di redazione

Al poker della Juve risponde quello della Roma. E per i giallorossi sta diventando un’abitudine, visto che quella di ieri all’Olimpico è la terza delle ultime quattro vittorie con 4 gol all’attivo. Stavolta la vittima è il Torino, che cade sotto i colpi di Dzeko, Salah, Paredes e Nainggolan. Bella ma inutile la rete della bandiera granata messa a segno da Maxi Lopez. Ora Spalletti potrà far riposare i titolare nel ritorno di Europa League col Villarreal. Ce ne sarà bisogno, perché subito dopo arriveranno due scontri decisivi contro Inter e Napoli.

Per il momento, la Roma mantiene a 7 i punti di distacco dalla capolista Juventus, che nella prima partita di sabato passa come un rullo compressore sul Palermo: 4-0 con i gol di Marchisio, Higuaìn e la doppietta dell’ex firmata da Dybala. Per i bianconeri è la 29esima vittoria consecutiva in casa.

Subito dietro la coppia di testa, il Napoli tiene il passo Champions superando 3-1 in trasferta il Chievo (a referto, oltre a Insigne con il solito capolavoro, anche Hamsik e Zielinski) e scacciando così i fantasmi di Madrid. I punti di distacco dalla Roma rimangono due (56 a 54). Altra nota positiva per i partenopei è il ritorno in campo di Milik dopo l’infortunio al crociato. Allan, invece, accusa un problema muscolare prima dell'intervallo: l'entità dell'infortunio sarà da valutare nei prossimi giorni.

Vincono anche tutte le altre squadre in corsa per l’Europa. A fare più rumore è il successo dell’Inter, perché l’1-0 di Bologna porta la firma più attesa: quella di Gabigol, che, subentrato a Candreva, dopo 7 minuti va finalmente in rete per la prima volta nel Campionato italiano. Per i nerazzurri è la nona vittoria nelle ultime 10 partite. Per Donadoni, invece, è il quarto ko di fila.

La squadra di Pioli sale così a 48 punti ed è ancora alla pari con l’Atalanta, vittoriosa per 1-0 contro il Crotone (gol di Conti). Una lunghezza più sotto c’è la Lazio, che nell’anticipo serale supera 2-1 fuori casa (e in rimonta) l’Empoli con le reti di Immobile e Keita.

Nello scontro diretto per la rincorsa europea fra Milan e Fiorentina prevalgono i rossoneri, che passano a San Siro 2-1 grazie alle marcature di Kucka e Deulofeu. Inutile per i viola il momentaneo pareggio firmato Kalinic. La squadra di Montella si porta a 44 punti, staccando di 4 lunghezze proprio i toscani.

A metà classifica, la Sampdoria (decima con 34 punti) non riesce ad andare oltre l’1-1 contro il Cagliari (28 pt). Al vantaggio iniziale dei sardi con Isla risponde Quagliarella su grande assist di Muriel. Da lì in avanti i blucerchiati creano tanto ma non riescono più a segnare. I rossoblù invece passano nel finale con Ibarbo, ma la rete viene ingiustamente annullata per fuorigioco.

Il Sassuolo scavalca di una lunghezza in classifica l’Udinese (30 a 29) battendo proprio i friulani 2-1. Per la squadra di Di Francesco la vittoria arriva in trasferta e in rimonta: al gol iniziale di Fofana risponde nella ripresa Defrel, che, entrato dalla panchina, mette a segno una doppietta.

In coda, clamoroso ritorno in serie A per Zeman. Tornato a sedere sulla panchina del Pescara, il boemo rivitalizza una squadra allo sbando portandola a vincere per la prima volta in questa stagione una partita sul campo. All’Adriatico il Genoa viene umiliato 5-0. E così a fine febbraio gli abruzzesi arrivano finalmente in doppia cifra in classifica: 12 punti. A -1 dal Crotone e -2 dal Palermo, ma a -10 dall’Empoli. Per rianimare la lotta salvezza, di fatto inesistente, non basta nemmeno Zeman.

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