Se le spinte verso il multipolarismo sono l’elemento che caratterizza più di ogni altro l’attuale periodo storico, l’incontro di questa settimana tra i presidenti di Cina e Iran – Xi Jinping e Ebrahim Raisi – non può che essere un evento di assoluto rilievo. I due paesi sono infatti protagonisti dei processi di integrazione economica e infrastrutturale che interessano lo spazio euro-asiatico. La “partnership strategica” che i due leader si sono impegnati a consolidare durante i colloqui è imprescindibile dalla collaborazione per la stabilizzazione dell’area che va dal Medio Oriente all’Asia orientale nel quadro di organismi multilaterali come BRICS o SCO e, soprattutto, in opposizione alla minaccia destabilizzante rappresentata dagli Stati Uniti, dalla NATO e dall’Occidente in generale.

In un insolito intervento pubblico, qualche giorno fa il presidente israeliano, Isaac Herzog, ha avvertito i suoi connazionali che lo Stato ebraico sarebbe “sull’orlo del collasso sociale e costituzionale”. L’allarme si riferisce al durissimo scontro in atto sulla “riforma” della giustizia che il nuovo governo di destra ed estrema destra intende approvare in tempi brevi. Le misure in discussione nel parlamento di Israele (“Knesset”), accolte con manifestazioni oceaniche di protesta nelle ultime settimane, minacciano seriamente il principio di indipendenza della magistratura e rientrano nel disegno ultra-reazionario del gabinetto del premier Netanyahu.

Il Partito Social Democratico tedesco (SPD) del cancelliere federale, Olaf Scholz, ha fallito domenica in un un’altra elezione amministrativa, incassando a Berlino il peggior risultato del dopo-guerra. Nella capitale si è tenuta la ripetizione del voto del 2021, segnato da una lunga serie di irregolarità e di fatto annullato dalla Corte Costituzionale tedesca. La SPD, assieme ai Verdi e al partito della Sinistra (Die Linke), potrebbe comunque rimanere al governo della capitale, una delle tre città in Germania a cui è assegnato lo status di “Land” (stato federato). I cristiano-democratici (CDU) sono però ora di gran lunga il primo partito a Berlino e hanno già fatto sapere di volere aprire in fretta i colloqui esplorativi per individuare il possibile partner di governo nei prossimi cinque anni.

L’Assemblea Nazionale del Nicaragua ha riformato l’articolo 21 della Costituzione, stabilendo requisiti e legittimità della nazionalità nicaraguense. Il che ne ha determinato il venir meno della stessa per i detenuti autori intellettuali o esecutori materiali dei tre mesi di terrorismo che, dall’Aprile al Giugno del 2018, insanguinarono il Nicaragua lasciando un saldo tremendo in vite umane e beni materiali.

L’esplosiva indagine sulla distruzione del gasdotto Nord Stream pubblicata mercoledì dal veterano giornalista americano, Seymour Hersh, è stata prevedibilmente accolta con un silenzio gelido dalla stampa ufficiale in Occidente e dai governi coinvolti. Il livello di degrado del giornalismo e della politica in Europa e in Nordamerica non poteva d’altra parte produrre reazioni diverse, anche se le accuse contenute nell’esclusiva di Hersh descrivono nientemeno che un atto terroristico pianificato nei minimi particolari a Washington, portato a termine con la collaborazione della Norvegia e – incredibilmente – con l’assenso del capo del governo del paese colpito, il cancelliere tedesco Olaf Scholz.

Com’è sempre accaduto negli ultimi anni, Hersh non ha potuto pubblicare il suo lavoro su un giornale “mainstream” a vasta diffusione. Anzi, in questo caso è ricorso addirittura alla creazione di un blog personale sulla piattaforma Substack, dove è apparso appunto il lungo articolo. Smentite e critiche nei suoi confronti si sono già diffuse in rete, spesso concentrate sulla sua età avanzata (quasi 86 anni) o sulla decisione di tenere segrete le proprie fonti, ma la lunga storia giornalistica di “Sy” Hersh è piena di straordinari reportage puntualmente confermati dai fatti: dal massacro di My Lai del 1968 in Vietnam ad Abu Ghraib, dal finto attacco siriano con armi chimiche nel 2013 all’assassinio di Osama bin Laden.


Altrenotizie.org - testata giornalistica registrata presso il Tribunale civile di Roma. Autorizzazione n.476 del 13/12/2006.
Direttore responsabile: Fabrizio Casari - f.casari@altrenotizie.org
Web Master Alessandro Iacuelli
Progetto e realizzazione testata Sergio Carravetta - chef@lagrille.net
Tutti gli articoli sono sotto licenza Creative Commons, pertanto posso essere riportati a condizione di citare l'autore e la fonte.
Privacy Policy | Cookie Policy