di redazione

Alla fine sono arrivate due vittorie, ma le urla di Allegri e Sarri ancora risuonano in panchina. La Juventus sbanca Marassi con un successo di misura sulla Sampdoria, deciso da un'insolita incornata di prepotenza firmata da Cuadrado dopo appena sette minuti dall'inizio dell'incontro. Tutto in discesa? No, anzi. I bianconeri costruiscono altre occasioni ma non le sfruttano e nella ripresa arretrano il baricentro, rischiando in varie occasioni di incassare un clamoroso pareggio.

Canovaccio simile ma ancora più ad alta tensione per il Napoli, che nel primo tempo spadroneggia sul prato dell'Empoli, mentre nella ripresa scompare e rischia di farsi rimontare dal peggiore attacco della serie A. Nella prima frazione gli azzurri passano prima con Insigne, poi con una punizione-capolavoro di Mertens e poi ancora con Insigne, stavolta su rigore. Nel secondo tempo, però, i toscani si rifanno sotto prima con una punizione vincente di El Kaddouri (gol dell'ex, oltre che il primo in questa stagione) e poi con un penalty trasformato da Maccarone.

Per unirsi al coro, inizia male la sua partita anche la Roma, che nel posticipo di giornata all'Olimpico passa addirittura in svantaggio contro il Sassuolo (gol di Defrel), ma poi riesce a ribaltare il risultato con un tris firmato da Paredes, Salah e Dzeko. I giallorossi si riprendono così il secondo posto, rimanendo così a -8 dalla Juventus (65 punti contro 73) e a +2 sul Napoli (63 pt).

I veri passi falsi della giornata si registrano nella lotta per l'Europa League: sono quelli di Inter e Lazio, fermate sul pareggio da avversari sulla carta più deboli. Contro il Torino, in uno degli anticipi di giornata, ai nerazzurri non bastano le reti di Kondogbia e Candreva. I granata rispondono con le marcature di Baselli e Acquah, fissando il risultato finale su un 2-2 che non serve a nessuno.

Molto meno spettacolare la gara della Lazio, che dalla trasferta di Cagliari porta a casa un deludente 0-0. Gli uomini di Inzaghi, nonostante il momento di forma, appaiono svogliati, poco concentrati e alla fine rischiano perfino di farsi beffare dai sardi, che recriminano per un presunto calcio di rigore non concesso.

Di questi due pareggi approfitta l'Atalanta, che si riprende alla grande dalla batosta della settimana scorsa a San Siro (1-7) rifilando un 3-0 senza appello al Pescara, ormai uno sparring partner ufficioso di questo Campionato. I bergamaschi agganciano così in classifica l'Inter al quinto posto con 55 punti e tornano a -2 dalla Lazio. Si riavvicina al treno europeo anche il Milan, che sale a 53 punti grazie alla vittoria per 1-0 di sabato contro il Genoa.

A metà classifica la Fiorentina sale a 48 punti battendo il Crotone fuori casa con un gol al 90esimo di Kalinic. Nella seconda parte della graduatoria, invece, da registrare la travolgente vittoria in rimonta del Bologna, che dopo essere andato in svantaggio nel primo tempo (rete di Castro) nella riprese dilaga con il poker firmato da Verdi, Dzemaili (due volte) e Di Francesco.

Chiude il quadro della giornata il 4-1 dell'Udinese sul Palermo: siciliani avanti nel primo tempo con Sallai; prima del riposo pareggia Théréau e nella ripresa i friulani dilagano con i gol Zapata, De Paul e Jankto. Espulso Diamanti.

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Gasperini meditava vendetta contro l’Inter, ma è stata una disfatta. La sua Atalanta ritorna da Milano con un passivo di 7-1. Per i bergamaschi la squadra di Pioli si rivela davvero troppo, tanto che dopo appena 34 minuti del primo tempo il punteggio è già sul 5-0. L’uomo della giornata non è tanto Icardi, che pure mette a segno una tripletta in 26 giri di orologio, ma Banega, autore di altri tre gol e anche di due assist. Uno di questi è per Gagliardini, che proprio contro la sua ex squadra va in rete per la prima volta a San Siro in maglia nerazzurra. Con questo risultato l’Inter torna quarta scavalcando momentaneamente la Lazio (54 punti a 53, ma i biancocelesti scendono in campo stasera contro il Torino), mentre l’Atalanta rimane in sesta posizione, a quota 52.

