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A inizio anno parlavamo della Juventus come avversaria dell’Inter per lo scudetto. Da allora, qualcosa si è decisamente rotto: una sola vittoria nelle ultime 9 giornate, ottenuta al 95esimo in casa contro il Frosinone, e un ruolino di marcia da zona retrocessione. I bianconeri hanno dovuto salutare il secondo posto, e ora si vedono insidiare in classifica perfino dal Bologna, arrivato a soli due punti di distanza.
L’ultimo disastro bianconero va in scena all’Olimpico contro la Lazio. Più che giocare male, la Juve semplicemente non gioca: sembra che nessuno ne abbia voglia e che tutti – a cominciare dall’allenatore – siano lì solo per lo stipendio. Il gol biancoceleste arriva all’ultimo pallone giocabile della partita, ma il risultato è giusto. Tudor non ha portato ai laziali la qualità che alla rosa manca, ma perlomeno sul campo si è vista un po’ d’intensità.
In cima alla classifica, l’Inter continua il suo noioso assolo battendo 2-0 l’Empoli: il mancino di Dimarco apre le marcature, poi Sanchez chiude la partita.
Il Milan consolida ulteriormente il secondo posto (+6 sulla Juve) vincendo 2-1 su un campo difficile come quello di Firenze: rete di Loftus-Cheek, pareggio di Duncan, poi Leao regala i tre punti al Diavolo e Maignan si supera su Belotti e Mandragora.
Quarta vittoria nelle ultime cinque partite per il Bologna, che non conosce cali di rendimento: in casa contro la Salernitana gli emiliani non si fanno sorprendere e passano 3-0. Due tiri imprendibili di Orsolini e Saelemaekers e il gol bellissimo di Lykogiannis nel finale firmano un successo mai in discussione. Per i campani la retrocessione è ormai solo una questione di tempo.
La Roma, invece, pareggia 0-0 sul campo del Lecce e scivola così a -5 dal Bologna. I giallorossi devono guardarsi anche dall’Atalanta, a soli due punti di distanza dopo il clamoroso 3-0 rifilato al Napoli sul prato del Maradona. A segno Miranchuk, Scamacca e Koopmeiners. I campioni d’Italia, pesantemente contestati, scivolano addirittura a -12 dalla zona Champions.
Un solo punto sotto gli azzurri c’è il Torino, che in casa contro il Monza vince la seconda partita consecutiva. Gara condizionata dall’espulsione di Pessina dopo 3 minuti: il gol decisivo arriva al minuto 69 con un rigore trasformato da Sanabria.
Nella parte bassa della classifica, una serie di pareggi che lasciano la situazione immutata. Genoa-Frosinone finisce 1-1 (a Gudmundsson risponde Reinier), stesso risultato di Cagliari-Verona (Sulemana replica al tacco volante di Bonazzoli) e di Sassuolo-Udinese (a segno Defrel e Thauvin). In campo regna soprattutto la paura di perdere.
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L’Inter rallenta, ma ormai gioca un campionato a parte; il Milan consolida il secondo posto; la Juventus scivola sempre più giù, al punto che – in assenza di un cambio di passo – presto potrebbe ritrovarsi insidiata dal Bologna dei Miracoli di Thiago Motta. Queste le tre morali della 29esima giornata di campionato.
L’Inter si fa raggiungere sull1-1 dal Napoli, con Juan Jesus che risponde a Darmian. Ora i cugini rossoneri sono a “soli” 14 punti di distanza: per fingere che la corsa scudetto sia davvero aperta serve un gigantesco sforzo di fantasia.
Intanto, però, il Milan fa la sua parte vincendo 3-1 in casa del Verona. Prova di sostanza e personalità per i rossoneri, che meritano la vittoria e allungano a +3 sulla Juve (fermata sul pari a reti bianche dal Genoa). A segno Hernandez, Pulisic, Noslin e Chukwueze.
Vince all’ultimo respiro anche il Bologna (1-0 a Empoli: gol partita di Fabbian al quarto minuto di recupero). Malgrado l’assenza di Zirkzee, quindi, la squadra emiliana rimane quarta in classifica.
Vince di misura anche la Roma, che resta a -3 proprio dal Bologna. I giallorossi si impongono all’Olimpico contro il Sassuolo grazie a una rete del redivivo Pellegrini.
