Come quasi ogni anno accade nel girone di ritorno, le due squadre in testa hanno iniziato a scambiarsi cortesie. Prima l’Inter si fa travolgere nel recupero a Firenze (3-0) e perde l’occasione di agganciare il Napoli. Poi gli azzurri pareggiano in casa contro l’Udinese, giocando inspiegabilmente a giri bassi: la squadra di Conte passa in vantaggio con McTominay ma si fa subito raggiungere da Ekkelenkamp. E stasera, siccome lo sceneggiatore delle storie sportive è sempre il demonio, i nerazzurri hanno di nuovo la possibilità di portarsi a -1 giocando ancora contro la Fiorentina, stavolta a San Siro.
Per il momento, l’Atalanta è a una sola lunghezza di distanza proprio dall’Inter. La Dea torna in versione schiacciasassi e rifila 5 gol al Verona: Retegui segna quattro reti e arriva a quota 20 in campionato. A segno anche Ederson. Altra goleada subita dai gialloblù, peggior difesa della Serie A: addirittura 53 i gol incassati fin qui dall’Hellas.
Manita anche della Lazio, che all’Olimpico passeggia sugli amabili resti del Monza (a segno Marusic, due volte Pedro, Castellanos e financo Dele Bashiru). I biancocelesti si riportano così a -5 dall’Atalanta e operano ancora una volta il controsorpasso ai danni della Juventus.
La Signora di Thiago Motta sembra aver trovato finalmente una quadra: il vuoto assoluto, più Kolo Muani. Il francese va a segno altre due volte e stende il Como, ma i bianconeri devono ringraziare una follia del portiere Butez: intervento fuori tempo su Gatti che porta al rigore decisivo per il 2-1 finale.
Vince anche il Milan, 2-0 sul campo dell’Empoli. Il neoacquisto Gimenez entra e affonda i toscani. In rete anche Leao, addirittura di testa; espulso Tomori.
Grazie a questo successo i rossoneri raggiungono in classifica a 38 punti il Bologna, fermato sullo 0-0 dal Lecce.
Quattro lunghezze più attardata, la Roma, che continua la risalita. I giallorossi vincono 1-0 a Venezia con un rigorino trasformato da Dybala.
Nella parte destra della classifica, Torino e Genoa evitano di farsi male pareggiando 1-1: autorete di Thorsby e gol di Pinamonti.
In chiave salvezza, brutta sconfitta del Parma in casa del Cagliari. Succede tutto nella ripresa: autogol di Vogliacco su colpo di testa di Adopo, raddoppio dell'ultimo arrivato Coman e poi il 2-1 finale di Leoni. Per gli emiliani è crisi nera.

Una giornata di Serie A gattopardiana, in cui sembrava che tutto dovesse cambiare e alla fine non è cambiato niente. Decisive due reti nei minuti di recupero messe a segno da due protagonisti inaspettati.
Il primo è De Vrij, che con una zampata sottoporta pareggia un derby stregato fino all’ultimo secondo per l’Inter. Dopo il gol nel finale di primo tempo realizzato da Reijnders, i nerazzurri riescono a centrare tre volte lo stesso palo e a vedersi negare dall’arbitro un rigore evidente su Thuram, prima di trovare il meritato pareggio oltre il 90esimo.

Continua il botta e risposta fra Napoli e Inter per la corsa scudetto. In questa giornata i primi a battere un colpo sono gli azzurri, che sabato al Maradona infliggono la prima sconfitta di questo Campionato alla Juventus. La Signora passa in vantaggio col neoacquisto Kolo Muani, ma nella ripresa scompare e viene rimontata dai partenopei con Anguissa e Lukaku. Per la squadra di Conte è il settimo successo consecutivo.

Il primo posto in classifica del Napoli non è più virtuale. Grazie al pareggio dell’Inter contro il Bologna (2-2) nel recupero della giornata saltata per la Supercoppa italo-araba, i partenopei hanno ora tre punti di vantaggio sui nerazzurri, ma una sola partita in più (resta da recuperare Fiorentina-Inter, interrotta per il malore a Bove). Morale: la squadra di Inzaghi può al massimo raggiungere quella di Conte.

Vincono Napoli e Inter, le altre pareggiano e perdono terreno. Non fosse stato per l’invereconda Supercoppa d’Arabia, probabilmente oggi l’Inter sarebbe prima, inseguita da Napoli e Atalanta. Siccome però alla Lega, come a molti, i petrodollari piacciono più della dignità, al momento la parte alta della classifica è falsata, viste le tante partite da recuperare.
Il Napoli si conferma al primo posto battendo 2-0 nel posticipo di giornata il Verona. Decidono un autogol di Montipò (sfortunato a colpire con la schiena dopo un palo colpito da Di Lorenzo) e Anguissa con un tiro da lontano. Con un po’ più di cinismo, gli azzurri avrebbero potuto dilagare.


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