L’Inter cade, la Juve inciampa, il Milan riparte. Questi i verdetti principali della terza giornata di campionato, aperta venerdì dall’inattesa sconfitta nerazzurra in casa della Lazio. Il risultato è lo stesso dell’anno scorso (3-1), ma stavolta i segnali per Inzaghi sono più preoccupanti: la difesa balla parecchio (i gol di Anderson e Pedro nascono da errori di posizionamento) e in attacco Lukaku è ancora lontano dalla forma migliore.

Sembrava di tutt’altro segno la giornata della Juventus, ma alla fine la squadra di Allegri torna a casa con un pareggio deludente. Sabato a Torino contro la Roma i bianconeri dominano nel primo tempo, ma vanno al riposo solo sull’1-0 (gol Vlahovic su punizione) perché il raddoppio di Locatelli viene annullato dal Var. Nella ripresa il ritmo cala vertiginosamente e i giallorossi trovano un pareggio fortunoso su azione da calcio d’angolo (testa di Abraham su assist di Dybala, l’ex della partita).

Per il Milan, invece, la partita di San Siro contro il Bologna è una festa: Leao si sblocca, Giroud torna al gol e De Ketelaere (al debutto da titolare) fornisce un’ottima prova per fantasia e intensità. Quella dei rossoneri è una prova autorevole che vale il primo sorpasso in classifica sui cugini dell’Inter.  

Ancora una partita amara per il Monza, che in casa contro l’Udinese passa in vantaggio con Colpani, ma poi si fa rimontare dagli avversari, a segno prima con Beto per l’1-1 immediato e poi con Udogie nella ripresa. Il risultato più giusto sarebbe stato il pareggio, considerate le tante occasioni create dai brianzoli. Alla fine, però, ha pesato anche l’esperienza. 

Il Monza rimane così a 0 punti così come un’altra neopromossa, la Cremonese, sconfitta per 2-1 in casa dal Torino. Ai grigiorossi non basta una perla di Sernicola all'80esimo: la squadra di Juric passa con Vlasic e Radonjic e porta a casa i 3 punti che la proiettano momentaneamente in vetta alla classifica.

Tra Spezia e Sassuolo finisce invece 2-2: apre le marcature Frattesi, poi Bastoni e Nzola ribaltano il risultato, ma alla fine Pinamonti ritrova il pari per gli emiliani sfruttando un'indecisione di Dragowski.

Atalanta-Milan, primo big match di questo Campionato, finisce 1-1 con i gol di Malinovskyi e Bennacer. Il risultato è corretto per quanto visto in campo. Gasperini non supera i rossoneri in casa da dicembre del 2019.

Sull’altra sponda milanese, Inter in grande spolvero per la prima partita stagionale a San Siro, vinta dai nerazzurri per 3-0 sullo Spezia. Lautaro sblocca il punteggio dopo 35 minuti su assist di testa di Lukaku, poi Calhanoglu e Correa liquidano gli ospiti, mai in partita. Gli uomini di Inzaghi proseguono così il loro cammino a punteggio pieno davanti a 71mila tifosi.

Fa ancora meglio il Napoli, che supera 4-0 il Monza. Al Maradona va in scena il Kvaratskhelia show: doppietta da applausi del nuovo acquisto azzurro, che impressione anche nel debutto stagionale casalingo. In gol anche Osimhen e Kim nel recupero. Annullata una rete all’ex Petagna.

Stecca invece la Lazio, che non va oltre lo 0-0 sul campo del Torino. Lenta e imballata, la squadra di Sarri - che rispetto all’anno scorso ha molti nuovi innesti, nessuno dei quali di particolare qualità - è ancora lontana dal trovare una quadra. Si salva solo Immobile, che però non riesce a mai a trafiggere a Milinkovic.

Finisce a reti inviolate anche la sfida fra Udinese e Salernitana. Espulso l'argentino Perez a fine primo tempo, ma la squadra di Nicola non riesce a sfruttare la superiorità numerica nella ripresa, sprecando una bella opportunità.

Finisce a reti inviolate anche il derby toscano tra Fiorentina ed Empoli. La viola s’inceppa e non riesce a superare gli avversari nonostante la superiorità numerica. La squadra di Italiano prova con tanti cross e tiri da fuori a rompere il muro dei padroni di casa, che nonostante il rosso a Luperto mantengono la porta inviolata per gli oltre 101 minuti di gioco.

di Scamacca e Raspadori, il Sassuolo riesce comunque a vincere in casa contro il Lecce, seppur di misura. A segnare il gol partita, peraltro un capolavoro, è Berardi, l’unico giocatore di prima fascia che con il passare degli anni continua a rimanere fedele ai colori neroverdi. Ancora zero punti per la squadra pugliese.