Anche i cugini della Lazio tornano a esultare dopo tre sconfitte consecutive. A Frosinone è la doppietta di Castellanos a fissare il risultato sul 2-3 per gli ospiti: quanto al resto, l’addio di Sarri e l’avvento di Tudor non sembrano esaltare l’ambiente.
I biancocelesti conservano un punto di vantaggio sul Monza, vittorioso per 1-0 in casa contro il Cagliari. Una splendida punizione di Daniel Maldini decide la sfida e porta i brianzoli a un punto dalla Fiorentina. Sardi imprecisi, sempre invischiati nella zona pericolosa.
Tiene il passo anche il Torino, che torna con tre punti dalla trasferta di Udine. Finisce 2-0 con le reti di Zapata e Vlasic.
Chiude il quadro della giornata il successo del Lecce sulla Salernitana, l’ennesimo per 1-0 di questa giornata: autogol di Gyomber, poi Falcone para tutto.
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Sembra passato un secolo, eppure era solo gennaio quando la Juventus aveva addirittura un punto di vantaggio sull’Inter (ancorché con una partita in meno). Da allora, la Signora è sprofondata nel baratro: appena cinque punti e un solo successo nelle ultime sei giornata. Morale: lo svantaggio dai nerazzurri è lievitato a 17 punti, e alla fine è arrivato anche il sorpasso da parte del Milan.
L’ultima partita deludente della compagine allegriana è andata in scena a Torino contro l’Atalanta. Apre le marcature Koopmeiners, poi Cambiaso e Milik ribaltano momentaneamente il risultato, ma alla fine ancora Koopmeiners fissa il risultato sul 2-2.
Un pareggio che permette al Milan di superare di un punto i bianconeri. La squadra di Pioli vince di misura a San Siro contro l’Empoli: decide l’incontro una rete di Pulisic.
Stesso risultato per l’Inter in casa del Bologna dei miracoli: il gol partita in questo caso è di Bisseck. Per i nerazzurri è la vittoria consecutiva numero 13 nel 2024 (la decima in campionato su dieci partite). I rossoblù di Motta ci provano, ma non sfondano.
La Roma riesce a rosicchiare un punto proprio al Bologna, arrivando a -3 dal quarto posto, grazie a un insperato pareggio sul campo della Fiorentina. Viola in vantaggio con Ranieri nel primo tempo, prima del pareggio nella ripresa di Aouar. Dopo il 2-1 di Mandragora, Biraghi fallisce un rigore e Llorente trova il 2-2 al 95esimo con un bellissimo tiro al volo.
A metà classifica, passo in avanti del Monza, che torna vittorioso per 3-2 dalla trasferta sul campo del Genoa. Primi 45 minuti dominati dai biancorossi, a segno con Pessina e con una strepitosa mezza rovesciata al volo di Dany Mota. Ripresa tutta rossoblù, che rimontano con Gudmundsson e Vitinha, prima del colpo da ko firmato da Daniel Maldini.
I brianzoli superano così di un punto il Torino, reduce da un pareggio per 1-1 sul campo del Napoli. Primo tempo equilibrato: al 61esimo lo scatenato Kvara porta in vantaggio i campioni d’Italia, ma 3 minuti dopo Sanabria, subentrato a Pellegri, firma il pareggio.
In chiave salvezza, fondamentale successo del Sassuolo sul Frosinone. Un gol di Thorstvedt regala a Ballardini il primo successo sulla panchina neroverde. All’ultimo minuto Kaio Jorge fallisce il rigore del possibile 1-1.
Vince anche il Cagliari, 4-2 in casa contro la Salernitana: doppietta di Shomurodov, gol di Lapadula e di Gaetano.
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Dopo l’esame di maturità superato a Bergamo, il Bologna non può più nascondersi. La rimonta per 2-1 sul campo dell’Atalanta (a segno Lookman per la Dea, poi Zirkzee su rigore e Ferguson di volo) vale per i rossoblù la sesta vittoria consecutiva in campionato (non succedeva dal 1967) e il quarto posto in solitaria, con quattro punti di vantaggio sulla Roma. L’eventuale qualificazione della squadra di Thiago Motta alla prossima Champions League sarebbe una delle imprese sportive più memorabili viste in Serie A negli ultimi decenni.
