Neymar in uscita dal PSG, Icardi fuori dall’Inter, Dybala diventato un esodato della Juventus. Pare sia un’estate di spostamenti quella degli attaccanti fino ad un anno fa ritenuti perni insostituibili delle rispettive squadre. E’ altamente probabile che la sorte di uno coinvolgerà anche gli altri, sebbene apparentemente si potrebbe ritenere che siano percorsi diversi.

Infatti, se Neymar andasse al Real Madrid, così come sembrerebbe, il PSG dovrebbe cercare un sostituto e, benché non siano perfettamente aderenti come profilo, Dybala potrebbe risultare una buona opzione per Parigi. Almeno questa è la speranza della Juventus, che dopo aver preso una sberla colossale dall’Inter con Lukaku, sogna l’uscita di Dybala in qualunque direzione tranne che a Milano sponda nerazzurra.

Romelu Lukaku, gigante belga e goleador straordinario, è da ieri un nuovo giocatore dell’Inter. L’arrivo di Lukaku è, ancor più di quello di Rabiot alla Juventus, il colpo del mercato estivo fino a questo momento. E, visti i tentativi della Juventus d’inserirsi nella trattativa già in corso tra Inter e Manchester United, è anche la prima consacrazione nerazzurra dell’abilità riconosciuta di Beppe Marotta.

 

Proprio sulle trattative per l’acquisto del giocatore belga, infatti, si è consumata una battaglia senza esclusione di colpi tra Inter e Juventus, dove il dirigente interista ha schiantato il suo collega juventino Paratici. La battaglia era cominciata quando la Juventus, pur consapevole della trattativa in corso tra Inter e Manchester, approfittando della distanza tra la richiesta inglese (85 milioni di Euro più bonus) e l’offerta interista (60 milioni di Euro più bonus) aveva deciso di provare a soffiare Lukaku e portarlo a Torino. Come? Proponendo al Manchester lo scambio sostanzialmente alla pari con Dybala.

Il calciomercato inglese chiude i battenti l’8 agosto, di conseguenza quella che inizia oggi è una settimana decisiva per le squadre italiane intenzionate a fare affari oltremanica. In teoria, la scadenza vale solo in entrata, ma è inverosimile che le grandi della Premier League decidano di vendere i propri gioielli senza poterli rimpiazzare.

Il protagonista della girandola estiva fra Italia e Inghilterra è senz’altro Lukaku: prima vicino all’Inter, ora a un passo dalla Juve, che offre come contropartita Dybala. L’ultimo ostacolo è la volontà dell’argentino, che tratta con il Manchester United per spuntare un contratto faraonico: il suo agente chiede 12 milioni l’anno, una richiesta che però, al momento, il club inglese ritiene eccessiva.

Meglio tardi che mai. Dopo aver passato le prime settimane a guardare gli altri, il Milan ha deciso di fare sul serio. E così la settimana che si era aperta con il clamoroso dietrofront di André Silva, tornato sul mercato dopo il rifiuto al Monaco, si sta chiudendo con tre colpi importanti, quasi inaspettati viso l’inizio dell’estate. Partiamo dal nome nuovo: si tratta di Rafael Leao, 20enne attaccante portoghese del Lille, che secondo la stampa francese è ormai prossimo a vestire il rossonero. Affare da 35 milioni complessivi (25 cash più bonus e il cartellino del giovane Djalo) con Mendes, ça va sans dire, grande regista più o meno occulto, sulla falsa riga di quanto accaduto con Silva (anche se poi, come detto in precedenza, è saltato tutto) e, a breve, con Cutrone. Maldini dunque ha deciso di affidarsi al plenipotenziario agente portoghese per dare una scossa al mercato, tanto più che la questione Correa è ancora aperta, anzi apertissima. I rossoneri continuano a trattare con l’Atletico Madrid (ballano 8-9 milioni di bonus), intanto il suo procuratore si è fermato a Milano, in attesa della tanto agognata fumata bianca. E a breve Giampaolo potrebbe accogliere anche Leo Duarte, difensore brasiliano di 23 anni del Flamengo: costo 11 milioni, decisamente meno dei 40 chiesti dalla Juve per Demiral e Rugani. Insomma, il nuovo Milan prende forma e il sentore, alla luce delle numerose cessioni ancora in cantiere, è che la rivoluzione sia appena cominciata.

Le altre invece, dopo un inizio scoppiettante, sembrano essersi un po’ arenate. È il caso dell’Inter, bloccata sia in entrata che in uscita. I vari Dzeko e Lukaku infatti, dipendono inevitabilmente da Icardi e Nainggolan e l’intreccio finisce per coinvolgere anche Juventus e Roma, legate a doppio filo alle mosse di Marotta. E poi il mercato, si sa, altro non è che una proiezione del campionato, rivalità annesse. E così i bianconeri hanno deciso di inserirsi nella questione Lukaku, tanto che la stampa inglese, dopo l’incontro tra Paratici e il procuratore Pastorello, racconta di una Signora pronta a mettere sul piatto quel Dybala evidentemente poco gradito a Sarri pur di convincere il Manchester United. Che sia vero interesse o solo un modo per convincere l’Inter a “ragionare” su Icardi lo sapremo presto, intanto però Conte continua a lavorare senza attaccanti, anche perché la Roma, nel frattempo, non concede sconti su Dzeko. Marotta però non ha intenzione di farsi “scippare” il belga, tanto più dalla rivale per eccellenza, ecco perché è pronto a rilanciare a 70 milioni più bonus: basteranno per convincere gli inglesi? In attesa di saperlo l’ad lavora anche su altre piste tipo Pellegri, giovane attaccante del Monaco, già nel mirino da diverso tempo. Con i monegaschi si ragiona in virtù di alcune uscite come Dalbert e Joao Mario, nel tentativo di mettere in piedi un’operazione interessante per entrambi. Ma se Suning in Europa è costretta a guardare i bilanci (il Financial Fair Play del resto non ammette deroghe), così non è in Cina dove le regole sono molto diverse e gli investimenti, di conseguenza, decisamente più alti. In Spagna sono sicuri che lo Jiangsu, di proprietà della famiglia Zhang, avrà presto Gareth Bale, pronto a lasciare il Real Madrid per firmare un mega triennale da 22 milioni a stagione. Un colpo clamoroso per i cinesi, anche perché il gallese non è certo un giocatore a fine carriera bensì un 30enne ancora in forze, seppur scaricato da Zidane.

