Martin Scorsese non delude nemmeno stavolta, con il suo attesissimo The Irishman, storia del sicario Frank Sheeran, il quale ripensa ai tanti segreti che ha mantenuto per lealtà alla famiglia Bufalino. Un cast stellare, con Robert De Niro, Al Pacino e Joe Pesci i quali, seppur con qualche anno in più, riescono ancora una volta a dare lustro alla pellicola del regista italo americano.

Adattamento cinematografico del saggio del 2004, L'irlandese. Ho ucciso Jimmy Hoffa (I Heard You Paint Houses) scritto da Charles Brandt, il film conduce lo spettatore nella malavita organizzata, attraverso lo sguardo del veterano della seconda guerra mondiale detto "The Irishman".

Nel corso degli anni, viene raccontata la sua vita e la sua carriera nella mafia, passando anche per uno dei più grandi misteri che ha ossessionato l'America: la scomparsa nel luglio 1975 del leggendario sindacalista Jimmy Hoffa (Al Pacino), amico proprio di Sheeran. Un brutto episodio nel quale è invischiato anche lui e su cui non è stata fatta abbastanza luce. Nessuno è stato mai condannato né il corpo di Hoffa è stato ritrovato.

Scorsese offre un quadro originale della criminalità organizzata del tempo, svelandone alcuni segreti e mettendo a nudo i suoi sistemi. Un mondo fatto di ombre e rivalità, dove non mancano nemmeno i collegamenti con la politica tradizionale.

Uno spaccato cruento di una realtà precisa, che ripensa se stessa, quasi in modo crepuscolare e con un velo di malinconia, dove i giochi di potere fanno il paio con una spietata resa morale.

The Irishman (Usa 2019)

Regia: Martin Scorsese

Attori: Al Pacino, Robert De Niro, Joe Pesci, Harvey Keitel, Anna Paquin

Distribuzione: Netflix

Sceneggiatura: Steven Zaillian

Fotografia: Rodrigo Prieto

Montaggio: Thelma Schoonmaker

Musiche: Seann Sara Sella

Storia di un matrimonio, film firmato dal regista candidato all'Oscar Noah Baumbach, racconta in modo incisivo ed empatico la fine di un amore e la volontà di una famiglia di restare comunque unita. Interpretato da Scarlett Johansson e Adam Driver, il film mette in evidenza la crisi di un rapporto matrimoniale, puntando l'accento sulla sofferenza che si genera da essa. Charlie è un famoso regista teatrale sposato con l’attrice Nicole, da cui ha un figlio.

La coppia si sta separando e lei chiede il divorzio. Quando, infatti, le viene offerto un ruolo nell'episodio pilota di una nuova serie televisiva a Los Angeles, Nicole decide di lasciare la compagnia teatrale e di andare temporaneamente a vivere con la madre insieme al figlio. Charlie invece rimane a New York, in quanto il suo spettacolo sta per spostarsi a Broadway. Quando arriva a Los Angeles per visitare Nicole e il figlio, gli vengono consegnati i documenti per il divorzio.

Su consiglio di Bert, Charlie affitta un appartamento a Los Angeles per stare più vicino alla famiglia e partecipare alla battaglia legale sulla custodia del figlio.

È il gioco delle parti che il regista sceglie di mostrare, quella battaglia legale che sfianca entrambi, che li trasforma, che non li fa riconoscere e che, inevitabilmente li porterà a ripensare se stessi e la propria vita.

La finzione del palcoscenico lascia il posto al gioco delle parti nella realtà, in un alternarsi di litigi, ripensamenti e riappacificazioni.

Un film che punta molto sul contrasto dei sentimenti e delle emozioni e che ha ricevuto numerosi premi, tra cui un Oscar.

Storia di un matrimonio

Regia: Noah Baumbach

Sceneggiatura: Noah Baumbach

Distribuzione: Cineteca di Bologna/Netflix

Casa di produzione: Heyday Films

Una ragazza geniale, intraprendente e squattrinata. Questa è Ellie Chu, brillante studentessa fuori dagli schemi, che scrive una lettera d'amore per conto di un atleta di football, Paul Munsky, ma non si aspetta di diventare sua amica, né d'innamorarsi della stessa ragazza. L'altra metà, pellicola firmata dalla regista sino-americana, Alice Wu, la quale ha scritto anche soggetto e sceneggiatura, racconta l'essere diversi attraverso gli occhi dei ragazzi.

