Un derby non è mai una partita come le altre, chi segue il calcio lo sa. Non ci sono mai solo i punti in palio e quasi mai la squadra che viene considerata favorita festeggia la vittoria alla fine del match. E così è andata anche stavolta nella scala del calcio, dove una straordinaria Inter ha sconfitto il Milan a dispetto dei pronostici della vigilia.

 

I ragazzi di Gattuso sono scesi in campo con forse la convinzione di godere di una forma migliore, di avere più tecnica a centrocampo e in attacco, di aver goduto una settimana di riposo e di un vantaggio in classifica; tutte cose che costituivano un bottino ipotetico che sfumato nei 97 minuti di gara.

Il Napoli pareggia anche a Sassuolo e la Juve vola a +18. Stavolta la squadra di Ancelotti ha rischiato addirittura di perderla: i neroverdi passano in vantaggio con Berardi, poi ci vuole il capitano Insigne per evitare la sconfitta (la seconda di fila) agli azzurri. Non basta per evitare di vedere la Signora decollare a una distanza siderale. Nella partita del sabato sera, infatti, i bianconeri avevano travolto 4-1 l’Udinese con le prodezze del giovanissimo Kean, un ottimo giocatore in erba che come al solito rischia di essere ostacolato soprattutto dai complimenti.

 

Domenica di sole anche per le milanesi. I nerazzurri tornano al successo in campionato con due reti made in Italy nella ripresa: Politano e Gagliardini. Nel primo tempo splendido gol annullato dal VAR a Lautaro Martinez. Infortunio per Brozovic.

 

Più complicata la vittoria del Milan. Dopo il gol di Biglia, Hetemaj trova il pareggio, ma poi ci pensa il solito Piatek a risolvere la pratica. Gattuso espulso. Per i veneti la salvezza diventa sempre più un miraggio.

 

Brutta occasione sprecata invece dalla Lazio, che contro la Fiorentina domina per un’ora ma dopo il primo gol di Immobile spreca tanto. Troppo. Nella ripresa i biancocelesti scompaiono dal campo per una ventina di minuti e i viola trovano il pari con Muriel. Il pareggio finale non serve a nessuno.

 

I capitolini perdono 2 punti anche nei confronti dell’Atalanta, vittoriosa per 2-1 in casa della Sampdoria. Segnano Zapata, Quagliarella e Gosens. Per i blucerchiati l’unica buona notizia è che capitan Quagliarella arriva a 20 gol, portandosi clamorosamente in testa alla classifica dei marcatori (+1 su Cristiano Ronaldo).

Vola anche il Torino, che porta a casa i tre punti ribaltando il risultato sul campo del Frosinone, sprecone come sempre. ciociari passano nel primo tempo con Paganini, poi il Gallo Belotti si scatena segnando due gol. Palo di Iago Falque nel finale. Per i granata continua la corsa all’Europa.

 

In attesa di Roma-Empoli, chiudono il quadro della giornata le vittorie del Parma e del Bologna. Sul campo dei gialloblù, dopo un primo tempo molto bloccato, nella ripresa gli ospiti prendono in mano il pallino del gioco ma vengono puniti al 78esimi da Kucka. Gli emiliani sprintano e si allontanano dalla zona retrocessione.

Il Bologna vince invece 2-0 in casa contro il Cagliari con i gol di Pulgar e Soriano. Per Mihajlovic sono tre punti importanti in chiave salvezza.

Se la Juventus smettesse di giocare in Campionato per 5 settimane avrebbe comunque la certezza di rimanere in testa alla classifica. È questo l’esito dello scontro diretto andato in scena domenica sera al San Paolo: doveva essere il riscatto, perlomeno morale, del Napoli, invece è stato il trionfo definitivo della Signora, che ora ha 16 punti di vantaggio sulla seconda.

 

La partita sembrava chiusa prima dell’intervallo: retropassaggio sbagliato dal Napoli, fallo da ultimo uomo del portiere che viene espulso, Pjanic che trasforma in gol la successiva punizione. Dopo qualche minuto Emre Can, completamente solo in mezzo all’area su azione da calcio d’angolo, raddoppia di testa.

Con una decisione platealmente scorretta, l’arbitro Abisso riapre la lotta per il terzo posto. Fiorentina-Inter finisce 3-3 all’ultimo respiro: il pareggio viola arriva all’11esimo minuto di recupero, su rigore. Peccato che si tratti di un’invenzione del fischietto palermitano. L'azione comincia con un fallo di Chiesa su D'Ambrosio che non viene fischiato. Prosegue poi con il cross di Chiesa che viene respinto proprio da D’Ambrosio con il petto: il rallenty non lascia dubbi in proposito. L’arbitro ferma tutto e va a rivedere l’azione in video, ma non cambia decisione. “Io credo che questi falli di mano non vadano fischiati mai – ha detto Stefano Pioli, allenatore della Fiorentina, a fine partita - ma li stanno fischiando sempre… Si vede che per loro è rigore”.

La stagione 2018-2019 sarà ricordata come una delle meno combattute di sempre. Con il pareggio per 0-0 rimediato domenica sera al San Paolo contro il Torino, il Napoli lascia per strada altri due punti a beneficio della Juve, che - avendo battuto venerdì 3-0 il Frosinone - si ritrova addirittura a +13 sulla seconda. Come dire che la Signora potrebbe riposarsi un mese e avere comunque la certezza di rimanere capolista.

 

Ben più agguerrita la lotta per gli ultimi due posti Champions. Su questo fronte i due risultati più importanti sono quelli delle due milanesi. L’Inter gioca un signor secondo tempo che le basta per battere 2-1 la Sampdoria ritrovando i figliol prodighi Perisic e Naingollan: il croato sfoggia una prestazione super, impreziosita dall’assist per il gol di D'Ambrosio cui segue quello decisivo messo a segno dal belga ce rende vano il momentaneo pareggio di Gabbiadini. I nerazzurri salgono così a 46 punti e mantengono 4 lunghezze di vantaggio sul Milan, uscito vittorioso per 3-1 dallo scontro diretto contro l’Atalanta. Dopo la rete di Freuler, i rossoneri rimontano grazie a una doppietta del solito Piatek e a una rete di Calhanoglu.

 

I bergamaschi rimangono così appaiati a 38 punti con Lazio e Roma. I biancocelesti – in emergenza infortuni – vengono beffati dal Genoa, che passa in rimonta al 93esimo con una staffilata inedita di Criscito. I giallorossi, invece, sono attesi oggi dal Monday night contro il Bologna.

 

Recupera terreno la Fiorentina, che sale a 35 punti grazie alla vittoria in trasferta più facile del previsto contro la Spal. A Ferrara finisce 4-1 per i viola. Succede tutto nella ripresa, con il Var protagonista: sull’1-1 Pairetto annulla un gol ai padroni di casa e concede un rigore ai viola. Poi la formazione di Pioli dilaga nel finale.

 

Si riduce così a un solo punto la distanza fra Spal (22) ed Empoli (21), che vince 3-0 in casa contro il Sassuolo. Krunic, Acquah e Farias firmano le reti della vittoria.

 

Vittoria anche per l’Udinese, che passa di misura contro il Chievo con un gol all’83esimo di Teodorczyk. Il polacco si fa parare il rigore da Sorrentino ma poi ribadisce in rete. I friulani agguantano così la Spal a 22 punti, allontanandosi dalla zona retrocessione. Al momento, il terzultimo posto è occupato dal Bologna (18 pt), impegnato questa sera all’Olimpico.


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