di Eugenio Roscini Vitali

E’ passato un anno dalla conferenza di Annapolis, il negoziato di pace che, secondo il presidente americano George W. Bush, avrebbe dovuto mettere fine alla crisi israelo-palestinese e dare stabilità ai delicati equilibri mediorientali. In realtà l’impegno preso dal premier israeliano Ehud Olmert e dal presidente palestinese Mahmud Abbas (Abu Mazen) non si è dimostrato altro che un tenue soffio di speranza, l’ennesima illusione di pace che si è scontrata con la realtà di tutti i giorni, quella che il popolo palestinese vive ora dopo ora a Gerusalemme est, Betlemme, Ramallah, Hebron, Nablus, Jericho, Jenin, Gaza… Di quanto inutile sia stata la conferenza di Annapolis ne parla il segretario generale dell’Iniziativa Nazionale Palestinese, Mustafa Barghouthi, che in un articolo pubblicato dall’agenzia di stampa Maan riassume la situazione con la fredda e disarmante razionalità dei numeri.

di mazzetta

Giunge la notizia che in Croazia sia stato arrestato l'autore di un gruppo intitolato “Scommettiamo che trovo cinquemila persona che odiano il primo ministro?”. A suo carico le autorità hanno prima millantato il possesso di materiale nazifascista, per ripiegare poi sull'accusa non meno pesante di possesso di materiale pedopornografico, dopo averlo rilasciato per l'inconsistenza della prima accusa. La scommessa nel titolo è stata vinta dall'autore, che però potrebbe ritrovarsi a perdere la partita se le accuse saranno confermate. Niksa Klecak, questo il nome dell'arrestato, non è stato affatto originale, ma ha scontato anche le colpe di altri utenti croati di Facebook che hanno fatto di tutto per irritare il governo. Come racconta Ana Peraica su Nettime, sulle pagine croate del popolare social-network campeggiano già due enormi gruppi di oppositori del ministro, che hanno ormai sessanta e ottantamila iscritti, un numero davvero notevole se si considera che gli utenti croati di FB sono quattrocentomila, numero che solo nell'ultimo mese è aumentato del 15% grazie al traino dei due gruppi. Su quattro milioni e mezzo di abitanti è decisamente un numero rilevantissimo.

di Michele Paris

Come per l’economia, anche per gli esteri e la sicurezza nazionale, il presidente eletto Barack Obama ha optato per la scelta di un team di personaggi di grosso calibro e di pragmatisti con una lunga esperienza negli ambienti di Washington. In una sobria conferenza stampa nella capitale statunitense, il primo presidente afroamericano della storia di questo paese ha introdotto i membri del suo gabinetto annunciando “un nuovo inizio e una nuova alba per la leadership americana” nel mondo, fissando una serie di principi secondo i quali la sua amministrazione dovrà operare nel bel mezzo di due guerre ancora estremamente complicate, per rimediare in qualche modo agli errori di George W. Bush. Poco importa poi, a detta di Obama, se a ricoprire le due posizioni più importanti saranno da un lato proprio uno degli attori principali nella gestione della politica estera di Bush negli ultimi due anno - Robert M. Gates, confermato alla Difesa - e dall’altro il nuovo Segretario di Stato Hillary Clinton, schieratasi a favore dell’invasione irachena nel voto al Senato dell’ottobre 2002.

di Eugenio Roscini Vitali

Il nuovo gioiello della tecnologia militare americana si chiama Micro Aerial Vehicle (Mav), seconda generazione di robot volanti, grandi pochi centimetri e simili a piccoli insetti, in grado di infiltrarsi negli edifici, registrare suoni ed immagini e di eliminare il nemico con l’uso di sofisticati sistemi offensivi. Dopo anni di ricerca gli ingegneri militari sono già in grado di costruire i primi prototipi che dovrebbero essere dotati di strumenti Elint (Electronic Intelligence): piccole foto-camere per fornire fotografie e brevi filmati, apparecchiature audio e di rilevamento dati ed un micro-armamento chimico o esplosivo. Le difficoltà di miniaturizzazione sono ancora moltissime, ma per avere un’anticipazione sui campi di applicazione e su quello che dovrebbe essere in grado di fare questo nuovo piccolo drone, basta guardare cosa è già riuscita a sviluppare l’industria aeronautica americana, Mav della grandezza di un volatile già utilizzati contro il crimine e nella lotta al terrorismo.

di Saverio Monno

Il Procuratore Generale, Maria Antonietta Pezza, non aveva alcun titolo per il ricorso in Cassazione. Esiste, infatti, un “diritto personalissimo del soggetto (il diritto di autodeterminazione terapeutica in tutte le fasi della vita, anche in quella terminale) all’esercizio del quale il P.M. non può contrapporsi”. Questo è quanto si legge nella sentenza emessa dalla Corte di Cassazione, in relazione alla vicenda di Eluana Englaro. Il caso è chiuso, la ragazza potrà finalmente interrompere un dramma che va avanti da quasi 17 anni. Il trattamento d’idratazione e nutrizione artificiale può essere dunque rifiutato, nonostante la Corte Europea per i Diritti dell’Uomo abbia annunciato, la scorsa settimana, l’apertura di un fascicolo (n. 55185/08), in seguito al ricorso di alcune associazioni per la tutela ad oltranza della vita.


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