di Tania Careddu

Altro che mille e una. Sono trecentocinquantacinque milioni e ottocentoquarantanove mila le notti trascorse fuori casa dagli italiani nel 2016. Invertendo la tendenza negativa a viaggiare che, per la prima volta dopo sette anni, assume segno positivo. Determinato, soprattutto, dalla predilezione (o possibilità) per le vacanze brevi che aumentano del 20 per cento, anche se non è affatto trascurabile l’incremento, pari all’11 per cento, di quelle a lungo termine.

Corte o lunghe, le vacanze sono, nel 90 per cento dei casi, la ragione dei pernottamenti fuori dalle mura domestiche, lasciando al 10 per cento gli spostamenti per motivi di lavoro, che rimangono sostanzialmente invariati, salendo, però, in maniera consistente nel periodo tra aprile e giugno.

Ed è proprio da questo mese che un italiano su tre - soprattutto quelli del Nord Est, che detiene il primato del maggior numero di viaggiatori - comincia a preparare le valigie. Per soggiornare, principalmente e meglio di niente, per una settimana, confermandosi, la tendenza della contrazione della durata media delle vacanze.

Per le quali, quando battono bandiera tricolore, il Nord è l’area con il più alto potere attrattivo, con Emilia Romagna e Veneto in testa, sia per le vacanze sia per i viaggi professionali, questi ultimi diretti soprattutto in Lombardia; il Mezzogiorno, di contro, è la meta preferita per le vacanze di lungo periodo, Puglia in cima. Per il Trentino Alto Adige prima posizione per quelle invernali. Si raggiunge la destinazione per lo più con la macchina, anche se l’aereo e il treno, in quinto dei casi, rimangono i mezzi più utilizzati per i viaggi di lavoro. Per soggiornare, la sistemazione preferita sono gli alloggi privati versus le strutture collettive opzionate per i soggiorni di lavoro.

Andando Oltralpe, se l’opzione è una destinazione europea, Francia e Spagna sono i Paesi più visitati, seguiti da Germania (per motivi di lavoro) Austria, Regno Unito e Croazia. Varcando i confini del vecchio continente, gli Stati Uniti la fanno da padrone per i soggiorni lunghi e la Tunisia per quelli brevi, mentre per i viaggi d’affari, dal 2015 la Cina si conferma al primo posto.

Quattro viaggi su dieci sono stati prenotati su internet, con l’intento di trascorrere un periodo di svago o per far visita ad amici e parenti. Mare, sapore di mare, è la colonna sonora del 47 per cento circa delle vacanze di piacere mentre le visite al patrimonio artistico, monumentale o archeologico sono molto più diffuse sia all’estero sia in Italia.

Per le vacanze all’insegna dello sport (meglio conosciuta come settimana bianca) si preferisce la stagione invernale, in cui, invece, rispetto al 2015, cala il trend di spostarsi per partecipare a manifestazioni culturali, folkloristiche, spettacoli e mostre.

Le escursioni, tradotto in spostamento turistico senza pernottamento, sono aumentate del 10 per cento rispetto a due anni or sono, fatte per piacere, per shopping, per presenziare a corsi di formazione o attività culturali, per partecipare a ricorrenze religiose, fare visite a santuari e luoghi di culto, o cure termali e trattamenti di salute. La nostra natura consiste nel movimento, la calma completa è la morte, diceva Blaise Pascal.

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