L’altra notizia della domenica calcistica è la resurrezione della Roma, vittoriosa per 3-0 nel posticipo sul campo del Palermo. I gol portano le firme di El Shaarawy, Dzeko e Bruno Peres. Certo, l’avversario non era esattamente competitivo, ma ai giallorossi serviva più che mai un successo netto per risollevare il morale dopo le brutte sconfitte contro la Lazio in Coppa Italia, il Napoli in Campionato e il Lione in Europa League. Una macchia però c’è: quando il punteggio è ancora sullo 0-0 viene annullato un gol regolare a Nestorovski su papera di Szczesny.

La Juve, dopo il contestatissimo 2-1 di sabato sul Milan, rimane a +8. Ma con questo risultato gli uomini di Spalletti tornano secondi in classifica, mettendo a segno un immediato contro-sorpasso ai danni del Napoli (62 punti a 60). Nel pomeriggio, infatti, gli azzurri avevano messo la testa davanti, godendosi per qualche ora la posizione in classifica che garantisce l’accesso diretto alla Champions League grazie a una facile vittoria casalinga contro il debolissimo Crotone. Tutto facile per i partenopei, a segno due volte su rigore - il primo trasformato da Insigne, il secondo da Mertens - e poi ancora con Insigne.

A metà classifica bel passo avanti di Fiorentina e Sampdoria. I viola battono di misura il Cagliari con un gol di Kalinic al 92esimo, ma l’atmosfera al Franchi rimane più che mai tesa: lo stadio fischia Sousa dopo la sostituzione di Bernardeschi. Stesso risultato ma tutt’altro clima in casa della Samp, che nell’altro anticipo di giornata si aggiudica anche il secondo derby dell’anno contro il Genoa. L’uomo partita, ancora una volta, è Muriel. 

Nella seconda metà della classifica, oltre al facile 4-0 casalingo del Chievo sull’Empoli, da registrare il sorpasso dell’Udinese ai danni del Sassuolo (33 punti a 31). I friulani superano 3-1 in casa quel che resta del Pescara grazie alle reti di segnano Zapata, Jankto e Thereau.
Muntari segna il gol della bandiera per gli abruzzesi, che, per nulla rianimati dalla cura Zeman, incassano la terza sconfitta consecutiva, la 20esima di questo Campionato (record negativo condiviso con il Crotone).

Il Sassuolo, invece, incappa in un sorprendente scivolone interno contro il Bologna. A decidere l’incontro è una zampata del redivivo Destro, che consente ai suoi di agganciare in classifica proprio i neroverdi, a 31 punti.

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La Juventus manca il match point, ma aumenta comunque il vantaggio sulla Roma a otto punti. I bianconeri al Friuli avevano l’occasione di portare a 10 lunghezze (e perciò a quattro partite) il distacco fra sé e la seconda in classifica, ma un’Udinese più combattiva del solito ferma i Campioni d’Italia sull’1-1. Anzi, sono addirittura i padroni di casa a passare in vantaggio nella prima frazione, con Zapata abile a superare Bonucci e poi fortunato nel battere Buffon con un rimpallo.

Per il pareggio della Signora bisogna attendere la ripresa: in una giornata svagata per Higuaìn e Dybala, è ancora Bonucci protagonista, con un colpo di testa vincente su una punizione contestata dall’Udinese. Sembra incredibile, ma questo è il primo pareggio della Juventus in Campionato da oltre un anno: l’ultimo era stato lo 0-0 con cui il 19 febbraio 2016 il Bologna aveva interrotto una serie di 15 vittorie di fila per la squadra di Allegri. Forse è ancora prematuro decretare la fine della lotta per il titolo, ma a questo punto per ipotizzare una rimonta della Roma, sconfitta sabato all’Olimpico per 2-0 dal Napoli, ci vuole davvero una buona dose di fantasia.

"Venivamo da un periodo impegnativo, dove abbiamo giocato partite di grandi importanza e oggi abbiamo trovato un’Udinese che ha pareggiato con grandi meriti – è il commento di Allegri – Noi non abbiamo fatto una grande partita, ma quando non puoi vincere è molto importante non perdere. I friulani ci hanno raddoppiato sempre, invitandoci a giocare la palla sopra, anche se avremmo dovuto comunque muoverla con più tranquillità. Siamo stati un po’ frettolosi, ma è comunque un punto importante per la classifica. E anche con una vittoria non avremmo ritenuto chiuso il discorso scudetto".

Nella corsa per l’Europa Leaguela Lazio supera di un punto l’Atalanta e torna da sola in quarta posizione. Dopo l’inatteso 0-0 fra i bergamaschi e la Fiorentina, nel posticipo domenicale i biancocelesti vincono senza difficoltà in casa del Bologna, alla quarta sconfitta casalinga consecutiva. Il 2-0 finale porta la firma di Immobile, che con questa doppietta arriva a quota 16 gol in classifica marcatori.