Ellie non ha nulla a che vedere con il mondo dei suoi compagni: ama l'arte e la letteratura, gestisce un'attività di vendita di saggi ai coetanei e, per questo, ha molta difficoltà a tessere relazioni amicali con i ragazzi della sua età.

Ma qualcosa cambia nella sua vita e questo stravolgimento farà emergere tutta la difficoltà di essere diversi dalla maggioranza.

La lettera che sarà chiamata a scrivere le aprirà un mondo fatto di relazioni di amicizia e di amore che non immaginava potesse toccare la sua esistenza e cambiarla così tanto.

È una storia che scava all'interno dei personaggi, li svela per quelli che sono, attraverso i loro sentimenti e la loro voglia di trovare un posto nel mondo. Un'operazione non sempre facile e che richiede una certa dose di coraggio.

L'altra metà (Usa 2020)

Regia: Alice Wu

Attori: Leah Lewis,Daniel Diemer,Alexxis Lemire

Distribuzione: Netflix

Peter Berger dirige la storia di Spenser, ex poliziotto appena uscito di prigione, il quale indaga insieme all'aspirante pugile Hawk su un'inquietante cospirazione collegata alla morte di due poliziotti a Boston. Spenser Confidential, disponibile su Netflix, è basato sul romanzo Wonderland di Ace Atkins ed è la quinta collaborazione tra il regista e l'attore Mark Wahlberg.

L'ex poliziotto, incastrato da un sistema corrotto, è pronto a tutto pur di far venire a galla il narcotraffico cittadino e le sue implicazioni all'interno dello stesso corpo di polizia. 

Il protagonista incarna alla perfezione questo action movie, che pesca nell'immaginario americano medio, con la costruzione di un personaggio che incarna quei sani principi  e valori positivi ai quali in molti possono far riferimento.

Un film che vuole soprattutto intrattenere, orchestrando scazzottate e scene di combattimento che lasciano frastornati, condite da uno stile tra l'action e la commedia e un registro alla portata di tutti.

Regia: Peter Berg

Attori: Mark Wahlberg,Winston Duke,Alan Arkin

Distribuzione: Netflix

Sceneggiatura: Brian Helgeland, Sean O'Keefe

Fotografia: Tobias A. Schliessler

Montaggio: Michael L. Sale

Musiche: Steve Jablonsky

La memoria e i ricordi sono al centro di Tigertail, lungometraggio d'esordio del regista taiwanese Alan Yang, in streaming su Netflix. Mentre riallaccia i rapporti con la figlia, un uomo riflette su un amore di gioventù perduto e sul viaggio che da Taiwan lo ha portato in America molti anni prima. Un racconto generazionale, che mette al centro i rapporti interpersonali, i sogni, le speranze, la voglia di riuscire a raggiungere una serenità. La narrazione si snoda su tre linee temporali dove Yang ripercorre la vita del padre, emigrato negli Usa.

Tanti i flashback che trascinano lo spettatore nelle risaie asiatiche e in un ambiente esotico e povero, dove i sogni permettono di affrontare una realtà dura.

E così Pin-Jui, giovane operaio taiwanese dallo spirito libero, prende la difficile decisione di lasciare la sua terra e la donna che ama, per inseguire migliori opportunità in America. Ma anni di lavoro monotono e un matrimonio privo di amore, trasformano un ormai anziano Pin-Jui in un'ombra del giovane speranzoso che era.

Incapace di creare un legame con sua figlia Angela e con il rischio di vivere la sua vecchiaia in solitudine, Pin-Jui deve ricercare il suo passato, ripensarlo e ricostruire finalmente la vita che sognava di avere.

Un film interessante dal punto di vista formale e della costruzione del racconto, che pecca in alcuni passaggi, ma sa allo stesso tempo condurre lo spettatore in luoghi della memoria preziosi per le sorti del protagonista.

Tigertail

Regia: Alan Yang

Sceneggiatura: Alan Yang

Cast: Tzi Ma, Christine Ko, Hong-Chi Lee


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