Che invece, dopo l’infortunio di Asensio, ha deciso di bloccare James Rodriguez, destinato così a uscire definitivamente dal radar del Napoli. De Laurentiis può così tirare un sospiro di sollievo visto che, in fondo, non aveva mai voluto davvero chiudere l’operazione: troppi 45 milioni per un giocatore di 27 anni, meglio puntare su un giovane di prospettiva, magari più costoso come cartellino ma dall’ingaggio più basso.

L’identikit corrisponde a Pepé del Lille, valutato 80 milioni (60 cash più Ounas), con cui la trattativa è ormai avviatissima: raggiunto l’accordo con i francesi, la questione è tutta con gli agenti dell’attaccante, che chiedono 5 milioni di stipendio a fronte dei 3,5 (più bonus) offerti dal Napoli. Le parti discutono sempre più frequentemente, tanto che la fumata bianca potrebbe arrivare già nelle prossime ore, salvo colpi di scena comunque da non escludere.

Tutto fatto invece per De Rossi al Boca Juniors, come testimoniato dallo stesso centrocampista in un video social: “Mi sono innamorato di questo stadio è di voi tifosi. Qui realizzo un sogno” sono state le parole di DDR. Ai dirigenti della Roma il compito di alleviare, il prima possibile, la delusione dei tifosi giallorossi, ancora in lutto per un addio che, nella Capitale, hanno capito davvero in pochi.

Con il via alle amichevoli estive, il calciomercato accelera. Ne sa qualcosa l’Inter, costretta a partire per Singapore senza nemmeno un attaccante di ruolo, visto che è Lautaro è in vacanza e Icardi resta fuori rosa. “Rispetto ai piani concordati con la società siamo in ritardo sia nelle uscite sia nelle entrate – ha ammesso Conte in conferenza stampa – Abbiamo la necessità di snellire e creare un gruppo: con il Club abbiamo la stessa visione, mi aspettavo fossimo più avanti ma sono fiducioso”.

Traduzione: l’allenatore nerazzurro vuole al più presto Lukaku e/o Dzeko. Secondo indiscrezioni dall’Inghilterra, Marotta e Ausilio hanno stretto per il belga, arrivando a sfiorare gli 83 milioni chiesti dal Manchester United: il Times scrive che i nerazzurri hanno messo sul tavolo 67 milioni più 15 di bonus.

A sorpresa, l’affare più complicato si rivelerà quello per Dzeko. E la ragione è che nella partita rientra anche la Juve, visto che la Roma, prima di vendere il bosniaco, intende assicurarsi Higuain. L’intesa fra i due club è stata raggiunta da tempo (prestito oneroso di 9 milioni con riscatto fissato a 27), il problema è che il Pipita non sembra affatto convinto di lasciare la corte di Sarri per approdare nella Capitale. Se alla fine cambierà idea, sbloccherà anche il trasferimento di Dzeko all’Inter.

 

Quanto al Napoli, dopo la bella partenza con l’acquisto di Manolas gli azzurri si sono impantanati sull’affare James Rodriguez, che alla fine molto probabilmente finirà all’Atletico Madrid. Le alternative per Ancelotti sono Pepé e Malcom: per il primo De Laurentiis è pronto a offrire Ounas più soldi, per il secondo invece si tenterà la carta del prestito oneroso con diritto di riscatto. Intanto è stato formalizzato l’acquisto di Meriah, difensore tunisino in arrivo dall’Olympiacos per quattro milioni.

 

Ancora più complicata la situazione in casa Milan, dove lo stallo sul mercato inizia a preoccupare i tifosi. “È normale che all’inizio i prezzi siano molto alti e che più avanti si abbassino – ha detto Maldini – L’idea è quella di far felice il mister, i tifosi, noi dirigenti e la proprietà, ma dobbiamo fare le cose sbagliando il meno possibile. Cerchiamo profili giovani e forti e profili di esperienza che li facciano crescere: uno come Modric sarebbe perfetto, ma non lo abbiamo mai trattato. Le ironie su di noi? Lasciamole pure…”.

In realtà, per iniziare gli acquisti il Milan dovrebbe prima riuscire a vendere diversi giocatori. Jorge Mendes sta lavorando a un’operazione che porterebbe Cutrone al Wolverhampton e Andre Silva al Monaco per 55 milioni, soldi che poi i rossoneri girerebbero all’Atletico Madrid per Correa, trequartista argentino che piace molto a Giampaolo.

A quel punto potrebbe partire anche Suso, richiesto ancora con insistenza dalla Roma, la quale però non intende pagare la clausola rescissoria dello spagnolo (38 milioni), ma inserire nell’affare uno tra Defrel e Pastore. Offerta che non piace a Maldini.


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