Il derby di Milano si chiude con un pareggio (1-1) che lascia molti più rimpianti all’Inter. La squadra di Inzaghi perde infatti l’occasione di ricucire il gap di 8 punti dalla testa della classifica, mentre il Milan limita i danni, rimanendo comunque primo a parimerito con il Napoli, a sua volta fermato dal Verona.

Veniamo al racconto della partita. Apre le marcature dopo pochi minuti Calhanoglu, che trasforma un rigore ed esulta sotto la Curva Sud sfidando i suoi ex tifosi, che lo avevano fischiato. A stretto giro il Milan pareggia grazie a De Vrij, che stacca per anticipare Tomori ma beffa involontariamente Handanovic. Alla mezz’ora altro rigore per i nerazzurri, ma Lautaro si fa parare il tiro da Tatarusanu. Negli ultimi 20 minuti il Milan domina e prende un palo, ma il risultato non cambia più

Il Napoli perde una grandissima occasione di portarsi al primo posto solitario non riuscendo ad andare oltre l’1-1 casalingo contro il Verona, autore di un’altra impresa dopo quelle contro Lazio e Juventus. Ancora una volta è decisivo Simeone Jr, che al 13esimo segna il suo nono gol stagionale. Di Lorenzo pareggia subito, poi la squadra di Spalletti colpisce due pali ma non riesce a sfondare. Nel finale espulsi Bessa e Kalinic.

Va ancora peggio alla Roma, sconfitta sabato sul campo del Venezia. Shomurodov e Abraham non bastano: la squadra di Mou, dopo essere stata in vantaggio 2-1, si fa riprendere e sorpassare da Aramu e da Okereke.

I giallorossi si vedono così sorpassare di due punti in classifica dai cugini della Lazio, che archiviano con un 3-0 secco la pratica casalinga contro la Salernitana. Apre le marcature Immobile, che pochi giorni fa in Europa league aveva superato Piola in testa alla classifica dei goleador laziali di sempre. Chiudono la gara Pedro e Luis Alberto.

La squadra di Sarri rimane così un punto sotto l’Atalanta, vittoriosa per 2-1 sul campo del Cagliari. Tutti i gol nel primo tempo: a segno Pasalic, Joao Pedro e Zapata. Nella ripresa la Dea manca più volte il tris.

A metà classifica rialza la testa la Juventus, che batte 1-0 la Fiorentina e si porta a 18 punti, a parimerito proprio con i viola e un punto sotto la Roma. A decidere la sfida dello Stadium è un gol di Cuadrado.

A quota 18 c’è anche il Bologna, che a Genova batte 2-1 la Sampdoria e porta a casa il secondo successo consecutivo. Svanberg apre la gara, Thorsby segna il pareggio ma un'incornata di Arnautovic regala i tre punti alla squadra di Mihajlovic.

Continua il momento nero per i blucerchiati, agganciati in classifica a 9 punti, in terzultima posizione, dai cugini del Genoa che tornano con un pareggio dalla trasferta di Empoli (2-2). Il Grifone si fa rimontare nella ripresa e va sotto, poi un gol del giovane Bianchi (terzo gettone in A) a tempo quasi scaduto trova il pari finale, ma potrebbe non bastare a salvare la panchina di Ballardini.

La partita più spettacolare della domenica è però quella fra Udinese e Sassuolo. I friulani tornano a vincere (3-2) dopo otto giornate. Apre Deulofeu dopo 8 minuti, pareggia Berardi al 15esim e un quarto d’ora più tardi arriva il sorpasso firmato da Frattesi, che però al 39esimo devia un tiro di Molina provocando il 2-2. Nella ripresa, chiude i conti Beto. Espulso nel finale Makengo per doppia ammonizione.

Nella lotta per non retrocedere, vittoria fondamentale dello Spezia, che batte di misura il Torino grazie a un gran tiro da fuori di Sala.

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