Può una squadra tornare alla vittoria dopo oltre due mesi , zavorrata da infinite polemiche su gioco, spogliatoio, allenatore e dirigenza, ma ritrovarsi comunque terza in classifica da sola? Sì, se la squadra in questione è la pazza Inter e il Campionato è quello italiano. I nerazzurri, che non vincevano dallo scorso 3 dicembre (ben otto partite), ritrovano i 3 punti in casa contro il Bologna. Decidono i gol di Eder e Karamoh, inframmezzati dal pareggio dell’ex Palacio.

 

Gli emiliani chiudono in nove per le espulsioni di Mbaye e Masina. Da rimarcare il gol del 2 a 1 dell'Inter ad opera di Karamoh, venti anni, che ha preso palla sulla fascia, ha tagliato verso il centro, passandosi il pallone tra il destro e il sinistro ha messo a sedere Pioli e Pulgar, si è allargato 5 metri ed ha lasciato partire un tiro ad effetto che si è insaccato nell'angolo basso di Mirante.

 

La squadra di Spalletti arriva così a 48 punti, superando di due lunghezze la Lazio, demolita 4-1 sabato sera al San Paolo dal Napoli. Per i biancocelesti suona un campanello d’allarme: non tanto per la sconfitta (la terza consecutiva dopo quelle contro Milan e Genoa e la sesta in campionato), ma per come è arrivata, con la squadra che dopo un buon primo tempo si è dissolta nella ripresa, consegnandosi ai partenopei. Gli azzurri, spietati come al solito, operano così l’ennesimo controsorpasso in vetta ai danni della Juventus, vittoriosa 2-0 sabato contro la Fiorentina (11esima con 31 punti).

 

Anche la Roma scavalca la Lazio (47 punti a 46) dopo il 5-2 rifilato al pur combattivo Benevento nel posticipo di giornata. Per i campani, addirittura passati in vantaggio in avvio, buon primo tempo, chiuso sull’1-1, poi la differenza di valori in campo ha fatto il risultato.

 

Tengono il passo del treno europeo anche Sampdoria e Milan, rispettivamente in sesta e settima posizione con 41 e 38 punti. I blucerchiati battono 2-0 in casa il Verona (penultimo a 16 punti) grazie alle reti di Barreto e del solito Quagliarella. La squadra di Giampaolo torna così a distanziare i rossoneri, che 24 prima avevano umiliato 4-0 in trasferta la Spal (terzultima una lunghezza sopra l’Hellas), confermando l’effetto benefico della cura Gattuso sul morale dello spogliatoio.  

 

Con questo risultato, peraltro, il Milan supera di un punto l’Atalanta, incapace di andare oltre l’1-1 sul campo del Crotone. Ma alla fine la beffa è ai danni dei calabresi, passati in vantaggio all’80esimo con Mandragora su un errore di Berisha e raggiunti allo scadere dall’ex Juve Palomino.

 

In nona posizione con 36 punti c’è il Torino, che distacca di tre lunghezze l’Udinese battendola nello scontro diretto all’Olimpico. In gol N'Koulou e Belotti, che ritrova la via della rete dopo quasi due mesi di astinenza. Il Var annulla una rete a Barak. Per i friulani di Oddo è la prima sconfitta dopo nove risultati utili consecutivi.

 

Nella parte bassa della classifica, il Genoa batte di misura il Chievo con un gol allo scadere di Laxalt, che sette giorni prima aveva deciso – sempre allo scadere – anche la partita contro la Lazio. Con questo nuovo passo avanti i liguri raggiungono il Bologna a 27 punti, in una posizione ormai più che serena in ottica salvezza. Situazione più problematica per i veneti, che restano in difficoltà a 22 punti, scavalcati dal Sassuolo (23 pt) e distanziati  dal Cagliari (25 pt), reduci da un pareggio per 0-0 nello scontro diretto.

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