Cooper Adams (Josh Hartnett), è un padre premuroso che accompagna la figlia adolescente Riley (Ariel Donoghue) a un concerto tutto esaurito della sua cantante preferita, Lady Raven (Saleka Shyamalan, la figlia del regista). Cooper sembra davvero un brav'uomo, cercando di partecipare con entusiasmo senza imbarazzare la figlia.

Più avanti nel film scopriamo che c'è un serial killer chiamato "The Butcher" (Il Macellaio). Le autorità (guidate da un profiler forense interpretato da Hayley Mills) sanno che sarà presente a questo concerto. L'arena è circondata e non c'è via di fuga. E, ovviamente, Cooper è The Butcher. Ciò che segue è una serie di svolte narrative sempre più assurde, cambiamenti di tono e umorismo sia nero che non, mentre Cooper cerca di sfuggire alla trappola del titolo senza rivelare la sua identità segreta a Riley.

Campo di battaglia, il nuovo film di Gianni Amelio, racconta la grande guerra attraverso lo sguardo di due amici. Siamo sul finire della prima guerra mondiale e due ufficiali medici, amici d’infanzia, lavorano nello stesso ospedale militare, dove ogni giorno arrivano dal fronte i feriti più gravi. Molti di loro però si sono procurati da soli le ferite, sono dei simulatori, che farebbero di tutto per non tornare a combattere.

"Persona non grata" è la storia di una donna straordinaria. Gerti Drassl offre un’interpretazione intensa nei panni della protagonista, la "Persona non grata" del titolo, un'eroina del movimento #metoo austriaco. Il film trae ispirazione dalla vicenda di Nicola Spieß, campionessa tirolese di sci, che ha portato alla luce gli abusi subiti grazie al suo coraggio e alla sua testimonianza.

La vita accanto, il nuovo film di Marco Tullio Giordana, ispirato all’omonimo romanzo di successo di Mariapia Veladiano, è ambientato a Vicenza negli anni compresi fra l’Ottanta e il Duemila. Racconta di una ricca e influente famiglia vicentina composta da Maria (Valentina Bellè), dal marito Osvaldo (Paolo Pierobon) e dalla gemella di quest’ultimo, Erminia (Sonia Bergamasco), celeberrima pianista. Dopo anni di tentativi, Maria mette finalmente al mondo Rebecca, attesa con grandi aspettative. Ma la neonata, per il resto normalissima e anche molto bella, presenta una vistosa macchia purpurea che copre metà del viso. Questa difformità diventa per Maria un’ossessione tale da rifiutare l’istinto stesso di madre. L’adolescenza di Rebecca sarebbe segnata dalla vergogna e dall’isolamento se fin da piccola non rivelasse invece straordinarie doti musicali. Saranno queste a liberarla dalle fissazioni famigliari e dai segreti che queste nascondono.

"Matrimonio con sorpresa" prende spunto da un evento ordinario, come il matrimonio tra due giovani appartenenti a culture, tradizioni e classi sociali differenti, per affrontare temi di pregiudizio e accettazione del diverso, utilizzando la comicità per esplorare l'inclusione e l'accettazione di sé. Alice, biologa ricercatrice, decide di fare ai genitori e consuoceri un regalo particolare e inaspettato per accompagnare l'annuncio a sorpresa del suo imminente matrimonio con François: un test del DNA che certifichi le vere origini di ognuno. La mappatura del genoma diventa il pretesto per una serie di siparietti divertenti ma decisamente banali, che lasciano questa commedia un po' insipida e la fanno sembrare alquanto surreale senza suscitare grande ilarità.

Da parte della sposa ci sono i coniugi Sauvage-Bouvier, che si vantano di essere francesi da millenni, con tanto di galleria di ritratti illustri nel castello di famiglia. La moglie vanta anche una discendenza italiana. Tuttavia, si scopre che entrambi hanno una percentuale, sebbene minore, di origini portoghesi per la donna e addirittura indiane per il marito. Stessa sorte tocca ai coniugi Martin, genitori dello sposo, che scoprono di avere avi tedeschi per linea paterna e inglesi per il ramo materno. Questa notizia, inizialmente accolta con diffidenza e rifiuto, spinge entrambi ad assumere quasi subito comportamenti tipici delle culture a cui il test li ha associati, come se fosse infallibile.

Il film presenta qualche spunto interessante, ma non decolla e si trascina con uno schema che alla lunga annoia. Si ride poco dei comportamenti assunti dai genitori e si è stimolati alla riflessione ancora meno. Una commedia arguta sulla carta, che non riesce a mettere in pratica le intenzioni prefissate: riflettere sulle proprie origini, qualunque esse siano, senza far pesare agli altri le differenze sociali. La scrittura dei personaggi li rende sagome e macchiette, nulla di più.

In un mondo globalizzato e sempre più interculturale, appartenere al cento per cento a una sola nazione e a un solo ceppo etnico è sempre più raro e, soprattutto, non riveste più alcuna importanza quando è l'amore a rimescolare le carte, senza bisogno di verificare chi siano i nostri avi e quale storia millenaria abbiamo alle spalle. Il finale decisamente aperto lascia intendere un possibile sequel, ma il tema risulta poco attrattivo e non suscita grasse risate, bensì un sorriso tirato per la paradossalità della storia rappresentata.

 

Matrimonio con sorpresa (Francia, Belgio 2024)

Regia: Julien Hervé
Cast: Christian Clavier, Didier Bourdon, Sylvie Testud, Marianne Denicourt, Julien Pestel, Chloé Coulloud, Sophie Froissard
Sceneggiatura: Julien Hervé
Fotografia: Jérôme Alméras
Produzione: White and Yellow Films
Distribuzione: Europictures


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