di Elena G. Polidori

Quello che non riesce a fare il Parlamento poi, alla fine, lo fa un giudice. Che con grande intelligenza e profondo senso laico dello Stato, ha deciso di dare una prima, corretta interpretazione di una delle leggi italiane più odiose: la legge 40 sulla fecondazione assistita. Il Tribunale di Cagliari, infatti, ha riconosciuto ad una coppia sarda il diritto di fare esaminare il loro embrione congelato. I due genitori sono portatori sani di talassemia e rischiano di mettere al mondo un bambino con lo stesso difetto genetico, malato nel 50% dei casi. La diagnosi preimpianto è l'unica tecnica che consente di scoprirlo prima del trasferimento nel grembo materno. Ma in Italia è vietato. Perchè la legge 40 che è una legge “etica” su cui il niet del Vaticano a qualsivoglia miglioramento si è imposto con inusitata energia, è addirittura resa più restrittiva dalle linee guida applicative della legge stessa. Ma nonostante tutto c'è qualche giudice, come a Cagliari, che pensa che il diritto alla salute della futura madre (e quello dell'informazione per tutelarla) debbano prevalere sul divieto di diagnosi, imposto esplicitamente dalle linee guida, che sono, appunto, riuscite a peggiorare una legge già pessima.

di Sara Nicoli

Adesso sarebbe bello sapere chi sono. Solo per il gusto di vederli esposti alla pubblica gogna, condannati ad essere rincorsi dai giornalisti o anche, più semplicemente, costretti a dar spiegazione al vicino di casa o al portiere che li hanno sempre considerati persone perbene. Perbene, invece, non lo erano affatto. Perchè evadevano le tasse. Anzi, il fisco non li conosceva neppure, perchè non avevano mai pagato una lira in vita loro. Evasori totali. Davanti a un popolo sempre più vessato e che non vede luce sulla diminuzione della pressione fiscale, questi 345 pezzi grossi dell'evasione, finalmente beccati qualche giorno fa con le mani nella marmellata, non possono che destare nel cittadino alle prese con la terza settimana un pesante senso di ribrezzo. Per una volta corre l'obbligo di congratularsi con le Fiamme Gialle che hanno fatto luce su questi ricconi dal consistente pelo sullo stomaco. Pesci davvero grossi, inchiodati uno ad uno da gennaio ad agosto, società e vip tanto “solvibili” da essere stati in grado di saldare immediatamente le cartelle esattoriali strappando assegni superiori ai 500mila euro.

di mazzetta

Fanno rumore e fanno male gli aumenti dei generi alimentari che stanno piovendo sugli italiani. Come al solito è scattata l'indagine pubblica; i grandi media fanno molto rumore, i politici sputano sciocchezze, ma di colpevoli non c'è traccia. I colpevoli sono come al solito in bell'evidenza sotto il naso di tutti, ma evidentemente c'è qualche ritrosia nel metterli all'indice, una ritrosia peraltro facilmente spiegabile. La colpa dell'aumento dei prezzi dei generi alimentari è dovuto prima di tutto al superamento della capacità di carico del pianeta. Il pianeta ha smesso di essere in grado di sostenere il consumo degli umani verso la fine degli anni '80. Da allora la specie umana ha smesso di nutrirsi con i frutti e ha cominciato a mangiarsi il capitale-terra. Da allora centinaia di milioni di neoconsumatori sono entrati nella contesa per le risorse, basti pensare ai progressi di Cina, India e dell'Asia più in generale, per rendersi conto che la capacità produttiva mondiale è enormemente cresciuta negli ultimi 20 anni; l'apertura globalizzante delle vie commerciali ha determinato un boost impressionante dello sfruttamento delle risorse. Risulta evidente che nel mezzo di uno scenario del genere la situazione sia evoluta secondo modelli esponenziali.

di Cinzia Frassi

"Nel dire questo non esprimo un interesse specificamente ecclesiale. Vorrei piuttosto farmi avvocato di una richiesta profondamente umana e portavoce dei nascituri che non hanno voce." Queste le parole del Pontefice immediatamente successive alla dichiarazione di equivalenza aborto-profonda ferita sociale, ormai ampiamente commentato su giornali e tv di tutto il mondo nei giorni successivi alla sua visita a Vienna. Nel suo discorso di venerdì scorso nella Sala dei Ricevimenti dell'Hofburg di Vienna, incontrando le Autorità politiche ed il Corpo Diplomatico, oltre ad esponenti della Cultura, tra i quali i Rettori delle Università austriache, dopo il saluto del Presidente della Repubblica Heinz Fischer, non si è soffermato più di tanto su questioni di "casa Europa" ed è andato subito al punto che più gli premeva: il suo concetto della vita, che evidentemente si pensa dovrebbe automaticamente diventare un valore condiviso universalmente. Proseguendo, Benedetto XVI ha espresso grande preoccupazione sul cosiddetto "attivo aiuto a morire" per toccare il tema eutanasia, che rimpiazza con "un’attenzione amorevole, l’accompagnamento verso la morte e nell’accompagnamento psicologico e pastorale delle persone gravemente malate e dei moribondi, dei loro parenti, dei medici e del personale di cura". Questa la soluzione secondo il pontefice. Il Papa dice di temere che possa essere esercitata "una pressione non dichiarata o anche esplicita sulle persone gravemente malate o anziane, perchè chiedano la morte o se la diano da sé".

di mazzetta

In Italia la novità politica più rilevante degli ultimi giorni è l'emersione dei fan di Beppe Grillo, che hanno fatto il pieno attorno a proposte di legge manifestamente ostili alla classe politica. Si tratta di una mozione di sfiducia popolare, più che di un serio tentativo di pervenire a soluzioni utili a riportare la politica entro binari accettabili, ma una mozione che ha l'indiscutibile peso di una bella massa di persone che ha fatto file assurde per firmare quanto proposto da Grillo. Ostilità e sfiducia nei politici che Grillo intercetta egregiamente, nonostante le sue iniziative soffrano i suoi stessi limiti, spesso molto evidenti. Non è il caso però di radiografare il credo politico di Grillo e nemmeno di analizzare quanto i molti gruppi locali intitolati alle sua iniziative, possano essere fedeli alla linea del vulcanico animatore. I fan di Grillo sono però molti e sono capaci di mobilitarsi e i loro circoli dei fan sono infinitamente più numerosi e più frequentati di quelli della gentile signora Brambilla, anche se non ne parla nessuno. Che la predicazione di Grillo inclini spesso al populismo, che qualche volta finisca vistosamente fuori bersaglio, può darsi per scontato; Grillo a volte esagera con l'imbonimento, la sua azione – politica - segue evidentemente un'agenda umorale, per quanto pianificata e condotta con discreta professionalità; ma Grillo non sembra una minaccia per la società italiana.


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