di Sara Nicoli

Ogni volta che l'Osservatore Romano si scaglia contro la politica laica dello Stato su materie etiche, si è tentati di pensare che abbia raggiunto il massimo dell'ostilità, dell'ingerenza, del tentativo di intimidazione possibile. E invece, con regolarità sconcertante, ormai quasi con cadenza giornaliera, si viene sorpresi da un volume di fuoco superiore al precedente, con toni sempre più stizziti e offensivi.
L'altro giorno è stata presa di mira Rosy Bindi e il suo laico tentativo di mediazione politica sul tema dei Pacs in una coalizione tutt'altro che coesa sulle questioni legate al sociale. Ma le parole dure utilizzate dall'Osservatore per attaccare un ministro cattolico, nel maldestro tentativo di limitarne l'azione politica facendo leva sulla sua intimissima fede, è nulla se paragonato alla violenza con cui l'organo della Cei ha attaccato la volontà della laica Livia Turco di aprire all'utilizzazione della RU486, meglio nota come la pillola abortiva. La sua uscita è stata bollata come "sconcertante".

di Bianca Cerri

L'amministrazione di New York ha speso un miliardo di dollari per realizzare Reflecting Absence, gigantesca opera monumentale in ricordo dell'attacco al World Trade Center. In realtà, i costi non dovevano superare i 500 milioni di dollari, ma qualcosa deve essere andato storto. La colpa è probabilmente del costosissimo impianto idraulico voluto dagli architetti per alimentare i due specchi d'acqua e la cascata inseriti nel corpo centrale, che ha richiesto manodopera specializzata e una serie di circuiti piuttosto complessi. In questo momento, sono in corso i lavori per realizzare la torre centrale, che si chiamerà "Libertà" e dovrà essere alta esattamente 1776 piedi, in omaggio all'anno in cui vennero fondati gli Stati Uniti. Il sindaco di New York teme però che gli enormi riflettori necessari a produrre il suggestivo scenario di luci ideato dagli architetti, possano far lievitare ulteriormente i costi. I cittadini si augurano invece che l'opera venga terminata al più presto e senza lesinare sulle spese. Anche il direttore dei lavori, Mike Harad, amico personale del governatore Pataki e vincitore di una gara d'appalto alla quale avevano partecipato 5.201 imprese è d'accordo. Se si vuole che Reflecting Hope abbia un qualche effetto taumaturgico sulla città di New York, ancora sotto choc a cinque anni dalla tragedia, non si deve guardare al centesimo.

di Carlo Benedetti

Il Vaticano lo definisce un "pellegrinaggio apostolico" ma la realtà diplomatica - che si distingue spesso con i suoi respiri "culturali" - lo inquadra nell'ambito di una vera e propria missione d'intelligence nei confronti dell'Est. Perché questa prima uscita all'estero del papa Joseph Ratzinger (in Polonia dal 25 al 28 maggio) pur essendo presentata come prosecuzione ideale del cammino "sulle orme di Giovanni Paolo II" assume un significato geopolitico del tutto particolare. Certo, c'é la volontà di propagandare il viaggio come un omaggio alla terra del papa Polacco. Ma c'è soprattutto l'intento di avviare un pontificato che - come già fece Karol Wojtyla - comprenda in primo luogo una politica verso l'Est. Varsavia, quindi, come base logistica e poi altre terre e capitali sino a giungere a quella Mosca che ha sempre respinto i contatti con il Vaticano. E non è un caso se proprio a ridosso di questa missione il papa, a Roma, si è incontrato con il suo "agente" a Mosca, l'arcivescovo Tadeusz Kondrusiewic. Un colloquio sul quale nulla è filtrato se non il fatto che il Cremlino non ha ancora sciolto, appunto, le tante riserve nei confronti della Chiesa romana. E allora: viaggio strategico? E perché in questo momento?

di Sara Nicoli

Avevano promesso un rosa shoking, uno di quei colori che sparano anche nel buio, di quelli che, insomma, non puoi non notare e rimangono impressi nella memoria. Invece, alla fine di tante parole e di tanti lavaggi nella solita candeggina di veti e compromessi, la compagine del nuovo governo Prodi ha solo qualche venatura di rosa e, per giunta, piuttosto pallido.
Una promessa tradita. Che subito hanno goffamente cercato di giustificare asserendo, non senza un bel po' di faccia tosta, che comunque questo è il secondo governo più rosa della storia repubblicana dopo quello D'Alema.
Di sicuro un gigantesco passo in avanti rispetto al governo Berlusconi che di donne ne aveva solo due. Ma non basta: il Professore ha deluso le aspettative di tutte le donne e in particolare delle elettrici di sinistra, alle quali aveva promesso un minimo del 30% di presenza femminile nel suo governo e financo un vicepremier donna. Macchè.

di Emilio Carnevali*

L'arresto avvenuto ad Assisi lo scorso 5 aprile di don Marco Agostini - religioso della Congregazione degli Oblati di San Francesco di Sales - ha riportato alla luce la questione della pedofilia e delle disattenzioni della Chiesa italiana su queste gravissime vicende. Insieme a don Marco, attualmente agli arresti domiciliari nella sua casa di Roma, sono indagati per favoreggiamento anche Ennio Di Giampasquale, ex parroco di San Benedetto a Pomezia, e Germano Agostini, parroco di San Michele Arcangelo, sempre a Pomezia, ed ex padre provinciale della stessa Congregazione degli Oblati di San Francesco di Sales. Le accuse a carico di don Marco si riferiscono a violenze sessuali a danni di minori perpetrate a partire dal 1993, anno in cui il religioso prestava servizio presso la parrocchia Beata Vergine Immacolata di Torvajanica, una località vicino Roma, ed era animatore del centro giovanile "Ragazzi Nuovi". Nel 1998 don Marco, a seguito delle prime voci che erano cominciate a circolare sul suo conto, viene trasferito a Pomezia, dove diventa parroco di san Benedetto. Nel 2002 viene infine mandato ad Assisi a gestire una casa di accoglienza della Congregazione.


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