Sorpasso, controsrpasso e dietro l’abisso. Napoli e Juve continuano il loro duello di testa (57 punti a 56) e scavano un solco ancora più profondo rispetto al resto della classifica. Dopo la vittoria di sabato dei bianconeri contro il Chievoverona, un 2-0 che aveva portato gli uomini di Allegri momentaneamente in testa alla graduatoria, gli azzurri rispondono domenica superando 3-1 in casa il Bologna.

 

 

Palacio illude gli emiliani, ma poi Mbaye fa autorete Mertens mette a segno una doppietta, segnando il suo primo gol grazie a un rigore dubbio.

 

Non ci sono dubbi invece sul gol di Cutrone contro la Lazio: lo segna con il gomito. Nessuno dei 6 arbitri però se ne accorge, il Var fa finta di nulla e il giovane attaccante del Milan non è abbastanza sportivo da ammettere la scorrettezza. Una volta uscito dal campo dice di averla presa con la spalla, una bugia infantile. Alla fine i rossoneri superano 2-1 una Lazio orfana di Immobile in attacco e inspiegabilmente schierata da Inzaghi senza Felipe Anderson e Nani, ma con Caicedo titolare.

 

La squadra di Gattuso porta a casa così la terza vittoria consecutiva e sale a 34 punti, una lunghezza sopra l’Atalanta, vittoriosa per 3-0 sul Sassuolo nell’altro anticipo di giornata.

 

Non si ride nemmeno sull’altra sponda del Tevere. Nel posticipo di giornata, la Roma viene sconfitta in casa per 0-1 (gol a 10 dalla fine di Zapata), perdendo così l’occasione di ridurre a 2 le lunghezze di svantaggio rispetto ai cugini laziali e si riporta a meno 3 dall'Inter.

 

A quota 32 c’è l’Udinese, che torna al successo superando di misura il Genoa con gol decisivo di Behrami. Oddo ha portato 20 punti in dieci partite ai friulani, che con Delneri ne avevano fatti 9 in 12 gare.

 

A 32 punti come i bianconeri c’è il Torino, reduce da un facile 3-0 casalingo contro il Benevento. Basta un tempo alla squadra di Mazzarri per battere i campani, che crollano dopo il rosso folle rimediato da Belec al 33esimo. In gol Falque, Niang e Obi. Nella ripresa rientra anche Belotti.

 

Clamorosa battuta d’arresto per la Fiorentina (28 punti), demolita 4-1 al Franchi dal Verona: apre Vukovic, doppietta di Kean, chiude Ferrari. Pioli non cerca scuse e parla di "prestazione oscena, incommentabile". I tifosi contestano Della Valle, delusi da una squadra che non trova la vittoria dalla sfida contro il Cagliari dello scorso 22 dicembre, unico successo nelle ultime 8 gare.

 

L’Hellas sale così a 16 punti, ma non riesce comunque a raggiungere la Spal, a quota 17 dopo il sorprendente pareggio contro l’Inter, con Paloschi che al 90esimo riequilibra l’autorete di Vicari. Per i nerazzurri, invece, la situazione è ancora più preoccupante che per la Fiorentina: a Milano la vittoria manca dal 5-0 contro il Chievo dello scorso 3 dicembre.

 

Chiude il quadro della giornata l’1-1 nella sfida salvezza fra Crotone e Cagliari, reti di Trotta e Cigarini. Annullato al 90esimo il gol vittoria dei calabresi firmato Ceccherini. I sardi, in 10 per tutta la ripresa dopo il rosso a Pisacane, escono dallo Scida con un prezioso pareggio e restano davanti in classifica: 21 punti a 19.

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