di Sara Michelucci

Azione e passione nel nuovo film di Kevin Macdonald, Black Sea. Il capitano di sommergibili Robinson, interpretato da un bravo Jude Law, ha una vita private piuttosto disastrosa: un divorzio alle spalle e un figlio adolescente con cui non ha quasi alcun rapporto. Per di più viene licenziato dalla società di recupero relitti per cui lavora. Decide allora di recuperare un carico d'oro disperso nel Mar Nero durante la Seconda Guerra Mondiale.

Con un mezzo ed un equipaggio di fortuna, inizia una pericolosa avventura. A bordo di un sottomarino il capitano parte per un viaggio che si rivelerà molto più ostico del previsto, dove il pericolo è sempre dietro l’angolo.

Il film ha sicuramente la capacità di tenere alta l’attenzione del pubblico, dosando con sapienza la suspense, ma non cadendo nel ridicolo o nel troppo assurdo. Il film è anche una chiara ‘lotta’ contro un sistema che emargina e fa vivere una crisi piena, che prende di mira la sfera personale e umana, mettendo l’individuo di fronte alle proprie paure.

Una metafora, dunque, della società odierna, dove la decadenza economica, ma anche morale, costringe l’uomo a reinventarsi, ma anche a un imbruttimento in cui quasi non riconosce più se stesso.  

Black Sea (Gran Bretagna 2015)


REGIA: Kevin Macdonald
SCENEGGIATURA: Dennis Lee Kelly
ATTORI: Jude Law, Scoot McNairy, Jodie Whittaker, Konstantin Khabenskiy, June Smith
FOTOGRAFIA: Christopher Ross
MONTAGGIO: Justine Wright
MUSICHE: Ilan Eshkeri
PRODUZIONE: Cowboy Films, Etalon Film, Film4
DISTRIBUZIONE: Notorious Pictures

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

di Sara Michelucci

Tommaso e Carla hanno due figli, molto diversi tra loro. La maggiore è Bianca, una ragazza senza interessi, superficiale e senza alcuna vera passione. Una sorta di mentecatta. Andrea, invece, è brillante, iscritto a Medicina, vuole seguire le orme del padre, stimato cardiochirurgo. Ma Andrea sembra cambiato nell’ultimo periodo, come se nascondesse un segreto. Si isola spesso nell’intimità della sua cameretta e la sera esce senza dire ai genitori dove va.

Il dubbio, che si insinua nella famiglia e che diventa quasi una certezza, è che Andrea sia gay. Inizia così la commedia di Edoardo Falcone, Se Dio vuole, che vede protagonisti Marco Giallini, Alessandro Gassman, Laura Morante, Ilaria Spada.

Tommaso detesta le discriminazioni e si troverà ad affrontare il ‘coming out’ del figlio non senza ansie. Andrea raduna la sua famiglia, prende il coraggio e confessa il suo segreto: “Ho incontrato una persona che ha cambiato la mia vita e quella persona si chiama Gesù. Per questo ho deciso di diventare sacerdote”.

A questo punto la situazione diventa a tratti grottesca, soprattutto alla luce del fatto che Tommaso è un ateo convinto e un figlio prete è qualcosa che non può davvero digerire. Ma lui è un uomo che si è sempre dimostrato tollerante e quindi finge di dargli appoggio totale, ma inizia a seguirlo di nascosto, cercando di fare il possibile per dissuaderlo. Scopre, così, che il mentore del figlio è don Pietro, un sacerdote ‘anomalo’ che gli aprirà un mondo.


Una commedia divertente, che allo stesso tempo affronta il rapporto tra genitori e figli guardandolo alla luce delle scelte diverse che spesso sembrano dividere le due generazioni. Bravi sicuramente gli attori che danno una verve in più alla storia, che non brilla eccessivamente in originalità.

