La storia di Lady D e della fine del suo matrimonio con il principe Carlo è al centro del film di Pablo Larrain, Spencer. Un'unione che si è da tempo trasformata in una relazione fredda e distante. Nonostante le voci di tradimenti e di un divorzio siano già in circolazione, le feste natalizie alla tenuta reale Sandringham House sanciscono una tregua. E il tempo scorre fra cene, drink e battute di caccia. Diana conosce il gioco, ma quest’anno le cose andranno in modo completamente diverso.

Un film documentario che affronta il presente, con uno sguardo lucido e coinvolgente. Isole, per la regia di Mario Brenta e Karine De Villers, prende spunto per il suo titolo da quelle terre emerse circondate dal mare e, dallo stesso mare, separate e al contempo unite e perché anche noi siamo come isole, tra noi separati e uniti. Diversi nella prossimità, simili nella distanza, esistiamo come individui in quanto nodi, intersezioni di quei lunghi fili invisibili che tesse l’esistenza.

Di fronte all’apparizione inattesa di un piccolo virus che la fa da padrone e che, infettando tutti, tutti accomuna e rende uguali, ci troviamo esposti ad un effetto paradosso che, impedendo la comunicazione e, di conseguenza, il reciproco riconoscimento pure nella differenza, invece di unire separa.

Allora, quando per questa distanza e separazione, i legami e gli affetti vengono meno, le immagini possono costituire quel linguaggio universale originario che cancella ogni frontiera e ci riavvicina gli uni agli altri facendo d’ogni immagine il ritratto segreto, interiore di chi l’ha creata. Immagini di e da ogni parte del mondo che ci giungono da amici, parenti, lontani conoscenti o addirittura da sconosciuti e vanno a costituire - novelle cartoline illustrate, selfies dell’io interiore - una sorta di patchwork colorato, di caos ordinato e armonico, di sensazioni, pensieri, ricordi, attese, solitudini, speranze.

Il cineasta veneziano e la filmmaker belga continuano nella loro ricerca di raccontare il reale attraverso una serie di sguardi e di frammenti che danno vita ad un racconto collettivo, interessante sia dal punto di vista stilistico che contenutistico.

 

Isole

Regia: Karine De Villers & Mario Brenta

Fotografia: Mario Brenta

Montaggio: Karine De Villers

Missaggio audio: Francesco Tedde

Colorist: Alessandro Tedde

Produzione Antropotopia, anno 2021

Un film che pesca nei sentimenti più forti, nella paura dell'essere un bambino in una società violenta, che non lascia scampo e segna il futuro. Il bambino nascosto, per la regia di Roberto Andò,  vede protagonista Gabriele Santoro, maestro di musica che vive in un quartiere popolare di Napoli ed è titolare della cattedra di pianoforte al Conservatorio San Pietro a Majella.

Sergio Castellitto torna dietro la macchina da presa, per il nuovo film, di cui è anche protagonista, Il materiale emotivo.

Vincenzo dedica l’esistenza alla sua antica libreria parigina, una piccola perla adagiata al centro di una piazzetta di Parigi e alla figlia Albertine (Matilda De Angelis), costretta a casa per colpa di un incidente avvenuto qualche anno prima.

La vita di Vincenzo scorre tranquilla, tra l’amore per la figlia e quello per i libri, ma la calma non può durare per sempre, neanche per chi se l’è guadagnata pagandola a carissimo prezzo.

Un giorno Yolande (Bérénice Bejo), una ragazza scombinata ed esuberante, fa irruzione nel negozio.

Affascinato dalla forza vitale della donna, Vincenzo inizia a riscoprire emozioni ormai dimenticate da tempo, che lo porteranno a interrogarsi sul suo modo malinconico e sospeso di affrontare la vita.

Quella scelta da Castellitto, che ancora una volta sceglie Margaret Mazzantini per la sceneggiatura, è una storia di intimità, che vuole commuovere, ma che non riesce totalmente a volare, nonostante sia ben recitato.

Il film prende spunto da una soggetto di Ettore Scola, con al centro la solitudine di due personaggi che cercano un modo per tornare a vivere. Due soggetti apparentemente distanti, ma in realtà molto vicini.

Il materiale emotivo (Italia, Francia, Usa 2021)

Regista: Sergio Castellitto

Sceneggiatura: Margaret Mazzantini

Attori: Sergio Castellitto, Bérénice Bejo, Matilda De Angelis, Nassim Lyes, Clementino, Sandra Milo, Alex Lutz

Distribuzione: 01 Distribution

Produzione: Rodeo Drive con Rai Cinema, Mon Voisin Productions e Tikkun Productions

Il teatro nel cinema, la tradizione e l'innovazione, il genio e l'uomo. Agli inizi del ‘900, nella Napoli della Belle Époque, splendono i teatri e il cinematografo. Il grande attore comico Eduardo Scarpetta è il re del botteghino. Parte da qui il film di Mario Martone, Qui rido io, con Toni Servillo nei panni di una delle icone indiscusse del teatro italiano.

Grazie alle sue commedie e alla maschera di di Felice Sciosciammocca, Eduardo Scarpetta diventa ricco e famoso.

Il teatro è la sua vita e attorno al teatro gravita anche tutto il suo complesso nucleo familiare, composto da mogli, compagne, amanti, figli legittimi e illegittimi tra cui Titina, Eduardo e Peppino De Filippo.


Altrenotizie.org - testata giornalistica registrata presso il Tribunale civile di Roma. Autorizzazione n.476 del 13/12/2006.
Direttore responsabile: Fabrizio Casari - f.casari@altrenotizie.org
Web Master Alessandro Iacuelli
Progetto e realizzazione testata Sergio Carravetta - chef@lagrille.net
Tutti gli articoli sono sotto licenza Creative Commons, pertanto posso essere riportati a condizione di citare l'autore e la fonte.
Privacy Policy | Cookie Policy