La mia ombra è tua, film di Eugenio Cappuccio, tratto dall'omonimo romanzo di Edoardo Nesi, racconta una storia d’amore, iniziata quarant’anni fa e mai finita. È anche la storia di un viaggio attraverso l’Italia, intrapreso da una strana coppia a bordo di una vecchia jeep: Emiliano, un venticinquenne appena laureato con il massimo dei voti in Lettere Antiche, e Vittorio Vezzosi, un burbero scrittore sessantenne che da anni conduce una vita da eremita in seguito alla pubblicazione del suo unico libro, successo planetario indelebile nella memoria di tutti.

Divertente, ma senza troppe pretese, il film di Andrea Zalone, Il giorno più bello, mette al centro la storia di Aurelio (Paolo Kessisoglu), il quale ha ereditato il mestiere di wedding-planner dal padre: guida l’azienda di famiglia, “Il giorno più bello”, e per tutta la vita ha sacrificato i propri sogni in nome di una missione: regalare la felicità.

Oggi, però, complice la crisi e un divorzio alle spalle, sente il bisogno di un cambiamento radicale. È innamorato di Serena, una sua collaboratrice, e con lei sogna di iniziare una nuova vita, mollando tutto per solcare gli oceani in barca a vela. Prima di assaporare la libertà, però, Aurelio deve risolvere due questioni non di poco conto: vendere “Il giorno più bello” e convincere Serena a divorziare da Giorgio, che di Aurelio è amico fraterno dai tempi del liceo.

Presentato in anteprima alla 78esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia – Concorso Orizzonti, arriverà al cinema dal 16 giugno il terzo lungometraggio di Laura Bispuri, Il paradiso del pavone. “Ci sono film che insegui per anni e altri che all’improvviso entrano nella tua vita e ti sorprendono”, afferma la regista.

Il fascino di Rembrandt arriva nelle sale italiane il prossimo 6, 7, 8 giugno grazie al regista olandese Oeke Hoogendijk che ambienta il film, Il mio Rembrandt, nel mondo degli antichi maestri, con un mosaico di storie avvincenti in cui la passione sfrenata per i dipinti dell'artista porta a sviluppi drammatici e colpi di scena.

Arte e criminalità si intrecciano nel film diretto da Alessio Della Valle, American Night. Michael Rubino (Emile Hirsch) è appena diventato capo di tutti i capi della mafia di New York, ma il suo più grande desiderio è quello di poter dedicare la sua vita alla pittura e diventare un grande artista.


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