di Luca Mazzucato

Il nuovo acceleratore di particelle in funzione a Ginevra è stato progettato per dare la caccia al bosone di Higgs. Tuttavia, le caratteristiche del Large Hadron Collider sono state pensate anche per un altro motivo, molto più eccitante. L'energia prodotta dallo scontro di protoni al CERN è così elevata che per la prima volta andremo a scoprire quali misteri si celano oltre l'attuale teoria delle particelle elementari. A differenza di tutti gli acceleratori che l’hanno preceduto, LHC è in grado di ricreare situazioni fisiche così estreme che i fisici teorici non hanno un'idea univoca di cosa verrà scoperto. Le ipotesi tuttavia non mancano e presto sapremo chi vincerà la scommessa: supersimmetria, stringhe, extra dimensioni, buchi neri? E, a sorpresa, persino il principio antropico è in ballo. Alcuni di questi termini apparentemente fantascientifici diventeranno presto di uso comune. Vediamo dunque di cosa si tratta.

di Rosa Ana De Santis

Piace l’analisi coraggiosa di Todorov sulla paura della diversità e le dinamiche che governano la relazione con l’altro nell’Occidente. Lo sguardo attento del filosofo sa andare oltre i fatti della storia, gli avvenimenti comunque cosi chiari che governano la cronaca della nostra epoca. In Francia sta per uscire La peur des barbares, che ritrae con cura il profilo culturale dell’uomo occidentale, dominato dalla paura e affogato nella fuga permanente dall’incontro con l’altro. L’analisi parte dalla differenza tra cultura e civiltà. Cade il confine da sempre ostentato tra civiltà e barbarie, dove per civiltà s’intende - per vizio storico e abuso di potere - il codice della nostra cultura. Il lavoro del filosofo sta proprio nel ricondurre il concetto di cultura a un grado di neutralità sul piano morale, che impedisca di costruire un’architettura di eccellenze culturali rispetto alle quali gli altri siano collocati in un grado di subordinazione. Gli altri sono gli stranieri.

di Luca Mazzucato

Siamo ancora vivi, è la notizia del giorno. La più grande, precisa e potente macchina mai costruita dall'uomo è stata accesa mercoledì 10 settembre nel sottosuolo di Ginevra. Due fasci di protoni sono stati accelerati alla velocità della luce in entrambi i sensi, nel cunicolo circolare lungo ventisette chilometri: il Large Hadron Collider. Per il momento, non c'è stata ancora alcuna collisione, ma nei prossimi mesi l'acceleratore del CERN (Consorzio Europeo per la Ricerca Nucleare) entrerà lentamente a pieno regime: con un pizzico di fortuna, le prime scoperte potrebbero arrivare nei primi mesi del prossimo anno. Ma cosa c'è in ballo al CERN e perché tutti i fisici del pianeta sono così eccitati? La caratteristica che rende LHC così straordinario è l'altissima energia che viene sprigionata nell'urto tra i due fasci protoni. C'è un solo altro tipo di processi in natura capace di raggiungere tali energie: quando una stella esaurisce il suo combustile nucleare ed esplode in una supernova, spara nello spazio protoni ad energie pari o persino superiori a quelle di LHC, che arrivano sulla terra sotto forma di raggi cosmici.

di Mariavittoria Orsolato

Non sono valsi a nulla gli innumerevoli richiami al buon senso con cui i fisici di tutto il mondo hanno cercato di tranquillizzare una buona fetta di popolazione mondiale. Stamattina tra le 9 e le 10 il collettore di particelle LHC verrà messo in funzione per scoprire la reale esistenza dei bosoni di Higgs - particelle che, secondo i calcoli del loro scopritore, sarebbero le responsabili dell’attribuzione di massa a tutto quello che ci sta attorno - e, manco fosse la notte degli Oscar o la finale di Champions League, il potenziale ansiogeno di milioni di persone si riverserà in massa verso Ginevra e il suo lunghissimo tunnel sotterraneo. L'arma di distrazione di massa é innescata.

di Mariavittoria Orsolato

La nuova arma di distrazione di massa è stata messa a punto al Cern ( Centro Europeo di Ricerca Nucleare) di Ginevra e promette di catalizzare l’apprensione globale riversata in questi giorni sulla malrisolta e malgestita questione caucasica. Leggendo le maggiori testate internazionali pare infatti che l’acceleratore di protoni LHC, ovvero Large Hadron Collider, sarà una delle - ormai infinite - probabili cause della prossima ventura fine del mondo. L’esperimento, che verrà condotto in questo megatubo anulare di 27 kilometri di lunghezza, è previsto per il prossimo 10 settembre e mira a ricostruire quelle che furono le ore immediatamente successive all’esplosione creatrice del Big Bang, in modo da riuscire ad individuare i cosiddetti bosoni di Higgs, le particelle subatomiche che sembra abbiano dato massa ad ogni altra particella esistente. Per fare ciò gli eminenti scienziati del centro di Ginevra spareranno nel collettore situato a 60 metri di profondità, fasci di particelle atomiche e le faranno scontrare ad una temperatura di circa 270 gradi sotto zero, nella speranza di carpire i segreti della materia e della gravità.


Altrenotizie.org - testata giornalistica registrata presso il Tribunale civile di Roma. Autorizzazione n.476 del 13/12/2006.
Direttore responsabile: Fabrizio Casari - f.casari@altrenotizie.org
Web Master Alessandro Iacuelli
Progetto e realizzazione testata Sergio Carravetta - chef@lagrille.net
Tutti gli articoli sono sotto licenza Creative Commons, pertanto posso essere riportati a condizione di citare l'autore e la fonte.
Privacy Policy | Cookie Policy