Una vera e propria fuga dal governo conservatore di Boris Johnson sembra essere cominciata a Londra, preannunciando la probabile uscita di scena in tempi brevi di un primo ministro sempre più in difficoltà sul fronte domestico. Con una mossa quasi certamente coordinata, martedì hanno abbandonato l’esecutivo due pezzi grossi come il cancelliere dello Scacchiere – o ministro delle Finanze – Rishi Sunak e quello della Sanità, Sajid Javid. La decisione ha anticipato una rapida accelerazione della crisi nella giornata di mercoledì. Decine di funzionari e ministri si sono defilati, mentre una delegazione di membri del governo si è recata a Downing Street per convincere Johnson ad abbandonare l’incarico.

QUITO. Di fronte al consolidamento del governo neoliberista iniziato con Lenin Moreno, il traditore, e continuato dal banchiere Guillermo Lasso, c'è stato un enorme deterioramento del potere d'acquisto della popolazione, aggravato dalla pandemia di Covid-19. L'abbandono delle politiche pubbliche sotto la pressione del FMI ha portato come risultati importanti "risparmi" nel "deficit fiscale", accumulo fino a 10 miliardi di dollari nella riserva internazionale (assurdo in un'economia dollarizzata) e zero investimenti nel settore pubblico che compromettono seriamente  la salute, l'istruzione, la sicurezza dei cittadini, le infrastrutture  stradali.  

Le indagini di Israele e Stati Uniti sulle circostanze dell’assassinio nel maggio scorso in Cisgiordania della giornalista palestinese-americana di Al Jazeera, Shireen Abu Akleh, hanno avuto l’esito che ci si attendeva fin dall’inizio. Le conclusioni dei due governi sono apparse piuttosto simili, anche se il dipartimento di Stato USA ha scritto che la responsabilità dell’accaduto è da attribuire “probabilmente” ai militari dello stato ebraico. Il risultato sarà comunque in linea con l’obiettivo delle indagini, cioè di evitare conseguenze legali agli assassini e, più in generale, qualsiasi limitazione alle pratiche criminali di Israele nella repressione del popolo palestinese.

Il Regno Unito costituisce oggi a ben vedere, forse ancora più degli Stati Uniti, la quintessenza dell’Occidente e ne esprime quindi tutta la devastante e pericolosissima, quanto irreversibile, decadenza. Per lunghi secoli Potenza mondiale dominante, grazie al controllo incontrastato dei mari e a una politica coloniale spietata e genocida in tante parti del mondo, l’Inghilterra, con le sue appendici semicoloniali (Scozia, Galles, Irlanda) assoggettate a loro volta ad asservimento più o meno brutale, oggi uno dei centri della finanza mondiale, pare votata da tempo a un destino di crisi economica, sociale e culturale.

La speciale commissione d’inchiesta della Camera dei Rappresentanti di Washington sull’assalto dei sostenitori di Donald Trump all’edificio che ospita il Congresso il 6 gennaio 2021 sta tenendo da qualche settimana le prime udienze pubbliche trasmesse in diretta televisiva. Le testimonianze emerse hanno aggiunto particolari spesso esplosivi per la ricostruzione di quello che è stato a tutti gli effetti un tentativo di colpo di stato per cancellare la vittoria alle presidenziali di Joe Biden. Le dichiarazioni che hanno fatto più scalpore sono state finora quelle della ex funzionaria della Casa Bianca, Cassidy Hutchinson, la quale in due ore di deposizione ha raccontato questa settimana di come Trump fosse deciso in pratica a “marciare” sul Congresso per autoproclamarsi presidente-dittatore.


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