di Sara Michelucci

I vampiri tornano al cinema. Ma questa volta la mano “autoriale” di Jim Jarmusch regala una storia interessante da un punto di vista visivo e linguistico. Solo gli amanti sopravvivono, con Tilda Swinton (Eve), perfetta nella parte della vampira, e Tom Hiddleston (Adam), mette al centro la storia “nera” e punk di due amanti, che sembrano esseri umani normali, ma che in realtà sono, per l’appunto, dei moderni Nosferatu.

Adam e Eve, nonostante si amino alla follia, vivono separati: lui a Detroit in un quartiere degradato e abbandonato; lei a Tangeri, dove vive anche un altro vampiro loro amico di nome Marlowe, che le procura il sangue. I due vampiri, che hanno vissuto secoli su secoli di storia, non uccidono per sopravvivere, ma utilizzando un sistema ben più contemporaneo: corrompono medici compiacenti per avere il purissimo zero negativo.

I due decidono, però, di ricongiungersi, così Eve torna negli Stati Uniti. Ma non sono soli. L’arrivo della “vivace” sorella minore di Eve cambierà la loro condizioni e li riporterà a doversi cercare il sangue in un modo molto diverso rispetto all’attuale. Jarmusch riesce a dosare bene ritmo e storia, dando prova di grande abilità e originalità. I suoi sono vampiri dalle caratteristiche estremamente umane, che soffrono e vivono la loro condizione di “estranei” come qualcosa che li fa soffrire, ma che allo stesso tempo li caratterizza.

Portano con loro la conoscenza, l’arte, la musica e una forte sensibilità. Sono crocevia della storia dell’umanità, di quello che è stato, con un bagaglio culturale enorme che è quasi pari allo scibile umano. Sono vampiri che ‘divorano i libri’, che compongono musica, che sentono la depressione, che pensano anche al suicidio, perché la loro vita non li appaga fino in fondo. Gli zombie - nomignolo usato per definire gli esseri umani - sono invece il contrario: esseri ai loro occhi abietti e ignoranti, con cui raramente potranno condividere qualcosa, se non il loro sangue.

Ma anche questo sta cominciando a essere contaminato. È un Jarmusch estremamente politico quello di fronte a cui lo spettatore si trova. La contaminazione è quella dell’umanità intera, che ha dimenticato la vera bellezza. Solo chi ama, chi riesce a rispettare ciò che è e ciò che è stato, può sopravvivere. Jarmusch tratta l’amore come qualcosa di profondo, ma al tempo stesso di naturale, senza troppe sofisticazioni o snobismi. Ed è la sua carta vincente.

Solo gli amanti sopravvivono (Usa 2014)
regia: Jim Jarmusch
sceneggiatura: Jim Jarmusch
attori: Tom Hiddleston, Tilda Swinton, Mia Wasikowska, John Hurt, Anton Yelchin, Slimane Dazi, Wayne Brinston
fotografia: Yorick Le Saux
montaggio: Affonso Gonçalves
produzione: Recorded Picture Company, Pandora Film Produktion
distribuzione: Movies Inspired

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Pin It

Altrenotizie.org - testata giornalistica registrata presso il Tribunale civile di Roma. Autorizzazione n.476 del 13/12/2006.
Direttore responsabile: Fabrizio Casari - f.casari@altrenotizie.org
Web Master Alessandro Iacuelli
Progetto e realizzazione testata Sergio Carravetta - chef@lagrille.net
Tutti gli articoli sono sotto licenza Creative Commons, pertanto posso essere riportati a condizione di citare l'autore e la fonte.
Privacy Policy | Cookie Policy