I due derby di giornata si concludono con due vittorie di misura che rimescolano le carte della lotta Champions. La Lazio si impone sulla Roma come all’andata (1-0): il gol partita è di Zaccagni, abile a piazzare sul palo lungo con un colpo da biliardo un pallone servito in modo geniale da Felipe Anderson. L’attaccante esterno della Lazio, però, condivide la palma di giocatore più decisivo con Ibanez, che dopo aver già causato due sconfitte dei giallorossi in altrettanti derby del passato, decide di passare alla storia chiudendo la tripletta: stavolta collezione due gialli in poco più di mezz’ora e di fatto impedisce ai suoi compagni di giocare la partita in modo competitivo.

La Lazio è ora seconda in solitaria a 52 punti, perché nel derby d’Italia l’Inter viene sconfitta per 1-0 dalla Juventus. Sulla rete decisiva di Kostic, però, i nerazzurri protestano (a ragione): i replay mostrano un fallo di mano piuttosto evidente di Rabiot, ma il Var finge di avere dei dubbi sull’esistenza del contatto fra braccio e pallone e non annulla un gol che andava evidentemente cancellato. Rimane comunque un evidente errore difensivo dell’Inter, immobile e poco reattiva in occasione del gol juventino. La squadra di Inzaghi perde così la terza partita nelle ultime cinque, dopo i ko contro Spezia e Bologna.

Il Napoli torna alla vittoria dopo la sconfitta interna contro la Lazio e si riporta a +18 sulla seconda in classifica, l’Inter. L’ultima vittima degli uomini di Spalletti è l’Atalanta, superata 2-0 a Bergamo con i gol di Kvara e Rrahmani. Dea a secco per la terza gara consecutiva: non le accadeva dall'ottobre 2018.

L’Inter, invece, inciampa di nuovo lontana da San Siro. A La Spezia finisce 2-1 per i liguri, con Lautaro che si fa parare un rigore sullo 0-0. L’unico gol su azione è quello di Maldini (figlio di Paolo). Gli altri due arrivano da altri due penalty: uno trasformato da Lukaku, l’altro da Nzola.

La Lazio aveva l’opportunità di scavalcare i nerazzurri e portarsi da sola al secondo posto, ma l’ha sprecata, rimanendo una lunghezza sotto la squadra di Inzaghi. A Bologna, infatti, i biancocelesti non vanno oltre lo 0-0.

A sua volta, la Roma aveva l’occasione di superare i cugini e portarsi così in terza posizione, ma all’Olimpico contro il Sassuolo va in scena uno psicodramma che si conclude 3-4. Succede di tutto: Laurienté segna una doppietta in 18 minuti, poi Zalewski accorcia le distanze. Nel recupero del primo tempo, però, Kumbulla dà un calcio folle Berardi: rosso e rigore, che l’azzurro trasforma. Nella ripresa alla magia di Dybala risponde Pinamonti. Infine, gol di Wijnaldum nel recupero.

La Juventus ha ragione di una Sampdoria gagliarda con un gol che produrrà un buon numero di polemiche. I blucechiati, sotto di due gol, in due minuti pareggiano e vanno all'intervallo con una Juve stordita. Nella ripresa cambia la musica: c'è un rigore sbagliato da Vlahovic che viene concesso con generosità per un presunto contatto falloso su Cuadrado, che non smentisce la sua fama di cascatore compulsivo. Alla fine i bianconeri si impongono per 4 a 2 e portano a casa i 3 punti ma l'assenza di Di Maria conferma che la Juventus senza il fuoriclasse argentino va in affanno.

Il Torino vince 2-0 in casa del Lecce e supera il Bologna in classifica, piazzandosi all’ottava posizione. Decisive in Salento le reti di Singo e Sanabria. La squadra di Juric chiude la pratica in 3 minuti: a segno al 20’ e 23’ del primo tempo, poi nessun rischio per la porta di Milinkovic.

Vittoria in trasferta anche per l’Udinese, che passa di misura sul campo dell’Empoli. I friulani tornano così al successo dopo oltre un mese e mezzo. Sul gol di Becao c’è una deviazione di Luperto. Toscani sottotono. Incredibile errore di Caputo.

Terza vittoria di fila per la Fiorentina, che passa 2-0 in casa della Cremonese. Nel primo tempo segna Mandragora, quindi a inizio ripresa Cabral. Con questa sconfitta salvezza sempre più lontana per la squadra di Ballardini.

Chiude il quadro della domenica di calcio il pareggio per 1-1 tra Verona e Monza: Sensi risponde a Verdi. Il pareggio interno allontana ulteriormente i gialloblù dalla zona salvezza. Annullato il gol dell'1-2 a Caprari per millimetrico fuorigioco di Petagna a inizio azione.

Il Napoli perde per la prima volta in casa, ma la sconfitta è indolore. Malgrado l’Inter sia riuscita a vincere la sua partita, infatti, gli azzurri conservano comunque ben 15 punti di vantaggio sulla seconda in classifica. Come dire che rimarrebbero primi anche se andassero in ferie un mese. Il risultato del Maradona è invece molto più importante per la Lazio, che con i tre punti garantiti dal siluro di Vecino scavalca in classifica il Milan portandosi in terza posizione.

Ma andiamo con ordine. L’Inter, si diceva, ha vinto: lo ha fatto per 2-0, a San Siro, contro una squadra insidiosa come il Lecce. Mkhitaryan sblocca il risultato con un tiro all'incrocio alla mezz'ora, mentre Lautaro chiude i conti nel secondo tempo: i nerazzurri staccano così il Milan e contro-sorpassano la Lazio.

Dopo aver ucciso il Campionato, il Napoli infierisce sulle sue spoglie. Che la squadra di Spalletti quest’anno non avesse rivali era chiaro da tempo, ma un distacco di 18 punti sulla seconda va oltre ogni immaginazione, soprattutto perché siamo a febbraio e lo scontro diretto contro l’Inter si è concluso con una vittoria nerazzurra. Dopo quel singolo passo falso, però, la marcia partenopea ha ripreso a passo di carica, e ormai resta solo da capire se l’attribuzione matematica dello Scudetto arriverà con un anticipo record.

Non si poteva certo chiedere alla Cremonese di fare quello che, fino ad ora, solo l’Inter ha potuto fare, ovvero fermare il Napoli. Come previsto, quindi, con la vittoria dei partenopei per 3 a 0 Spalletti – in attesa di Inter-Samp di domani, si trova al momento a +16.

Nell’altro campionato, il Milan torna a vincere. Lo fa dopo quattro sconfitte di fila e lo fa contro il Torino, grazie a un colpo di testa vincente di Giroud, al settimo sigillo in Serie A. Granata sconfitti a testa alta. “I risultati negativi si sentono, questa vittoria ci dà sollievo – il commento di Pioli – Leao? Ho sempre pensato che mettendolo largo lo avrei agevolato. Era molto contento della posizione in cui l'ho schierato, ovvero lì davanti accanto a Giroud. Gli piace”.

I rossoneri riagganciano così in classifica la Roma, che non va oltre il pareggio contro il Lecce. Pugliesi avanti dopo 7 minuti con autorete di Ibanez, poi arriva il pari di Dybala su rigore al 17esimo. Il portiere Falcone nega tre volte il 2-1 ad Abraham.


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