Rapito, nuovo film di Marco Bellocchio, sarà in concorso al Festival di Cannes e uscirà in sala il 25 maggio. Fresco del David di Donatello come Miglior regista, Bellocchio incentra il suo ultimo lavoro sulla storia di Edgardo Mortara, il bambino ebreo che nel 1858 fu strappato alla sua famiglia di origine per essere allevato da cattolico sotto la custodia di Papa Pio IX, suscitando un caso internazionale.

La Chimera, scritto e diretto da Alice Rohrwacher, sarà presentato a Cannes 2023. Il film è ambientato negli anni 80, nel mondo clandestino dei "tombaroli" e racconta di un giovane archeologo inglese (Josh O'Connor) coinvolto nel traffico clandestino di reperti archeologici. Completano il cast Isabella Rossellini, Carol Duarte, Alba Rohrwacher e Vincenzo Nemolato.

La regista, candidata all'Oscar, torna in concorso alla Croisette dopo Lazzaro Felice (Migliore Sceneggiatura 2018) e Le Meraviglie (Gran Premio della Giuria 2014). "Sono così felice e onorata di tornare in selezione ufficiale a Cannes dopo 5 anni - dichiara Alice Rohrwacher - un Festival che mi ha visto crescere e che mi ha dato la libertà di continuare a cercare, a sperimentare. Ringrazio Thierry Frémaux e il comitato di selezione per la fiducia e tutte le persone che mi hanno accompagnata nel lungo viaggio de La Chimera".

Per La Chimera, Alice Rohrwacher è tornata a lavorare con le sue storiche collaboratrici: la direttrice della fotografia Hélène Louvart (The Lost Daughter, Never Rarely Sometimes Always), la montatrice Nelly Quettier (Holy Motors), la scenografa Emita Frigato, la costumista Loredana Buscemi e la acting coach Tatiana Lepore.

La Chimera (Italia, Francia, Svizzera 2023)

Regia: Alice Rohrwacher

Sceneggiatura: Alice Rohrwacher

Cast: Josh O’ Connor, Carol Duarte, Isabella Rossellini, Alba Rohrwacher, Vincenzo Nemolato, Yle Vianello, Giuliano Mantovani, Gian Piero Capretto, Melchiorre Pala, Luciano Vergaro detto “Catirre”, Ramona Fiorini, Luca Gargiulo

Fotografia: Helene Louvart

Montaggio: Nelly Quettier

Scenografia: Emita Frigato

Toro scatenato torna al cinema, dall'8 al 10 maggio, nella versione restaurata 4K. "Questo è spettacolo!", esclama Jake LaMotta in una delle prime sequenze del capolavoro di Martin Scorsese, uscito nel 1980. Il film segna la quarta collaborazione tra il regista e Robert De Niro, che qui veste magistralmente i panni di uno dei più grandi pugili di sempre, il tormentato LaMotta appunto, nella sua parabola di ascesa e caduta, ruolo che gli è valso il suo secondo Oscar. Una storia fatta di sconfitta e resistenza, luce e buio, sofferenza e speranza, capace di diventare sul grande schermo universale ed eterna.

La pellicola mette in luce rabbia, redenzione, violenza dentro e fuori dal ring. Un monumentale De Niro veste i panni di questo pugile inquieto, che si rifiutava di andare al tappeto. Un'opera senza tempo che si regge su una colonna sonora imponente, tratta da tre opere del compositore livornese Pietro Mascagni: l'intermezzo della Cavalleria Rusticana, l'intermezzo del Guglielmo Ratcliff, la Barcarola del Silvano.

Nel 1990 il film è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti. Nel 1998 l'American Film Institute l'ha inserito al ventiquattresimo posto della classifica dei migliori cento film statunitensi di tutti i tempi, mentre dieci anni dopo, nella lista aggiornata, è salito al quarto posto.

Toro Scatenato (Usa 2023)

Regia: Martin Scorsese

Attori: Robert De Niro, Joe Pesci, Cathy Moriarty

Fotografia: Michael Chapman

Giovanni (Nanni Moretti) è un regista, Paola (Margherita Buy), una produttrice. Giovanni gira un film ambientato nel 1956, ma sta anche scrivendo un film da "Il nuotatore di Cheever" e ne immagina un altro con tante canzoni italiane.

Il Sol dell'Avvenire è il nuovo film di Nanni Moretti, uscito nelle sale italiane lo scorso 20 aprile.

Giovanni è in crisi, non si sente più in sintonia con ciò che lo circonda. Nel suo film vuole raccontare la storia del segretario della sezione del Pci del Quarticciolo, quartiere popolare romano, il quale sta pensando a come arginare l'invio dei carri armati sovietici a Budapest.

La biblioteca privata di Umberto Eco era un mondo a sé: più di 30.000 volumi di titoli contemporanei e 1.500 libri rari e antichi. Davide Ferrario, che con Umberto Eco aveva collaborato per una videoinstallazione alla Biennale Arte di Venezia un anno prima della morte dello scrittore, ha avuto accesso alla biblioteca grazie alla fattiva collaborazione della famiglia. Ne è nato un documentario, Umberto Eco - La biblioteca del mondo, che non solo descrive un luogo straordinario, ma cerca di afferrare il senso dell’idea di biblioteca in quanto “memoria del mondo”, come la definiva lo stesso Eco.


Altrenotizie.org - testata giornalistica registrata presso il Tribunale civile di Roma. Autorizzazione n.476 del 13/12/2006.
Direttore responsabile: Fabrizio Casari - f.casari@altrenotizie.org
Web Master Alessandro Iacuelli
Progetto e realizzazione testata Sergio Carravetta - chef@lagrille.net
Tutti gli articoli sono sotto licenza Creative Commons, pertanto posso essere riportati a condizione di citare l'autore e la fonte.
Privacy Policy | Cookie Policy