Chiude il quadro della domenica di calcio un altro pareggio: finisce 1-1 fra Bologna e Verona, con Henri che risponde ad Arnautovic. I rossoblù producono di più, ma le occasioni migliori sono dei veneti. Il Var annulla un gol a Orsolini per fuorigioco. L’Hellas non approfitta nel finale della superiorità numerica.

Il Milan non fallisce il match point: vince 3-0 sul campo del Sassuolo e, dopo 11 anni di attesa, si aggiudica così il suo 19esimo scudetto con un solo punto di vantaggio sull’Inter. L’eroe di giornata per i rossoneri è Olivier Giroud, che forse è anche il giocatore simbolo di questo trionfo: prima della doppietta con cui ha aperto la partita contro i neroverdi, l’attaccante francese non aveva segnato molto (appena 9 reti), ma aveva sempre timbrato il cartellino in partite importanti, come quelle contro Inter, Napoli, Lazio e Roma.

Il Milan fa un altro passo verso lo scudetto: forse quello più importante. A San Siro i rossoneri battono 2-0 l’Atalanta: dopo un primo tempo bloccato, nella ripresa Leao e Hernandez regalano a Pioli tre punti d’oro. All’ultima di campionato - in trasferta contro un Sassuolo che non ha più nulla da chiedere alla classifica - basterà un pareggio per arrivare al tricolore.

Fino alla fine del primo tempo di Verona-Milan, l’Inter era di nuovo prima in classifica. Poi però è arrivata la doppietta di Tonali, sempre più uomo del destino dopo il gol da tre punti nel recupero contro la Lazio. Di Florenzi il punto del 3-1 finale. E il Milan opera il controsorpasso sui cugini.

Venerdì, l’Inter aveva portato a casa i tre punti al termine di una partita folle contro l’Empoli. In apertura i toscani vanno in vantaggio addirittura per due reti a zero con le reti di Pinamonti e Asllani, ma vengono raggiunti già prima dell’intervallo: prima un’autorete di Romagnoli, poi il pareggio firmato Lautaro Martinez. Nella ripresa il Toro firma la doppietta e Sanchez nel recupero mette a segno il punto del definitivo 4-2.

Vince anche il Napoli: 1-0 sul campo del Torino. Decide l’incontro Fabian Ruiz dopo che Insigne si era fatto parare un rigore da Berisha.

Ormai certa della qualificazione in Champions League, la Juventus si fa beffare in zona Cesarini dal Genoa. In vantaggio nella ripresa con Dybala, i bianconeri si fanno rimontare dai liguri a cavallo del novantesimo: prima arriva il pareggio di Gudmundsoon, poi il rigore trasformato in pieno recupero da Criscito, che scaccia i fantasmi del penalty sbagliato una settimana prima nel derby della lanterna. 

Nella corsa all’Europa League, in attesa questa sera dello scontro diretto tra Fiorentina e Roma, Lazio e Atalanta fanno il loro dovere. Nell’anticipo di sabato sera i biancocelesti piegano per 2-0 all’Olimpico la Sampdoria (in rete Patric, al primo gol in Serie A, e Luis Alberto).

Domenica, nella partita-ore-pasti, l’Atalanta risponde superando lo Spezia in trasferta con un 3-1 più faticoso di quanto il risultato non dica. Decidono i gol di Muriel, Djimsiti e Pasalic. Di Verde il momentaneo pareggio dei liguri, alla quarta sconfitta di fila.

In zona retrocessione, il risultato più importante è quello del Cagliari, che conserva qualche speranza di salvezza trovando un incredibile pareggio al minuto 99 contro la Salernitana, che spreca così l’occasione di completare il capolavoro delle ultime settimane.

Ancora più pirotecnica la vittoria del Venezia contro il Bologna (4-3). Doppio vantaggio dei padroni di casa con Henry (4') e Kiyine (19'). Orsolini nel recupero del 1° tempo e Arnautovic (55') firmano l'aggancio, un capolavoro di Schouten (68') il sorpasso, nel giorno del rientro sul campo di Sinisa dopo il ricovero. Aramu al 78' su penalty (inesistente) fa 3-3 e a un soffio dalla fine arriva il gol che tiene accese almeno per ora le chance dei veneti di non retrocedere.

Chiude il quadro della giornata il pareggio con poche motivazioni fra Sassuolo e Udinese: gli emiliani, in vantaggio dopo 6 minuti con Scamacca, vengono raggiunti al 77esimo (gol prima annullato per fuorigioco ma poi convalidato dal Var). Nel recupero miracolo di Silvestri su Traorè.


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