Con un Lukaku strepitoso (una doppietta e un assist per Lautaro) l'Inter batte 3 a 1 la Lazio e si mette alla testa della classifica.Una vittoria meritata frutto di una concretezza ed efficacia a fronte di un gioco fin troppo lezioso. In una serata dove Luis Alberto e Immobile sono limitati, non basta il pur ottimo Milinkovic Savic per avere ragione di un'Inter che ha in Skriniar, De Vrij e Bastoni una autentica muraglia, oltre che un buon Perisic che annulla Lazzari. La sterilità offensiva (l'unico gol è arrivato da un rimpallo involontario su punizione) si è sommata alla leggerezza difensiva, dove Inzaghi ha deciso di affidare la marcatura del gigante belga a de Hoedt prima e Parolo poi, mentre Acerbi veniva dirottato a sinistra per contrastare Hakimi. Un errore fatale per i biancocelesti quello di Inzaghi, che nel post partita riesce a peggiorarsi nel dire che il rigore (netto) lo fischi se lo vedi... Lukaku raggiunge anche Ronaldo in testa alla classifica dei marcatori ma, soprattutto, arriva a 300 gol in carriera. Alla sua età, Cristiano Ronaldo ne aveva fatti 329, non molti di più.

Sorpasso e controsorpasso, ancora una volta, in testa alla classifica. Solo che stavolta Inter e Milan aumentano il vantaggio sulla terza in classifica, visto che la Roma perde contro la Juventus e si fa scavalcare di due lunghezze proprio dai bianconeri. Ora la Signora è a quota 42, a -5 dall’Inter e a -7 dal Milan, ma con una partita da recuperare (quella contro il Napoli).

A Firenze, su un campo tradizionalmente difficile, l’Inter s’impone con un 2-0 piuttosto semplice. Gara in controllo per i nerazzurri: apre le marcature Barella con un bel destro a giro nel primo tempo, poi la gara viene chiusa nella ripresa da Perisic su assist al bacio di Hakimi.

La prima giornata del girone di ritorno si apre con una vittoria per tutte le squadre in testa alla classifica. L’unica sconfitta è quella dell’Atalanta, che contribuisce ad accorciare ulteriormente la prima parte della graduatoria.

Il primato resta però nelle mani del Milan, che in uno degli anticipi di giornata batte 2-1 il Bologna. Decidono l’incontro i gol di Rebic (che ribadisce in rete un rigore di Ibra parato da Skorupski) e di Kessie (ancora su rigore). Di Poli la rete degli emiliani.

Il Milan perde la seconda partita nelle ultime quattro, ma ancora una volta l’Inter non ne approfitta. Per paradosso, l’unica vittoria dei nerazzurri negli ultimi quattro incontri è stata quella contro la Juventus: per il resto sono arrivate una sconfitta e due pareggi.

Il pareggio più amaro è quello di sabato per 0-0 contro l’Udinese. Musso super su Lautaro, poi poche emozioni. Per la prima volta in campionato la squadra di Conte (espulso nel finale) non trova il gol e rimane a -2 dal Milan.

Con più facilità di quanto era lecito aspettarsi, l’Inter batte 2-0 a San Siro la Juventus (un gol per tempo, di Vidal e Barella) e aggancia momentaneamente in testa alla classifica il Milan, impegnato oggi contro il Cagliari. Tecnica, corsa, carattere: la squadra di Conte, che pure ha sprecato diverse occasioni da gol, ha decisamente surclassato la Juve che, in 90 minuti, ha impegnato una sola volta Handanovic. Quella di San Siro non è stata una bella partita, ma i nerazzurri l'hanno portata a casa giocando con ordine e intelligenza, facendo correre a vuoto gli avversari per larghi tratti della gara e dominando il mathc a centrocampo. La Juve, invece, dopo il passo avanti contro il Milan ne fa due indietro e ripiomba a -7 (momentaneamente) dalla coppia di testa. Le assenze (De Ligt, Dybala, Artur, Alex Sandro) non bastano a giustificare la totale assenza di idee della squadra di Pirlo, che sembra giocare a caso, senza nemmeno una particolare carica agonistica.


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