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L’Inter sa solo stravincere. A Lecce, su un campo insidioso per molte grandi, i nerazzurri lasciano fuori 7 titolari ma passeggiano lo stesso, rifilando un 4-0 ai salentini. La squadra di Inzaghi va a segno con Lautaro (doppietta), Frattesi e De Vrij. Lautaro arriva a 101 gol nel campionato italiano e 23 gol su 24 partite in questa stagione. Buon turn over per i nerazzurri, che addirittura nell’ultimo quarto d’ora del match avevano in campo solo Barella dei titolari. Il che premia il lavoro di Inzaghi, perché se cambiano gli orchestrali ma la musica è sempre la stessa, vuol dire che lo spartito è chiaro a tutti e che il direttore d’orchestra sa dirigere al meglio. Mercoledì la capolista gioca il recupero contro l'Atalanta, che potrebbe garantirle un vantaggio addirittura di 12 punti sulla Juventus.
Poteva andare anche peggio alla Signora, che in casa contro il Frosinone trova il gol vittoria (3-2) solo in piano recupero con una zampata in mischia di Rugani. Doppietta di Vlahovic. Dopo la sconfitta con l’Inter, è la prima vittoria per la Juve di Allegri, ormai né guardia e né ladro, tutt’al più piantone. Per i ciociari, che erano in vantaggio 2-1, a referto Cheddira e Brescianini.
Il Milan scivola a -4 dai bianconeri pareggiando 1-1 in casa contro l’Atalanta. Leao apre la gara con un gran gol, poi Koopmeiners pareggia su calcio di rigore. Terzo risultato senza successi tra campionato e coppe per Pioli. Dea ancora imbattuta nel 2024.
I bergamaschi vengono superati di due punti dal Bologna, che continua il suo volo ad ali spiegate battendo 2-0 il Verona. In rete Fabbian e Freuler. I rossoblù vincono così la quinta partita di fila e si ritrovano ora da soli in quarta posizione.
Bene la Roma, che all’Olimpico batte 3-2 il Torino trascinata dalla prima tripletta di Dybala in giallorosso. La squadra di De Rossi, che pure schierava Smalling al rientro, continua a prendere troppi gol mentre il fantasma di Lukaku continua ad occupare il posto del giocatore belga.
Non torna il sorriso al Napoli, che pareggia 1-1 a Cagliari e mette in cascina solo il secondo punto nelle ultime tre partite. Una vera beffa per i campioni d’Italia, che, passati in vantaggio con Osimhen, vengono acciuffati al 96esimo da un gol di Luvumbo. Ormai i napoletani attendono con ansia la fine di questo campionato.
Il Monza si porta a -1 proprio dai partenopei vincendo 2-0 in trasferta contro quel che resta della Salernitana. Prima un palo di Djuric e poi due miracoli di Ochoa tengono in piedi i granata, che però che crollano nel finale sotto i colpi di Maldini e Pessina.
Tre punti sotto i brianzoli c’è il Genoa, vittorioso per 2-0 in casa contro l’Udinese. Retegui e Bani segnano, Kristensen si fa cacciare.
In chiave salvezza, importante successo dell’Empoli sul Sassuolo. I toscani vanno due volte in vantaggio con Luperto e Niang, vengono acciuffati da Pinamonti e Ferrari ma poi trovano i tre punti al 94esimo con Bastoni. Dionisi saluta la panchina neroverde: Carnevali pensa a Ballardini o a Semplici.
Nel posticipo serale, si gioca una gradevolissima partita tra Fiorentina e Lazio. Una partita veloce dove la superiore tecnica della Lazio viene annullata da un maggiore agonismo e velocità della viola. allo scadere del primo tempo un gol nato da una spettacolare triangolazione conclusasi con uno straordinario assist di Guendouzi per Luis Alberto, la Lazio si illude, ma nella prima parte della ripresa la Fiorentina agguanta il pareggio e poco dopo il vantaggio. Tra il pareggio e il vantaggio Nico Gonzales trova il modo di sbagliare un altro rigore dopo quello contro l'Inter. La squadra di Sarri, risulta lenta nella verticalizzazione del gioco e soffre l'assenza di giocatori di riferimento negli ultimi 25 metri sia nella cucitura delle trame ofgfensiva che come terminali. La squadra di Italiano stavolta non commette strafalcioni difensivi. Commisso continua a protestare per i debiti delle altre squadre, non riuscendo a comprendere come la sostenibilità del debito sia più importante del debito stesso. Magari potrebbe pensare a rafforzare la sua squadra smettendola di vendere i migliori dei suoi alla Juve (Bernardeschi, Chiesa, Vlahovic) e acquistare gli altrui esuberi. Magari così è facile fare i bilanci ma diventa difficile vincere.