Due gol di vantaggio sprecati, una rete annullata, un rigore (regalato nonostante il Var) e sbagliato. La Juventus non va oltre il 2-2 sul campo dell'Atalanta e consegna la vetta classifica in solitaria al Napoli. A Bergamo succede di tutto: bianconeri avanti 2-0 con Bernardeschi e Higuain, poi segnano Caldara e Cristante. Alla fine Berisha para un rigore concesso a Dybala per un fallo di mano di Petagna che mano non era, ma spalla. In precedenza il Var aveva annullato il possibile 3-1 segnato da Mandzukic, perché l'azione era viziata da una gomitata di Lichtsteiner su Gomez. Considerata la prestazione eroica della squadra di Gasperini, il pareggio è giusto.

L'Inter fatica ma rimane attaccata al tandem di testa. Con l'ottavo gol segnato in questa stagione negli ultimi 15 minuti di gioco, riesce ad avere la meglio anche del Genoa. Una vittoria sporca, arrivata al termine di una partita giocata in sofferenza. Ma vale comunque il 16esimo punto in sei partite. A dire la verità, i rossoblù avrebbero meritato almeno il pari, ma la squadra di Spalletti - abbonata alla zona Cesarini - trova il gol partita all'87esimo con un colpo di testa del goleador più improbabile: D'Ambrosio. I nerazzurri evitano così in extremis di ripetere lo stop di Bologna e rimangono a -2 dall’accoppiata invincibile Juventus-Napoli, ancora a punteggio pieno.

Juve e Napoli approfittano del passo falso dell’Inter e si portano da sole in testa alla classifica, ancora a punteggio pieno dopo cinque giornate. Per i bianconeri massimo risultato con il minimo sforzo: 1-0 casalingo contro la Fiorentina. Decide l’incontro in avvio di ripresa Mandzukic su assist di Cuadrado, poi gli uomini di Allegri non rischiano quasi mai. Espulso Badelj tra i viola.

Nel giorno della sua 100esima partita con la maglia della Juventus, Paulo Dybala fa sfoggio di tutto il repertorio. Tiro da fuori, puntata alla calcio a cinque, punizione perfetta. Tripletta e Sassuolo schiantato 3-1 in casa. Per la Joya sono 8 gol in 4 partite di Campionato.

Il Milan cinese cade sotto la pioggia dell’Olimpico. Pioggia reale e di gol. Il 4-1 subìto per mano della Lazio dimostra che il progetto rossonero è ancora in fase di costruzione. Il mercato estivo – forse fin troppo esaltato – ha portato tanti giocatori che insieme ancora non formano una squadra. Montella ha molto da lavorare e, probabilmente, per farlo con serenità dovrebbe ridimensionare le aspettative create dalla nuova proprietà nella tifoseria.


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