Se Dio vuole (Italia 2015)

REGIA: Edoardo Falcone
SCENEGGIATURA: Edoardo Falcone, Marco Martani
ATTORI: Marco Giallini, Alessandro Gassmann, Laura Morante, Ilaria Spada, Edoardo Pesce, Enrico Oetiker
FOTOGRAFIA: Tommaso Borgstrom
MONTAGGIO: Luciana Pandolfelli
MUSICHE: Carlo Virzì
PRODUZIONE: Wildside
DISTRIBUZIONE: 01 Distibution

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

di Sara Michelucci

Un film sulla diversità, ma anche sulla formazione e la crescita che porta lo spettatore a confrontarsi con scelte non semplici. La Famiglia Belier, nuovo lavoro di Eric Lartigau, racconta la storia di Paula (Louane Emera), primogenita sedicenne che vive in una famiglia, i cui componenti sono tutti sordomuti. La ragazza ha una spiccata dote per il canto. Capacità di cui si accorgerà ben presto anche il suo insegnante di musica, il quale la spingerà a partecipare alle selezioni per una nota scuola di canto parigina.

Ma Paula è un ‘contatto’ indispensabile tra il mondo estero e i suoi genitori e il fratello minore, preziosa per il funzionamento della loro fattoria. Nella vita di tutti i giorni, Paula svolge il ruolo indispensabile di interprete dei suoi familiari.

Sarà quindi, la sua, una scelta di vita da non prendere a cuor leggero, anche perché significherebbe la distanza dalla sua famiglia, ma anche un passaggio inevitabile all'età adulta. Paula, però, come tutte le adolescenti, sogna una vita diversa e la scoperta del talento di cantante cambierà per sempre il suo destino.

Un film sicuramente interessante dal punto di vista emotivo e della costruzione dei personaggi, che punta molto sulla capacità stessa dei singoli attori di dare risalto alla storia.

Se in Figli di un dio minore la disabilità era vista all’interno di un rapporto di coppia, con la presenza di un’attrice realmente sorda (Marlee Matlin) in questo caso si tratta sempre del rapporto della disabilità con l’amore e i sentimenti, ma all’interno di rapporti familiari.

Un tema sicuramente complesso, dove il rapporto solidale tra i singoli membri diventa il cardine per tenere in piedi l’intera storia.

La Famiglia Belier (Usa 2014)

REGIA: Eric Lartigau
SCENEGGIATURA: Stanislas Carre' De Malberg
ATTORI: Karin Viard, François Damiens, Eric Elmosnino, Roxane Duran, Louane Emera, Ilian Bergala, Mar Sodupe
FOTOGRAFIA: Romain Winding
MONTAGGIO: Jennifer Augé
MUSICHE: Evgueni Galperine, Sacha Galperine
PRODUZIONE: Jerico, Mars Films, France 2 Cinéma
DISTRIBUZIONE: BIM

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

di Sara Michelucci

Se l’ET di Steven Spielberg era finito per caso sulla Terra e voleva a tutti i costi ritornare nello spazio dai suoi genitori, in Home - A casa, film d'animazione della DreamWorks Animation, diretto da Tim Johnson, la tribù aliena dei Boov cerca un posto dove stanziarsi. La pellicola, che è l’adattamento cinematografico del romanzo per ragazzi, The True Meaning of Smekday, scritto da Adam Rex, ha come protagonista Tip, un’adolescente che abita con sua madre e il suo gatto.

L’incontro in un supermarket con l’alieno Oh, che fa parte della specie extraterrestre Boov, da cui però si è allontanato dopo aver combinato un grosso guaio, le cambierà la vita. Vivranno insieme un mare di avventure più o meno divertenti, dovranno confrontarsi con il cinico Smek, capo dei Boov, e tra loro si creerà una tenera amicizia. Tip deve ritrovare sua madre, ed Oh le sarà di grande aiuto in questa impresa.

In un momento storico particolare come quello che si sta attraversando, dove l’arrivo dei migranti è visto con sospetto e paura e come una sorta di ‘invasione’, questo nuovo film d’animazione mette al centro proprio la conoscenza dell’altro, anche se diverso da noi per abitudini, cultura o vissuto. È un modo bello e intelligente di affrontare la diversità e di imparare cosa significhi aprirsi a nuovi mondi, senza i limiti che la paura pone nel mezzo.

