Il Napoli risponde all’Inter e si riprende la vetta solitaria della classifica. A Marassi contro il Genoa non comincia bene pe la squadra di Sarri, che dopo una manciata di minuti va sotto incassando un gran diagonale vincente di Taarabt. Subito dopo, però, sale in cattedra Mertens.

 

 

Il belga prima pareggia l’incontro con una gran punizione, poi ribalta il risultato con una giocata da applausi: stop difficilissimo di destro, saetta sotto l’incrocio di mancino. Uno spettacolo. Nella ripresa Mertens segna un altro mezzo gol con un tiro-cross su cui Zukanovic fa autorete. Poi Izzo segna il 2-3 per i padroni di casa e il finale di partita diventa incandescente. Sarri si arrabbia, ma il risultato non cambia più. Il Napoli è di nuovo primo a 28 punti, 2 in più dell’Inter, vittoriosa martedì per 3-2 sulla Sampdoria.

Torna a -1 dai nerazzurri la Juventus, che allo Stadium strapazza la Spal 4-1. Apre le marcature Bernardeschi con un sinistro al volo, raddoppia Dybala su punizione (la terza vincente in questo inizio di stagione, a fronte di 2 rigori sbagliati che costano ai suoi 3 punti in classifica). Paloschi ridà speranze ai ferraresi sul finale di primo tempo, ma nella ripresa Higuaìn e Cuadrado chiudono i giochi.

A 25 punti come la Juve c’è anche la Lazio, che passa 2-1 sul campo del Bologna. I bancazzurri giocano un primo tempo ottimo: due gol segnati, due pali e un rigore sbagliato (sempre sul palo) da Immobile, al primo errore dal dischetto in questa stagione. Nella ripresa però gli uomini di Inzaghi perdono le distanze e la concentrazione. Gli emiliani tornano in partita grazie a un'autorete di Lulic (che aveva segnato anche il secondo gol dei suoi) e si rendono pericolosi nel finale, senza però trovare il pareggio. Da segnalare i primi lampi di classe da parte di Nani.

Vince anche la Roma, che in casa contro il Crotone ottiene il massimo risultato col minimo sforzo. I giallorossi s’impongono 1-0 grazie a un calcio di rigore guadagnato da Kolarov e trasformato da Perotti, come sempre chirurgico dagli 11 metri. La squadra guidata da Di Francesco sale così a 21 punti, ma deve ancora recuperare la partita contro la Sampdoria.

Torna alla vittoria anche il Milan, che sul campo del Chievo scaccia i fantasmi della crisi con un 4-1 convincente. Nel primo tempo aprono le marcature Suso e Cesar (autogol), mentre nella ripresa vanno a segno Chalhanoglu, Birsa e Kalinic.

I rossoneri si portano a 16 punti e continuano a viaggiare appaiati alla Fiorentina, vittoriosa per 3-0 al Franchi contro il Torino. I viola passano prima con il gol dell’ex firmato da Benassi, poi con una botta sotto l’incrocio del cholito Simeone. Chiude i giochi Babacar dal dischetto.

Nella parte bassa della classifica si risolleva l’Udinese, che vince in casa del Sassuolo con il gol partita di Balic e si proietta a 9 punti, relativamente lontano dalla zona retrocessione.

Anche perché, pur non essendo ancora novembre, una squadra di Serie A si può dare quasi per retrocessa, a meno di miracoli. È il Benevento, che prosegue nel suo psicodramma degli zero punti riuscendo a perdere anche la sfida salvezza in casa del Cagliari.  Ed è davvero un film dell’orrore per i campani, che con un rigore ispirato dalla Var e trasformato da Iemmello al 94esimo avevano sperato di portare a casa il primo punto stagionale. Invece niente: decide Pavoletti al 95esimo.

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