Con la voce narrante di Elio Germano, Fantastic Machine è un avvincente viaggio attraverso due secoli di produzione di immagini, dal primo prezioso dagherrotipo fino a un'epoca in cui chiunque può diventare un potenziale 'fornitore di contenuti'. Il primo lungometraggio di Axel Danielson e Maximilien Van Aertryck esplora gli archivi per offrire riflessioni condensate sui progressi tecnologici e il loro impatto sul modo in cui percepiamo il mondo e gli altri. Un'ampia gamma di materiali è compressa in un tempo di esecuzione ridotto, privilegiando inevitabilmente la vastità sulla profondità, ma questo saggio acuto e stimolante dovrebbe attirare l'attenzione dei canali di documentari e forse di alcuni distributori specializzati.

 

Danielson e Van Aertryck si sono imposti un'ampia gamma di argomenti da esplorare, considerando la scienza, la politica e l'etica dell'immagine in movimento. Hanno già suscitato curiosità con il loro cortometraggio Ten Meter Tower (2016). Danielson è uno dei partner di Plattform Produktion, l'azienda dietro al vincitore della Palma d'Oro Triangle Of Sadness (2022); Ruben Östlund è uno dei produttori esecutivi di questo documentario, il che dovrebbe contribuire ad aumentare ulteriormente il profilo del film.

Fantastic Machine si dipana principalmente in ordine cronologico, iniziando negli anni '20 del 1800 quando Joseph Niepce cattura la vista dalla finestra del suo studio al piano superiore della sua casa di campagna francese Le Gras. Da questo momento, considerato la nascita della fotografia, una storia compatta ci porta attraverso il lavoro di Edward Muybridge, William Friese-Greene e i fratelli Lumiere. Il documentario sottolinea che fin dai suoi primi giorni ci sono stati tentativi di manipolare e sfruttare la produzione cinematografica, e che film casalinghi e erotici sono vecchi quanto il mezzo stesso.

Non importa quanto le cose cambino, tutto rimane sorprendentemente simile e non sembra così grande il passaggio dalle innocenti illusioni di Georges Melies all'era delle fake news. La Coronazione di Edoardo VII di Melies (1902) fu messa in scena in uno studio in Francia e debuttò lo stesso giorno della cerimonia reale. Il Re rimase impressionato e la sua approvazione dà a questo film il suo titolo completo: E il Re Disse, Che Fantastica Macchina.

Danielson e Van Aertryck seguono le orme di giganti come Marshall McLuhan e Noam Chomsky, offrendo un quadro che va dalle immagini statiche a quelle in movimento, dall'innovazione alla sua strumentalizzazione. Lungo il cammino, scoprono alcune gemme, tra cui un'intervista del 1993 con Leni Riefenstahl che spiega le tecniche utilizzate nel suo capolavoro propagandistico Il Trionfo della Volontà (1934) e un'intervista con Sidney Bernstein, uno dei primi a filmare nei campi di concentramento nazisti. I suoi ordini erano di documentare tutto ciò che dimostrasse le atrocità e provasse che questi eventi fossero accaduti. Un registro filmico autentico era considerato un mezzo per zittire definitivamente chiunque negasse l'Olocausto.

Danielson e Van Aertryck riconoscono il valore delle immagini in movimento come mezzo per catturare e registrare la storia, nonché come mezzo per aprire il mondo a tutti gli spettatori. Proseguono poi con la diffusione della televisione e l'uso delle immagini per vendere prodotti ai consumatori. E la crescente democratizzazione dell'immagine in movimento crea un mondo di opzioni illimitate, in cui le avventure dei gatti giocosi competono con le drammatiche storie dei rifugiati disperati per attirare l'attenzione.

Oggi chiunque può essere un cronista della propria vita, con una varietà di opinioni che prosperano nella vastità dei blogger, vlogger, YouTuber e influencer di TikTok. Ci viene detto che ci sono 45 miliardi di telecamere nel mondo e che ogni minuto vengono creati 500 ore di 'contenuti'. Opportunamente, Danielson e Van Aertryck, ci pongono di fronte ad un'abbondanza di informazioni, idee e collegamenti, creando così un film che potrebbe fungere da ottima introduzione a ulteriori dibattiti sul cambiamento del potere e dell'influenza delle immagini nel corso dei decenni. Bisogna chiedersi se Re Edoardo VII sarebbe altrettanto entusiasta del mezzo oggi.

 

Fantastic Machine (Danimarca, Svezia 2023)

Regia: Axel Danielson, Maximilien Van Aertryck
Cast: Elio Germano (voce narrante), Chris Anderson, Felix Bergsson, Ulrika Bergsten, Sidney Bernstein, Joe Biden, Karen Bowerman, Tom Brokaw
Sceneggiatura: Axel Danielson, Maximilien Van Aertryck
Fotografia: Axel Danielson, Maximilien Van Aertryck

Produzione: Plattform Produktion
Distribuzione: Teodora Film

Pin It

Altrenotizie.org - testata giornalistica registrata presso il Tribunale civile di Roma. Autorizzazione n.476 del 13/12/2006.
Direttore responsabile: Fabrizio Casari - f.casari@altrenotizie.org
Web Master Alessandro Iacuelli
Progetto e realizzazione testata Sergio Carravetta - chef@lagrille.net
Tutti gli articoli sono sotto licenza Creative Commons, pertanto posso essere riportati a condizione di citare l'autore e la fonte.
Privacy Policy | Cookie Policy