Seppure faticando contro un Benevento che cede solo di fronte a due rigori, seppur con una difesa che non brilla la Juventus prosegue nella sua marcia verso l’ennesimo titolo grazie ad una tripletta di Dybala, anche se ora lo fa con la convinzione che anche per quest’anno al Triplete che conta sarà meglio pensarci l’anno prossimo. E’ quindi la sfida con un Napoli che appare un po’ sulle corde, ormai, l’unico tema sfidante per la squadra di Allegri, che di fronte all’ennesimo flop in Champions dovrà decidere che fare nel suo futuro.

 

 

Il Napoli, da parte sua, dopo aver subito in casa il vantaggio del Chievo, ha ribaltato la situazione solo a fine partita, in piena zona Cesarini e grazie a due riserve, Milik e Diawara. Non è la prima vittoria che arriva sul filo di lana contro avvesari decisamente alla portata e sembra che per la stanchezza di alcuni dei principali protagonisti della stagione - da Insigne ad Hamsik - la fase offensiva sia in sofferenza. Ma comunque, vincendo, si tiene a meno 4 dai bianconeri, conservando così tutte le opzioni matematiche possibili, al netto degli scongiuri.

 

In zona Champions le cose sostanzialmente non si muovono rispetto al turno precedente. Nell’anticipo del sabato la Roma le prende da una Fiorentina lanciatissima e si ritrova con l’ennesima sconfitta casalinga. E’ probabile che la squadra allenata da Di Francesco abbia pagato i postumi di una Champions dolorosa per il risultato e per come questo è maturato, così come è evidente come se non segna Dzeko nessun altro lo fa, ma c’è da dire che da diverse partite la Fiorentina di Pioli batte chiunque gli si presenti di fronte, come fosse un ripetuto omaggio, una reiterata dichiarazione di affetto per il suo capitano Astori, prematuramente scomparso.

 

Non approfitta della caduta della Roma l’Inter, che viene sconfitta a Torino per 1 a 0 e vede finire anche l’inviolabilità della sua porta dopo cinque partite. L’Inter ha letteralmente dominato l’incontro, schiacciando il Torino nella sua metà campo, ma così come contro il Milan, gli errori (e le parate di Sirigu, migliore in campo) e una certa dose di leziosità hanno impedito di raccogliere i punti che meritava.

 

Nonostante la squadra di Spalletti abbia letteralmente preso a pallonate il Toro del sempre sofferente Mazzarri, la scarsa mobilità di Icardi e un errore di Perisic (per l’occasione tornato nel ruolo del grande assente) hanno permesso ai granata di tornare a vincere con l’Inter, non succedeva dal 1994. Divertente l’affermazione di Mazzarri, che sostiene che il Toro avrebbe potuto vincere con più margine, dimenticando le cinque occasioni da gol fermate da Sirigu, il palo di Rafinha e la traversa di Perisic. Sembrava di riascoltarlo nella versione famosa della pioggia che ha fatto perdere la partita.

 

A cambiare la classifica della zona Champions ci pensa allora la Lazio, che sconfiggendo in trasferta l’Udinese (che però ormai sa solo perdere) si porta sopra l’Inter e a pari punti con la Roma. La vittoria con il Salisburgo, pure non irresistibile, ha dato una buona ripartenza ai ragazzi di Inzaghi, che sembra siano usciti dal calo di rendimento che aveva caratterizzato il mese di Marzo.

 

In svantaggio con un gol di Lazagna, Luis Alberto e Immobile hanno rimesso le cose a posto. Mancano ancora sette partite alla fine della stagione e considerando che la prossima sarà derby con la Roma e che all’ultima giornata, come tradizione, riceverà l’Inter (che riceverà anche la Juventus a San Siro), si può capire come il piazzamento Champions sia ancora tutto da stabilire.

 

Scendendo verso la zona Europa League si registra come l’Atalanta, che nel prossimo turno ospiterà un’Inter decimata dalle espulsioni, non riesce ad aver ragione della Spal, che ormai contro le squadre più forti sembra tirar fuori uno spirito indomabile. Nel posticipo, Milan e Sassuolo danno vita a un match non proprio esaltante ma che vede andare in vantaggio prima i neroverdi, poi il pareggio del Milan fa in modo che Gattuso non festeggi il rinnovo con una sconfitta in casa.

 

Il derby di Genova finisce a reti inviolate, e nessuna delle due squadre ci guadagna o ci perde nulla della sua posizione in classifica. In zona retrocessione ci sono da registrare due vittorie importanti per punti e morale: quella del Crotone, che sconfigge il Bologna per uno a zero e quella del Verona, che supera un Cagliari che appare a corto di idee e anche di motivazioni.

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