Classifica dominata al momento da Belotti, che arriva a 22 reti staccando Higuaìn e Dzeko grazie alla tripletta che consente al Torino di rimontare e battere il Palermo. Certo, non saranno come la coppia Vieri-Inzaghi dei bei tempi che furono, ma la forma fisica e la capacità realizzativa di Immobile e Belotti non possono che far sorridere il commissario tecnico della nazionale azzurra, Giampiero Ventura.

Per quanto riguarda le milanesi, l’Inter torna a vincere con una prestazione di rabbia, disintegrando 5-1 il Cagliari fuori casa. In rete due volte Perisic, poi Banega su punizione, Icardi su rigore e Gagliardini con una staffilata da fuori che sorprende l’impresentabile Gabriel e regala al giovane centrocampista la gioia del primo gol in Serie A. Con questo pokerissimo ai nerazzurri riesce il controsorpasso ai danni dei cugini del Milan, vittoriosi 3-1 sul Chievo in un altro degli anticipi di giornata.

Nella parte bassa della classifica, il Crotone riesce a racimolare il 15esimo punto di questo Campionato superiore alle sue possibilità pareggiando 0-0 in casa contro il Sassuolo. Il Pescara invece continua la sua via crucis, uscendo sconfitto per 3-1 dallo scontro di sabato contro la Sampdoria. Infine, il Genoa sorpassa di un punto il Bologna superando 2-0 l’Empoli.

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Con una prova di forza la Roma batte 3-1 a San Siro l’Inter di Pioli, che dimostra di essere ancora acerba per incontri di questo livello. Protagonista della gara è Radja Nainggolan, che con due fucilate da fuori all’inizio dei due tempi porta i suoi sul 2-0. A 10 dalla fine Icardi riapre la partita con una zampata sotto porta, ma 5 minuti dopo Perotti chiude i conti trasformando un rigore dubbio per un fallo di Medel su Dzeko.

I giallorossi dimostrano superiorità tattica e agonistica, impedendo agli avversari la costruzione del gioco a centrocampo e obbligandoli quasi sempre a inutili lanci lunghi o a sortite lente e improduttive sulle corsie laterali. A fronte di una vittoria meritata, la squadra di Spalletti non aveva bisogno dei vari regali concessi da Tagliavento, il cui metro di giudizio è apparso quantomeno sbilanciato.

In particolare, i nerazzurri recriminano per due rigori non concessi, di cui uno clamoroso per un calcio di Strootman a Eder e il secondo gol di Nainggolan nasce da un fallo dello stesso su Gagliardini che non viene fischiato. Ma tant’è: l’Inter rimane a 58 punti, si fa scavalcare da Lazio e Atalanta e sente il fiato sul collo del Milan.

La Roma invece, per quanto lontana (-7), resta comunque in scia alla Juventus, vittoriosa sabato per 2-0 sull’Empoli, superato facilmente grazie alle reti di Mandzukic e Alex Sandro. Il Napoli, invece, dopo la clamorosa sconfitta contro l’Atalanta nell’altro anticipo di giornata, perde contatto con la zona alta della classifica. Ora gli azzurri sono a -5 dalla Roma (59 a 54) e hanno solo tre lunghezze di vantaggio sui bergamaschi (51 pt), indiscussa sorpresa di questo Campionato.

Tengono il passo europeo anche la Lazio (quinta a 50 pt) e il Milan (settimo a quota 47) ma solo grazie ad altri regali arbitrali. All’Olimpico i biancocelesti superano di misura l’Udinese con un rigore trasformato da Immobile e concesso per un presunto fallo di mano di Ali Adnan, visto solo dall’arbitro.

Sorte più o meno identica per i rossoneri, che vincono sul campo del Sassuolo con un rigore perlomeno dubbio, ma trasformato in modo certamente irregolare da Bacca. Il colombiano scivola sul dischetto e colpisce il pallone due volte: impatta con il destro e lo devia con il piede d’appoggio. Un episodio che, ancora una volta, solleva dubbi sull’utilità degli arbitri di porta, troppo spesso degli spettatori non paganti (anzi, stipendiati).

In attesa di Fiorentina-Torino, in programma per questa sera alle 20 e 45, al centro della classifica il Chievo raggiunge a quota 35 punti la Sampdoria. I gialloblù dominano contro il Pescara (2-0 con reti di Birsa e Castro). I blucerchiati, invece, nella partita di mezzogiorno contro il Palermo agguantano il pari nel finale con un diagonale di Quagliarella che pareggia il la rete iniziale di Nestorovski, anche questa dal dischetto.

