di Sara Michelucci

Gli ultimi Oscar del cinema hanno consacrato il cinema dei vecchi tempi. Quello addirittura che nel muto riusciva ugualmente a veicolare grandi storie e forti sentimenti. The Artist, film muto in bianco e nero scritto e diretto da Michel Hazanavicius e interpretato da Jean Dujardin e Bérénice Bejo, ha infatti fatto incetta di premi, tra cui l’Oscar al miglior film. E pensare che era dall’edizione del 1929 che un film muto non vinceva tale premio.

La bellezza di questo film, oltre all’ottima interpretazione dei due attori, è la capacità della musica di essere parte fondamentale del racconto. Siamo in una Hollywood del 1927. George Valentin è un grande divo del cinema muto, un giorno, alla premiere di un suo film, viene fotografato insieme ad una ammiratrice, Peppy Miller. La foto verrà poi pubblicata sulla prima pagina di Variety. Qualche tempo dopo Valentin ritrova la ragazza sul set di un suo film come comparsa e durante le riprese del film si sviluppa una forte attrazione tra i due, che però non si trasforma in altro.

L’avvento del sonoro, però, rivoluziona la carriera di Valentin e dopo le prime difficoltà ci saranno belle sorprese per l’attore. Un film francese, dunque, riesce a rivoluzionare l’Accademy e a ridare vigore al cinema hollywoodiano, spesso troppo preso da grandi budget e poca sostanza.

È sui volti degli attori, allora, che torna preponderante l’attenzione, in mancanza della parola. Sui loro corpi che danzano e si muovono sinuosi, un po’ Fred Astaire e Ginger Rogers, un po’ vecchi capolavori degli anni 20 e 30 dove la gestualità aveva un ruolo da protagonista, come ci ha insegnato bene Charlie Chaplin.

Ancora una volta si parla di un divo del muto che cade in disgrazia con l’invenzione del sonoro, come già nel capolavoro di Billy Wilder, Viale del Tramonto. Ma se nel film del 1950 l’attrice Norma Desmond cadeva vittima della pazzia e si macchia dell’omicidio del giovane amante, nel film di Hazanavicius il protagonista verrà salvato dall’amore di una sua fan.

Torna così anche il tema del divismo e lo si scardina al tempo stesso. Se Norma Desmond incarna una ex diva, un tempo acclamata come una dea e ora dimenticata, George Valentin riesce invece a non cadere nel dimenticatoio, grazie anche all’amore. Molto bella anche la figura del cagnolino che segue il suo padrone sulle note della musica.

Sebbene il film sia in bianco e nero, è però stato girato a colori e, per dargli un ulteriore aspetto che ricordasse i film muti degli anni venti, è stato girato con una frequenza più bassa dei fotogrammi per secondo: 22 invece dei consueti 24.

The Artist (Francia 2011)

regia: Michel Hazanavicius
sceneggiatura: Michel Hazanavicius
attori: Jean Dujardin, Bérénice Bejo, John Goodman, James Cromwell, Missi Pyle, Penelope Ann Miller, Malcolm McDowell
fotografia: Guillaume Schiffman
montaggio: Tariq Anwar
musiche: Ludovic Bource
produzione: La Petite Reine in coproduzione con Studio 37 e France 3 Cinéma
distribuzione: BIM Distribuzione

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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