Un film coinvolgente, che tocca nel vivo, quello portato sul grande schermo da Stefano Cipani con Educazione fisica. Tratto dal testo teatrale di Giorgio Scianna, La Palestra, racconta la storia di tre ragazzi, i cui genitori vengono convocati dalla preside di una scuola media di provincia: è

successo un fattaccio, di cui i loro figli sono i responsabili. Ma è difficile da credere e da accettare. La palestra si trasforma in un’aula di tribunale improvvisata, dove ha inizio un processo feroce nel tentativo ostinato di smentire e nascondere la verità.

Una sorta di Carnage 'all'italiana', girato come il film di Roman Polanski, all'interno di un unico luogo. 

Racconta il regista: “Ho avuto la possibilità di ricreare interamente, secondo i criteri della mia immaginazione, la palestra in uno studio a Cinecittà con l’obiettivo di realizzare un film intelligente, scioccante, emotivo, vicino al pubblico e al contempo personale, personalizzato. Volevo fare un classico, senza fronzoli dove tutto è rivolto alla discussione. Il montaggio è per scelta democratico e non lascia scampo a nessun personaggio, i quali sono sempre tutti presenti attraverso i piani d’ascolto che giocano un ruolo chiave nella lettura del film. Ho optato per un découpage classico le cui geometrie vengono dettate dall’emotività della scena.

Nel rispetto della scrittura dei D’Innocenzo e all’autenticità tematica di Scianna, ho realizzato un mio personale esperimento di cinema classico. Il tutto per discutere del tema centrale dell’opera, urgente e attuale, che viene espresso al meglio nel senso di responsabilità che pervade e al contempo si sottrae ai personaggi del film. Mi sono stati d’ispirazione i cartoni animati anni 70’ di Ralph Bakshi, il cinema di Buñuel e il punk”.

Un lavoro, dunque, interessante sia dal punto di vista stilistico che del contenuto, che smuove diversi interrogativi ed emozioni nello spettatore, senza togliere il gusto di guardare dentro la vita dei protagonisti.

Educazione fisica (Italia, 2023)

Regia: Stefano Cipani

Soggetto e sceneggiatura: Damiano e Fabio D’Innocenzo

Cast: Angela Finocchiaro, Giovanna Mezzogiorno, Raffaella Rea, Sergio Rubini, Claudio Santamaria

Distribuzione: 01 Distribution

Gabriele Salvatores firma il suo nuovo film, Il ritorno di Casanova, liberamente tratto dal romanzo di Arthur Schnitzler. Un lavoro che vede protagonisti Toni Servillo e Fabrizio Bentivoglio.

Leo Bernardi è un affermato e acclamato regista alla fine della sua carriera, che non ha alcuna intenzione di accettare il suo lento declino. Per la sua ultima opera, Leo ha scelto di raccontare il Casanova di Arthur Schnitzler, un personaggio incredibilmente simile a lui, più di quanto lui stesso possa immaginare.

Colapesce e Dimartino sono i protagonisti di un sorprendente road movie, La primavera della mia vita, firmato da Zavvo Nicolosi.

Dopo la rottura del loro sodalizio professionale e un lungo periodo di silenzio, Antonio (Dimartino) ricontatta Lorenzo (Colapesce) per un nuovo, misterioso e affascinante progetto. Questa volta la musica non c’entra, ma la posta in gioco è così alta da smontare l’iniziale diffidenza di Lorenzo e la scadenza così stretta da trascinare i due amici in una spericolata, quanto temeraria, corsa contro il tempo in cui le sorprese non finiscono mai. Antonio e Lorenzo dovranno fare i conti con il proprio passato e con se stessi, fino ad una sconvolgente rivelazione.

Interessante, al punto da ricevere una candidatura ai prossimo Oscar nella categoria Miglior film di animazione, Marcel - The Shell firmato da Dean Fleischer-Camp trasporta in un lungometraggio l'omonimo corto del 2010. Marcel è un’adorabile conchiglia alta poco più di due centimetri, con un grande occhio e scarpe da ginnastica. Vive un’esistenza allegra con la nonna Connie e il loro animale domestico, Alan. Un tempo, facevano parte di un’affollata comunità di molluschi; ora, sono gli unici sopravvissuti a una misteriosa tragedia.

Un film intenso, che pesca nel classico della cinematografia, pur avendo uno sguardo moderno, Decision to leave cattura subito l'attenzione, mettendo in scena una storia d'amore tormentata. Premiato al Festival di Cannes per la migliore regia, il nuovo film di Park Chan-wook risulta fin da subito vincente. Il regista, dopo la trilogia della vendetta, sceglie la strada di un raffinato thriller sentimentale.


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