Roma e Lazio in Europa League, Frosinone in Serie B, salvezza per Udinese ed Empoli. Napoli fuori dall’Europa. Questi i verdetti dell’ultima giornata di Serie A.
Iniziamo dalle romane. I giallorossi vedono sfumare il sogno Champions prima ancora di entrare in campo. Il motivo è cervellotico: l’Atlanta batte il Torino 3-0 (reti di Scamacca, Lookman e Pasalic) e supera così in classifica il Bologna (sconfitto 2-0 a Genoa: in gol Malinovskyi e Vitinha). La Roma si sarebbe qualificata alla massima competizione europea solo se la Dea, vincitrice dell’Europa League, fosse arrivata quinta: ma ora la squadra di Gasperini, battendo nel recupero la Fiorentina, potrebbe addirittura scavalcare la Juventus e piazzarsi al terzo posto.


Quanto alla Lazio, in casa contro il Sassuolo i biancocelesti guadagnano il punto necessario a rendersi irraggiungibili proprio dai viola, e dunque sono certi dell’Europa League. Il livello di gioco è basso, ma la commozione allo stadio è grande: sia per l’addio a Felipe Anderson, sia (e soprattutto) per il saluto a Sven Goran Eriksson, allenatore del secondo scudetto, oggi malato terminale.
Andiamo ora in coda alla classifica, dove le emozioni sono state incredibili. Il miracolo è dell’Empoli, che vince al 93esimo in casa contro la Roma (gol decisivo di Niang per il 2-1 finale) e supera così al fotofinish il Frosinone, sconfitto in casa di misura dall’Udinese. Davvero una beffa atroce per i ciociari, che dopo aver sfiorato il vantaggio con Soulé (traversa) e Brescianini (palo), vengono spediti in Seria B (insieme al Sassuolo e alla Salernitana) da una rete di Davis.
Ancora in bilico il Torino, che conclude il Campionato al nono posto, ma conserva una speranza di giocare in Europa l’anno prossimo: se la Fiorentina vincesse la Conference League, i granata sarebbero qualificati alla prossima edizione della terza coppa continentale.

Niente da fare, invece, per il Napoli. Con lo scudetto ancora cucito sul petto, gli azzurri pareggiano 0-0 in casa contro il Lecce, chiudono al decimo posto e quindi mancano per la prima volta dopo 14 anni consecutivi la qualificazione in Europa.
In cima alla classifica, pareggi ricchi di gol per le milanesi. Quasi surreale il 3-3 a San Siro fra il Milan e la Salernitana: apre le marcature Leao, raddoppia Giroud (all’ultima in rossonero) e Calabria sembra mettere la ciliegina sul lieto fine. Poi, però, una doppietta di Simy impedisce a Pioli di chiudere con un successo l’esperienza sulla panchina del Milan.
Brucia meno il pareggio all’Inter, che fa 2-2 contro il Verona (doppietta di Arnautovic, reti di Noslin e Suslov).
La Juve di Montero chiude l’annus horribilis bianconero battendo in casa 2-0 il Monza (gol Chiesa e Alex Sandro, quest’ultimo ai saluti). Ma, come detto, ormai è tardi: l’Atalanta, battendo la Fiorentina, può scalzare la Signora dal podio.

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