di mazzetta

L'apocalisse liberista comincia a realizzarsi e a rendere tangibili gli incubi delle prime generazioni ambientaliste e non solo.Che ci si sia arrivati nonostante gli avvertimenti attiene alla natura umana, alla natura delle masse incolte, come alla natura di quanti, pur avendo coscienza dei problema, sono distratti dall'avidità o in altre faccende affaccendati.
Dal globale al locale, tutto il pianeta è ormai avvelenato. L'uomo ha prelevato e elaborato materie prime restituendo scarti di lavorazione e veleni. I veleni sono finiti nell'acqua, nell'aria e da lì ovunque. Gli orsi al Polo nascono ermafroditi, gli alberi in Siberia muoiono prima che le avanguardie dei taglialegna banditi della APP (Asian Pulp and Paper, un'azienda multinazionale clamorosamente abile a tagliare, fallire e rinascere) li possano raggiungere; sono inquinate le vette, come gli abissi.
Quello che ancora sfugge è la drammatica realtà, il vero stato del pianeta, o meglio, della delicata e rarissima biosfera nella quale sopravviviamo.

di Giovanna Pavani

All'epoca fu una tale vittoria che nessuno si premurò di constatare se, alla conquista della scheda elettorale, corrispondessero anche consistenti risultati sul piano dei diritti civili. Se insomma le donne, chiamate per la prima volta alle urne il 2 giugno del '46, si fossero anche conquistate la condizione di "cittadine" di quella che, di lì allo spoglio, sarebbe stata proclamata Repubblica italiana. Ovviamente non fu così, perchè la storia si muove a piccoli passi e, quando si tratta di donne i passi, oltre che piccoli, si dimostrano drammaticamente lenti. Ma il voto fu comunque una svolta epocale per il nostro paese, che le rese - almeno - "elettrici". Non ancora "cittadine", dunque, ma si auspicava che questo si sarebbe lentamente accaduto. Sono passati 60 anni, non uno, ma la piena parità tra uomo e donna è ancora di là da venire. C'è un dato che, più di altri, dà il quadro della situazione: a parità di ruolo e di mansioni, una donna viene pagata un terzo in meno.

di Sara Nicoli

La festa, in piazza Farnese a Roma, è finita con Vladimir Luxuria, con tanto di strascico, boa di struzzo e tacchi altissimi, che cantava "Mamma mia" degli Abba. E più o meno in quelle medesime ore, una signora impellicciata, filo di perle e messa in piega fresca di parrucchiere, si aggirava spaventata in piazza Scala, a Milano, chiedendo ai poliziotti di pattuglia se "quelle scalmanate in corteo per la 194" potevano "rappresentare un pericolo per i cittadini per bene, quelli che pagano le tasse e difendono la famiglia".
Certo, lasciare che il delicato dibattito etico sull'aborto e sulle unioni di fatto scivoli nelle mani del ministro Calderoli consentendogli di inveire, con la sua consueta, britannica sobrietà, contro "le assurde pretese di privilegi per i culattoni" oppure in quelle della signora benpensante, che si preoccupa che il vento del corteo delle donne possa spettinarla un po', lascia sgomenti.
Ma non è questo, in fondo, ciò che è veramente grave. O, forse, è proprio in virtù di queste manifestazioni di tragica povertà morale, che la Chiesa può ergersi sovrana come unica reale custode dell'etica e dei valori fondanti della società.

di Liliana Adamo

Chi sono i "creazionisti"? O meglio, i neocreazionisti di un presunto "Disegno Intelligente" per il quale si sono scomodati i giudici federali della Pennsylvania, grazie alle proteste delle famiglie di alcuni liceali?
Tutto comincia in un villaggio rurale situato a sud di Harrisburg, Pennsylvania, nel distretto scolastico di Dover. Qualcheduno ha stabilito che, prima di dare inizio alle lezioni di biologia incentrate sulla teoria di Charles Darwin, i docenti hanno l'obbligo di profferire la seguente locuzione: "Poiché la teoria di Darwin è una teoria, continua ad essere in discussione. La teoria non è un fatto". Quel qualcheduno non si è fermato qui, poiché lo School Board dà l'imbeccata agli allievi circa un possibile "Disegno Intelligente" ed indica un libro che ne sostiene le motivazioni, "Of Pandas and People".


Altrenotizie.org - testata giornalistica registrata presso il Tribunale civile di Roma. Autorizzazione n.476 del 13/12/2006.
Direttore responsabile: Fabrizio Casari - f.casari@altrenotizie.org
Web Master Alessandro Iacuelli
Progetto e realizzazione testata Sergio Carravetta - chef@lagrille.net
Tutti gli articoli sono sotto licenza Creative Commons, pertanto posso essere riportati a condizione di citare l'autore e la fonte.
Privacy Policy | Cookie Policy