Home – A casa (Usa 2015)

REGIA: Tim Johnson
SCENEGGIATURA: Tom J. Astle, Matt Ember
ATTORI: Jim Parsons, Jennifer Lopez, Rihanna , Steve Martin, Matt Jones
MONTAGGIO: Jessica Ambinder-Rojas, Alexander Berner
MUSICHE: Joel McNeely
PRODUZIONE: DreamWorks Animation
DISTRIBUZIONE: 20th Century Fox

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

di Sara Michelucci

È il famoso attore Saverio Crispo a ispirare il nuovo film di Cristina Comencini, Latin Lover. Storia di passione e di genialità; di donne che ruotano attorno a una figura straordinaria, mettendone in mostra il mito, ma anche l’uomo. Quello che fa soffrire e innamorare. Le sue quattro figlie, avute da mogli diverse in differenti paesi, si ritrovano nella grande casa del paesino pugliese dove l’attore è nato.

Sono quattro donne diverse, con vissuti differenti che hanno però qualcosa in comune: la figlia italiana ha un compagno, con cui è fidanzata ‘clandestinamente’. La figlia francese con il più piccolo dei tre figli avuti da tre padri diversi. La figlia spagnola, l’unica sposata, con un marito impenitente e traditore. L’ultima figlia è svedese e il padre non l'ha quasi mai visto.

Ma le quattro donne non sono sole. Arrivano, infatti, anche le due vedove: la prima moglie italiana, la quale ha messo da parte se stessa per riprendersi il marito e curarlo durante la vecchiaia. L’ex moglie spagnola, invece, lo ha sposato ai tempi dei western all'italiana. Ma nessuna tra le figlie consoce veramente quest’uomo, ricordato soprattutto attraverso la sua carriera e il suo lavoro. Ma qualcosa è destinato ad accadere, mentre si attende la venuta della quinta figlia, americana e riconosciuta con la prova del Dna.

È attraverso gli occhi delle donne, quindi, che la Comencini ricorda il grande divo, con l’utilizzo di proiezioni, rivelazioni notturne di segreti, e conferenze stampa. Sarà una competizione tra donne, ma anche un momento di confronto e condivisione, dove non mancheranno scene tragicomiche che danno al film un spinta in più. Non male la costruzione dei personaggi, i quali avendo caratteristiche differenti l’uno dall’altro, mettono in atto una storia dalle sfaccettature differenti. E questo centra sicuramente l’obiettivo di raccontare la vita di un personaggio complesso.

Latin Lover (Italia – Francia 2015)

REGIA: Cristina Comencini
SCENEGGIATURA: Cristina Comencini, Giulia Calenda
ATTORI: Angela Finocchiaro, Virna Lisi, Valeria Bruni Tedeschi, Marisa Paredes, Candela Peña, Francesco Scianna, Jordi Molla, Lluís Homar, Neri Marcorè, Claudio Gioè, Toni Bertorelli, Pihla Viitala, Nadeah Miranda, Cecilia Zingaro
FOTOGRAFIA: Italo Petriccione
MONTAGGIO: Francesca Calvelli
MUSICHE: Andrea Farri
PRODUZIONE: Prodotto da Lumière & CO. con Rai Cinema
DISTRIBUZIONE: 01 Distibution

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Altrenotizie.org - testata giornalistica registrata presso il Tribunale civile di Roma. Autorizzazione n.476 del 13/12/2006.
Direttore responsabile: Fabrizio Casari - f.casari@altrenotizie.org
Web Master Alessandro Iacuelli
Progetto e realizzazione testata Sergio Carravetta - chef@lagrille.net
Tutti gli articoli sono sotto licenza Creative Commons, pertanto posso essere riportati a condizione di citare l'autore e la fonte.
Privacy Policy | Cookie Policy