa da Goesens.

Altra vittoria fuori casa quella della Lazio, che travolge 5-1 il Como. Il risultato è bugiardo: il Como resta in partita fino a 20 minuti dalla fine, ma sbaglia troppo sottoporta. Biancocelesti a segno con Castellanos (doppietta), Pedro, Patric e Tchaouna. Il gol più bello della serata è però quello di Mazzitelli: in rovesciata, quasi dalla linea di fondo.

Sorride anche la Roma, vittoriosa in casa per 1-0 contro il Torino. Decisivo un gol di Dybala, che ringrazia un momento di delirio collettivo della difesa granata.  

A metà classifica, il Bologna torna al successo dopo tre pareggi consecutivi superando per 2-0 il Cagliari in Sardegna. Dopo un buon avvio, i padroni di casa lasciano campo agli emiliani, che sbloccano il risultato nel primo tempo con Orsolini e chiudono la partita a inizio ripresa grazie a Odgaard.

In coda alla classifica si registrano due successi importanti. Il primo è quello del Lecce, che batte di misura in casa il Verona. Decisivo Dorgu, che provoca le espulsioni di Tchatchoua e Belahyane e segna il gol vittoria (altri due gli vengono annullati). Per la squadra di Zanetti, invece, si tratta della terza sconfitta consecutiva.

La seconda vittoria di bassa classifica è la clamorosa rimonta del Venezia ai danni dell’Udinese. I friulani si portano in vantaggio per 2-0 con Lovric e Bravo, ma vengono raggiunti e superati dai veneti con una doppietta di Pohjanpalo su rigore e una punizione vincente di Nicolussi.


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