di Alessandro Iacuelli

E' un colpo praticamente senza precedenti: Microsoft ha comprato Skype. Senza precedenti perchè si tratta della più grande e più costosa operazione nella storia del colosso di Redmond: tra prezzo pagato e risanamento dei debiti della compagnia, il totale è di circa 8 miliardi e mezzo di dollari. Una cifra giudicata decisamente alta da moltissimi analisti economici e finanziari: è stata definita una scelta "antistrategica", ma in realtà l'azienda di Steve Ballmer ha compiuto un passo che un senso ce l'ha.

Da sempre Microsoft ha una posizione dominante sul mercato dei sistemi operativi per PC, un po' meno su quello dei server, ma soprattutto è storicamente stata debole su Internet. Dopo i fallimenti delle "reti alternative", come MSN, dopo che Bing, il suo motore di ricerca, non è andato oltre una piccola nicchia rispetto a colossi come Google, dopo che il suo web server IIS non è riuscito a contrastare Apache 2, a Redmond sperano ora che l'acquisizione di Skype dia una spinta decisiva alle operazioni di Microsoft su Internet.

Altro motivo importante è la buona integrazione già esistente di Skype con il settore mobile, nel quale Microsoft sta investendo pesantemente con lo sviluppo di un nuovo sistema operativo tutto dedicato agli smartphone, nel quale deve collocarsi il recente accordo con Nokia. Sono settori, questi, nei quali Microsoft per ora sta solo investendo senza grandi rientri: infatti, al momento la gran parte dei profitti deriva dai suoi prodotti software, Windows e Office in testa. Con Linux e OpenOffice di Sun che avanzano.

Con l’acquisto di Skype, Microsoft ha bruciato la concorrenza di Google e di Facebook: sia il motore di ricerca che il social network, infatti, si erano mossi nelle ultime settimane per mettere le mani sul servizio di telefonia online.

In pratica, con questa mossa costosa, Microsoft svela la sua strategia futura per non perdere mercato: Tv, pc, smartphone, giochi, per connettere gli utenti in tempo reale in tutto il mondo, come piano globale. A tale proposito, Steve Ballmer ha dichiarato che la tecnologia di Skype verrà utilizzata su tutti fronti: "Supporteremo Xbox, Kinect, Windows Phone e altri dispositivi Windows, daremo più possibilità ai nostri utenti", puntando a intergrare Skype in Live Messenger e connettere "gli utenti di Outlook, Msn, Hotmail, Lync, Xbox Live e altre community".

Continua Ballmer: "Le comunicazioni sono l'area fondamentale in cui la tecnologia può davvero cambiare la vita delle persone. Skype acquisisce 600 mila nuovi utenti ogni giorno e ha circa 25 milioni di utenti collegati in ogni momento". Per Ballmer, i numeri interessanti sono anche nella crescita economica: "Skype cresce del 20% ogni anno - dice l'AD - e stiamo pensando a strategie pubblicitarie per sfruttare al meglio la convergenza delle piattaforme".

Tony Bates di Skype aggiunge altri numeri: "Abbiamo circa 170 milioni di utenti al mese e ognuno di questi comunica in media per 100 minuti. Stimiamo una crescita del 45% per le inserzioni pubblicitarie". Ma Ballmer delinea chiaramente la strategia dietro l'acquisto di Skype: "Siamo interessati al mercato dei computer, delle piattaforme mobili e alle connected tv".

Lasciando da parte il tema delle connected tv, che merita un discorso a parte e da approfondire in modo diverso, con l'acquisizione di Skype ora Microsoft può integrare tecnologicamente computer e piattaforme mobili. Ma perchè Skype andava venduta, visto che i "numeri" degli utenti connessi sono tanto interessanti?

Skype, prima di essere acquisita da Microsoft, sperava di ottenere dalla quotazione in Borsa circa 7 miliardi di dollari; l'acquisizione è arrivata a 8,5. Pertanto chi l'ha venduta ha intascato un miliardo e mezzo di dollari in più. Secondo Bloomberg Microsoft ha pagato il 40% in più per avere Skype, come mossa difensiva per evitare che l'acquistassero Facebook o Google.

Da un punto di vista finanziario, prima ancora che tecnologico, gli analisti cercano di capire se Steve Ballmer abbia fatto un buon accordo, il che dipende da quanto Microsoft saprà implementare la "convergenza tecnologica" di cui parla. Senza dubbio ci sono vantaggi per Microsoft, se saprà integrare in fretta la tecnologia di Skype per dimostrarne il valore. Per molti Skype è più di un Voip, ma rappresenta un social network, è un modo per rimanere in contatto e ciò potrebbe risultare utile per Microsoft.

Alcune società di Wall Street vedono ad esempio l'effetto traino Skype nelle piccole e medie imprese, dove è molto diffuso: le piccole aziende usano Skype per le chiamate low cost, e Microsoft, dopo aver promesso che Skype rimarrà multipiattaforma (per Windows, Mac e Linux), dovrebbe mantenere anche l’approccio nella telefonia Internet a basso costo.

Analizzando la situazione, si possono fare alcune valutazioni riguardo a questa operazione. Indubbiamente le prospettive di guadagno di Microsoft sono di non poco conto: prima di tutto si dota di un importante tecnologia in fatto di comunicazioni voce e video.

Inoltre, secondo alcuni analisti, l'acquisto di Skype è da mettere in relazione con la partnership tra Microsoft e Nokia per la produzione di smartphone e lo sviluppo di Windows Phone 7: l'azienda di Redmond, infatti, ha assolutamente bisogno di un software che sia in grado di competere con le applicazioni mobile di Android (Google Voice) e di iOS (FaceTime).

Ma il vincitore reale di questa vicenda potrebbe essere Facebook, sostiene l'analisi di Gigaom: il social network conseguirebbe così il doppio intento di poter sviluppare una partnership con Skype (Microsoft è un investitore di Facebook) - di cui ha bisogno - e, nel contempo, di tener lontano dal gigante del VoiP il rivale Google; che, nonostante l'interesse all'acquisto, probabilmente non avrebbe avuto realmente bisogno di acquisire la tecnologia di Skype.

Intanto, Wall Street ha avviato la seduta in rialzo, spinta proprio da questa operazione di acquisto. Pochi minuti dopo l'inizio, il Dow Jones aveva già guadagnato lo 0,17%, il Nasdaq era cresciuto dello 0,36%.

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