di Roberta Folatti

Finale positivo o pugno nello stomaco?

E’ successo a tutti. Di avere un bravo ragazzo o una brava ragazza innamorati di noi mentre desideriamo disperatamente chi non ci vuole. O ha in mente un altro. E’ la più classica delle storie.
Di solito l’altro o l’altra sono ambigui, egoisti e tendono a usarci senza chiedersi nulla dei nostri sentimenti. Two lovers racconta una storia del genere ma lo fa con grande sottigliezza e un profondo rispetto per i suoi personaggi.
Anche per Michelle che è appunto l’oggetto dell’amore inappagato di Leonard, bionda ed eterea, presa totalmente dai suoi problemi da non accorgersi del male che sta facendo. Perchè è utile trovare un “amico del cuore” che ti sostiene nei momenti difficili di una storia complicata (chi non l’ha fatto?), ma è cinico continuare a cercarlo mentre questi si innamora pazzamente di te. Se poi il designato amico del cuore è uno come Leonard, che mantiene il tono dell’umore a livelli normali grazie a delle pastiglie, le conseguenze di tutta la faccenda possono essere drammatiche.

Interpretato da un credibilissimo Joaquin Phoenix, il protagonista del film di James Gray è sempre in bilico tra un’apatia disperante ed eccessi euforici. Ha già tentato il suicidio in passato e le prime scene di “Two lovers” – molto belle - dimostrano che il suo è un pensiero costante. La motivazione più immediata è riposta nella fine della sua storia d’amore, ad un passo dal matrimonio, ma forse la sua è una depressione più profonda che rivela la mancanza di autentiche passioni. Leonard sembra infiammarsi solo per Michelle, in lei intravede la possibilità di una vita con maggiori attrattive.

Lei lo mette sottosopra emotivamente, gli fa sentire le cose in modo più intenso, per lei è disposto a rischiare tutto, ad uscire da quella mediocrità che ha accettato come un peso inevitabile della sua vita. Con un lavoro che hanno scelto i suoi e a cui lui si accoda e l’hobby della fotografia relegato in qualche scatola di cartone.

Ma visto che Michelle ha una storia con un brillante e danaroso uomo sposato, Leonard fa la classica mossa che si compie quando si è messi nell’angolo: si mette con una ragazza che stravede per lui. Senza essere coinvolto, quasi per dispetto verso la sua bionda idealizzata. L’andamento della storia sostituitva è legato agli umori di Michelle che continua a cercarlo ogni volta che ha bisogno di “soccorso psicologico”. Inutile dire che Leonard corre puntualmente da lei mentendo a Sara. Le vicende dei tre personaggi sono contornate da un ambiente yiddish accogliente e premuroso nei confronti di Leonard, ma che il giovane percepisce come soffocante.

“Two lovers” è un film esemplare per la sua linearità pur se affronta un tema complesso come l’intreccio dei sentimenti. La storia di Leonard, Sara e Michelle è così comune da rischiare l’assoluta banalità, il modo in cui il regista americano la svolge riesce a toccare corde emotive affatto banali. E il finale lascia un punto interrogativo lancinante perchè succede fin troppo spesso di confondere la felicità con la mera accettazione dello status quo.

Un bel film, di spessore senza risultare pesante, coinvolgente senza scadere nel sentimentalismo. Phoenix è magistrale nell’impersonare questo giovane intristito dalla vita ma con un grande potenziale affettivivo e un fondo di giocosità che non riesce a far emergere.

Two lovers (Usa, 2008)
Regia: James Gray
Sceneggiatura: James gray, Ric Menello
Montaggio: John Axelrad
Costumi: Michael Clancy
Cast: Joaquin Phoenix, Gwyneth Paltrow, Isabella Rossellini, Vinessa Shaw
Distribuzione: BIM







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