di Roberta Folatti

Il cinema che realizza i sogni

Una favola dalle premesse tragiche e dal finale lieto, molto hollywoodiana, talmente hollywoodiana da aver fatto incetta di Oscar. Un po’ epopea alla Charles Dickens un po’ commedia romantica, dal tocco inglese anche se è ambientata in India, la pluripremiata pellicola di Danny Boyle, gioca anche sulla (pseudo)suspense dei quiz a premi – ormai diffusi a livello planetario e unici motori propulsori di riscatto sociale. Soltanto la fortuna unita alla capacità di rischiare può liberare i più poveri dalle catene che li inchiodano a terra, non esiste altra rivoluzione possibile nell’epoca dominata dai mass media.

di Roberta Folatti

Come nasce l’obbedienza cieca

Un gruppo di ragazzi normali. Ragazzi di oggi. Alcuni più consapevoli, più sensibili alle questioni politiche e sociali, altri concentrati solo sui propri bisogni, altri ancora smarriti, senza punti di riferimento in famiglia. Tutti un po’ annoiati, privi di grandi passioni, di motivazioni forti. Del resto le ideologie sono al capolinea e gli ideali non vanno più di moda. Il film di Dennis Gansel si rifà a una vicenda del 1967 (e a un libro di di Morton Ruhe) e la attualizza ambientandola nella Germania dei nostri giorni. Quello che successe in un liceo americano, che cercava di ricreare il clima di dedizione totale su cui fiorì il nazionalsocialismo, è davvero così facilmente replicabile tra i ragazzi tedeschi di oggi?

di Roberta Folatti

Ricominciare dopo un viaggio nel nulla

Ci sono film girati bene, con un andamento lento, progressivo, pregnante che scava dentro le psicologie dei personaggi, film densi ed emozionanti ma con un finale sbagliato. Ti amerò sempre è uno di questi film.

di Roberta Folatti

Quando la Germania tentò di rialzare la testa

Un altro film ambientato durante la seconda guerra mondiale, proprio nel fulcro delle alte gerarchie militari naziste. Il Berghof, la “tana del lupo” nella foresta di Goerlitz in Prussia, la Berlino incalzata dall’Armata Rossa, in Operazione Valchiria si respira l’atmosfera di sgretolamento di un sistema che si era ritenuto invulnerabile. Tra i sodali più stretti di Hitler però sembra regnare una percezione distorta della realtà, diversa da quella che i militari al fronte toccano con mano quotidianamente. Il senso di imminente disfatta giunge attutito nei luoghi iperprotetti in cui si muovono Hitelr e i suoi più fedeli collaboratori, ancora ammantati di quell’aurea di invincibilità che era l’anima della propaganda nazista.

di Roberta Folatti

Crimini inconcepibili

Mentre guardavo questo film mi ha martellato costantemente un pensiero: le donne non avrebbero mai fatto una cosa del genere. Nè preso certe decisioni, nè obbedito a certi ordini. Un crimine come quello descritto nell’ultima fatica di Andrzej Wajda è talmente allucinante, insensato, enorme ed è stato eseguito con tale metodicità, con tale freddezza da apparire semplicemente inconcepibile a una mente femminile.


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