In coda, il Crotone si illude con un gol di Stoian, ma alla fine perde ancora, facendosi rimontare dal Cagliari. Per i sardi vanno a segno Joao Pedro e il veterano Borriello, che entra dalla panchina e realizza la sua 11esima marcatura stagionale.

Chiude il quadro della giornata l’1-1 fra Genoa e Bologna: alla punizione vincente di Viviani risponde Ntcham con un siluro sotto al 7 al 94esimo.

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Al poker della Juve risponde quello della Roma. E per i giallorossi sta diventando un’abitudine, visto che quella di ieri all’Olimpico è la terza delle ultime quattro vittorie con 4 gol all’attivo. Stavolta la vittima è il Torino, che cade sotto i colpi di Dzeko, Salah, Paredes e Nainggolan. Bella ma inutile la rete della bandiera granata messa a segno da Maxi Lopez. Ora Spalletti potrà far riposare i titolare nel ritorno di Europa League col Villarreal. Ce ne sarà bisogno, perché subito dopo arriveranno due scontri decisivi contro Inter e Napoli.

Per il momento, la Roma mantiene a 7 i punti di distacco dalla capolista Juventus, che nella prima partita di sabato passa come un rullo compressore sul Palermo: 4-0 con i gol di Marchisio, Higuaìn e la doppietta dell’ex firmata da Dybala. Per i bianconeri è la 29esima vittoria consecutiva in casa.

Subito dietro la coppia di testa, il Napoli tiene il passo Champions superando 3-1 in trasferta il Chievo (a referto, oltre a Insigne con il solito capolavoro, anche Hamsik e Zielinski) e scacciando così i fantasmi di Madrid. I punti di distacco dalla Roma rimangono due (56 a 54). Altra nota positiva per i partenopei è il ritorno in campo di Milik dopo l’infortunio al crociato. Allan, invece, accusa un problema muscolare prima dell'intervallo: l'entità dell'infortunio sarà da valutare nei prossimi giorni.

Vincono anche tutte le altre squadre in corsa per l’Europa. A fare più rumore è il successo dell’Inter, perché l’1-0 di Bologna porta la firma più attesa: quella di Gabigol, che, subentrato a Candreva, dopo 7 minuti va finalmente in rete per la prima volta nel Campionato italiano. Per i nerazzurri è la nona vittoria nelle ultime 10 partite. Per Donadoni, invece, è il quarto ko di fila.

La squadra di Pioli sale così a 48 punti ed è ancora alla pari con l’Atalanta, vittoriosa per 1-0 contro il Crotone (gol di Conti). Una lunghezza più sotto c’è la Lazio, che nell’anticipo serale supera 2-1 fuori casa (e in rimonta) l’Empoli con le reti di Immobile e Keita.

Nello scontro diretto per la rincorsa europea fra Milan e Fiorentina prevalgono i rossoneri, che passano a San Siro 2-1 grazie alle marcature di Kucka e Deulofeu. Inutile per i viola il momentaneo pareggio firmato Kalinic. La squadra di Montella si porta a 44 punti, staccando di 4 lunghezze proprio i toscani.

A metà classifica, la Sampdoria (decima con 34 punti) non riesce ad andare oltre l’1-1 contro il Cagliari (28 pt). Al vantaggio iniziale dei sardi con Isla risponde Quagliarella su grande assist di Muriel. Da lì in avanti i blucerchiati creano tanto ma non riescono più a segnare. I rossoblù invece passano nel finale con Ibarbo, ma la rete viene ingiustamente annullata per fuorigioco.

Il Sassuolo scavalca di una lunghezza in classifica l’Udinese (30 a 29) battendo proprio i friulani 2-1. Per la squadra di Di Francesco la vittoria arriva in trasferta e in rimonta: al gol iniziale di Fofana risponde nella ripresa Defrel, che, entrato dalla panchina, mette a segno una doppietta.

In coda, clamoroso ritorno in serie A per Zeman. Tornato a sedere sulla panchina del Pescara, il boemo rivitalizza una squadra allo sbando portandola a vincere per la prima volta in questa stagione una partita sul campo. All’Adriatico il Genoa viene umiliato 5-0. E così a fine febbraio gli abruzzesi arrivano finalmente in doppia cifra in classifica: 12 punti. A -1 dal Crotone e -2 dal Palermo, ma a -10 dall’Empoli. Per rianimare la lotta salvezza, di fatto inesistente, non basta nemmeno Zeman.


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