Il Caso Belle Steiner è un thriller psicologico che esplora il tema della colpa sociale e del sospetto ingiustificato. Pierre (Guillaume Canet), un insegnante di matematica, vive con sua moglie Cléa (Charlotte Gainsbourg) in una cittadina francese tranquilla e ordinaria. La loro vita viene sconvolta quando ospitano Belle, la giovane figlia di un’amica di Cléa, che viene trovata morta nella loro casa. Pierre, l’unico presente al momento del delitto, diventa subito il principale sospettato e l’intera comunità inizia a voltargli le spalle. Le voci corrono velocemente, le autorità sembrano già aver deciso la sua colpevolezza, e la sua vita, una volta stabile, si trasforma in un incubo.

Una figlia, nuovo film di Ivano De Matteo, racconta la storia di Pietro (Stefano Accorsi), un uomo di mezza età con un grande dolore alle spalle: la morte di sua moglie che lo ha lasciato solo con la loro figlia.

Non ha avuto tempo per il dolore, perché ha dovuto occuparsi di lei crescendola con amore e dedizione in un rapporto esclusivo, totalizzante, in cui uno curava le ferite dell’altro attraverso le proprie. Quando, dopo qualche anno, proverà a rifarsi una vita con una nuova compagna, non tutto andrà come sognato: la reazione di sua figlia sarà esplosiva e Pietro sarà messo a dura prova. Si ritroverà a lottare tra rabbia e istinto paterno: quanto le può perdonare? Quanto è più forte l’amore della ragione?

Cosa c'è di più spaventoso: credere in un potere superiore che controlla ogni nostra azione o non credere affatto? Heretic, il nuovo thriller di Scott Beck e Bryan Woods, gioca su questa dicotomia, esplorando i meccanismi della fede e della manipolazione psicologica. A differenza dei classici horror sui fanatici religiosi, Heretic scava più a fondo, analizzando non solo cosa crediamo, ma chi ci ha insegnato a crederci.

Un tenero e toccante corso intensivo per diventare "adulto" ed imparare l'autonomia. La vita da grandi, nuovo film della regista Greta Scarano, con Matilda De Angelis e Yuri Tuci, racconta la storia di Irene, che vive la sua vita a Roma, lontana dalla sua famiglia d'origine. Sua madre, però, le chiede di tornare per qualche giorno a Rimini, la città dove è nata e dalla quale è fuggita, per prendersi cura del fratello maggiore autistico, Omar.

Il documentario Lago Escondido, sovranità in gioco continua il suo tour nei festival internazionali del cinema e aggiunge due nuove partecipazioni: il Festival del Cinema di Malaga, in Spagna, e il festival "Rencontres du cinéma latino-américain" di Bordeaux, Francia.

Tra il 14 e il 23 marzo, il documentario sarà presente alla 28ª edizione del Festival del Cinema di Malaga e verrà proiettato nella Sezione "Proiezioni Speciali Documentari". Tra il 19 e il 25 marzo parteciperà al festival "Rencontres du cinéma latino-américain", organizzato da France Amérique Latine Comité Bordeaux Gironde, che quest'anno celebra la sua 42ª edizione.

In seguito, il film raggiungerà la sua decima partecipazione a festival internazionali di cinema, avendo già vinto premi a Girona (Spagna), "Contra el Silencio Todas las Voces" (Città del Messico, Messico), "Love, Peace and Freedom" (San Cristóbal de las Casas, Messico) e a Bombay (India).

La presenza di questo documentario in tanti festival internazionali rappresenta un riconoscimento alla lotta del popolo argentino per la sovranità e la giustizia. È un'opportunità imperdibile per vedere un film che ci invita a riflettere sull'importanza di difendere i nostri diritti e la nostra terra.

Il film, completamente indipendente, è stato diretto da Camilo Gómez Montero e prodotto da Javier Morello e documenta la Settima Marcia per la Sovranità al Lago Escondido, durante la quale un gruppo di militanti e attivisti argentini, provenienti da diverse parti del Paese, attraversa sentieri e montagne della Patagonia per protestare contro l'usurpazione da parte di Joe Lewis, un miliardario britannico – la sesta fortuna del Regno Unito – che si è appropriato fraudolentemente di dodicimila ettari, trasformandoli in un vero e proprio feudo, operante come uno Stato parallelo.

Tuttavia, dietro questa appropriazione di terre si celano interessi ancora più oscuri. È stato denunciato che Lewis ha legami con la NATO e che la sua proprietà a Lago Escondido potrebbe essere utilizzata per operazioni di sorveglianza e controllo nella regione. Inoltre, sono state segnalate la presenza di soldati israeliani nella zona e l’avvistamento di aerei britannici nell’area.

Recentemente, poche settimane fa, un gruppo di attivisti e militanti si preparava a marciare nuovamente verso Lago Escondido, ma i loro piani sono stati ostacolati da incendi fuori controllo che hanno bloccato il passaggio della colonna di montagna. Secondo le informazioni locali, gli incendi sarebbero stati dolosi e appiccati intenzionalmente per impedire la marcia. Questo episodio è solo un esempio della tensione e del conflitto che circondano la proprietà di Lewis a Lago Escondido.

Qualche mese fa, su AltreNotizie.org, abbiamo pubblicato un articolo intitolato "Parallelo 42: la NATO in Argentina", che analizza gli eventi nel sud del Paese, in particolare nella zona del Parallelo 42, dove si registrano questi episodi.

In occasione della proiezione a Malaga, due dei partecipanti alla settima marcia, Gladys Orellana e Paco Olveira, sacerdote del Grupo de Curas en Opción por las y los Pobres de Argentina, saranno presenti insieme al co-produttore del film, Javier Morello. Tutti parteciperanno poi lunedì 17 marzo, alle 16:00, presso il Centro Culturale María Victoria Atencia, a una tavola rotonda per dialogare con il pubblico del Festival di Malaga.


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