Con il Presidente Vegas, con l’Ad di Unicredit, Ghizzoni, con il Vice di Bankitalia, Panetta, e con il Governatore Visco. Numerosi gli incontri, evidenti le pressioni, che non hanno bisogno di manifestarsi palesemente per risultare comprensibili e divenire efficaci. Maria Elena Boschi, Ministro per le riforme istituzionali, si è occupata intensamente del salvataggio di Banca Etruria. La domanda è: a nome di chi?

Ormai va di moda. Persino l’ex Vicepresidente statunitense, Joe Biden, afferma che la sconfitta referendaria della riforma costituzionale é stata merito/colpa di Vladimir Putin. E’ vero: Biden non è famoso per credibilità, semmai per una certa inclinazione alle gaffes, comprese quelle a sfondo razzista nei confronti del suo ex-presidente.

L’annuncio è stato un fulmine a ciel sereno per i supporters del Movimento. Alessandro Di Battista non si ricandiderà alle prossime elezioni politiche per scelta sua. Continuerà a stare dentro al Movimento (anche se non è chiaro se seguirà a far parte del cosiddtto "direttorio") ma senza svolgervi la funzione di Deputato della Repubblica.

Stando ai resoconti dei principali quotidiani, la scoppola siciliana sembrerebbe aver smosso il segretario del PD, Matteo Renzi, convincendolo ad uscire dal suo isolamento. In una direzione nazionale del suo partito, che come al solito nulla ha avuto a che obiettare, Renzi ha proposto la costruzione di una coalizione elettorale in vista delle elezioni di Marzo. La coalizione, nelle intenzioni di Renzi, vedrebbe nel PD la leva, nel braccio destro gli alfaniani e la formazione in gestazione di Bonino e Calenda, e in quello sinistro MDP-Art.1, Sinistra Italiana e Possibile. Non mancherebbe, ovviamente, Pisapia, che ormai, come il prezzemolo, lo si trova in ogni alleanza e sempre con la medesima caratteristica: a fronte di pochi voti proietta tante ambizioni.

E meno male che avevamo un accordo con i libici. Che Minniti, arguto ministro di polizia, aveva trovato la soluzione al dramma degli sbarchi. L’ultima delle tragedie annunciate, invece, conta oltre 50 nuovi morti in mare e segue di pochi giorni un'altra dove il saldo è stato di 26 donne. Colpa delle milizie libiche, un’organizzazione criminale alla quale il governo Gentiloni ha dato legittimità e che si ritrovano così sostenute in qualche modo anche dal governo italiano, nell’illusione che risolvano il problema in vece nostra.


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