La seconda giornata di campionato propone risultati non pronosticati, ammesso che i pronostici servano ad altro che ad essere sbagliati. Il Napoli si riprende dallo shock della scorsa settimana e batte il Bologna con un rotondo 3 a 0.

L’Inter riscatta la mancata vittoria all’esordio sul campo del Genoa (storicamente complicato per i nerazzurri) piegando il Lecce con un gol per tempo. Insomma senza dannarsi l’anima l’Inter, complice il capitombolo doppio di Lazio e Milan, si è ritrovata di nuovo in testa alla classifica, sebbene in coabitazione con diverse altre squadre. D’altra parte dopo due partite e sei punti a disposizione non potrebbe essere diversamente.

 

Dopo il capitombolo del Napoli alla prima giornata, è arrivata una sconfitta anche per il Milan, caduto in quel di Parma  e anche per la Lazio, sconfitta ad Udine. Un altro capitombolo di giornata è il risultato dell’Olimpico, dove la Roma del ritrovato Dybala viene battuta dall’Empoli, antico fastidio per i giallorossi che hanno mostrato confusione e improvvisazione anche nel forcing finale.

Si dice che i muscoli imballati della preparazione e il caldo torrido mietano vittime tra le squadre più tecniche, ma ecco arrivare la smentita con la sconfitta dell’Atalanta (notoriamente squadra fisica più che tecnica) sul campo del Torino per 2 a 1.

Torino che, criticato severamente per la campagna acquisti che lo ha visto privarsi di Buongiorno e Bellanova, ovvero i due unici nazionali in rosa, si è già concesso il lusso di fermare il Milan alla prima giornata e battere l’Atalanta alla seconda. Quest’ultima, in cambio, con un solo gol ha perso otto posizioni in classifica, quel che si dice una classifica corta dopo solo sei punti in palio e due giornate.

 Accuse di pareggite per la Fiorentina, che sente già odore di contestazioni da parte del suo pubblico che, causa il gran caldo certamente, la invita a tirare fuori gli attributi. I viola dopo il pareggio di domenica scorsa contro il Parma, pareggiano con il Venezia che ha disputato tutt’altra gara rispetto alla prima nella quale aveva perso per 3 a 1 con la Lazio. La Lazio, invece, ha fatto subito ricredere chi l’aveva vista in grande forma, perdendo contro una squadra non straordinaria ma sempre fastidiosa sul suo campo come l’Udinese.

La verità è che le gambe dei giocatori sono appesantite dai carichi di lavoro della preparazione atletica ed è ovvio che le squadre che dovranno disputare i tornei internazionali hanno calibrato la preparazione sul lungo periodo. Dunque è ovvio che la velocità e la brillantezza siano deficitarie e così sarà perlomeno per altre due giornate.

Il problema è che i numeri della classifica non tengono conto delle varianti e quindi, sebbene il campionato sia lunghissimo, perdere punti oggi con squadre di rango inferiore, obbligherà recuperarli con quelle di rango superiore. Impresa mai facile.

Domenica prossima ci sarà il primo scontro clou della stagione, con l’Atalanta, che al primo turno era sembrata la squadra più in forma ma che ieri è stata sconfitta dal Torino, che andrà a sfidare i campioni d’Italia a Milano.

Le sconfitte del Napoli alla prima giornata o della Lazio e del Milan alla seconda non devono trarre in inganno. Sono tutte compagini ben assortite, almeno sulla carta e queste partite vanno considerate come un rodaggio. Ma certo che le squadre che non hanno fatto un grande mercato dimostrano da subito limiti e timori. Basteranno gli assi in panchina a rimediare alle carte sbagliate?

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