di redazione

Ci è voluta una prodezza estemporanea di Cuadrado, ma alla fine la Juve ha vinto anche questo derby d'Italia, uno dei più belli degli ultimi anni (perlomeno nel primo tempo). L'Inter ha giocato da grande squadra, dimostrando di poter competere alla pari contro i pluricampioni d'Italia. La metamorfosi firmata da Pioli rispetto alla squadra di De Boer è compiuta, ma rispetto alla prima della classe c'è ancora un gap tecnico.

Nella prima frazione le occasioni si sprecano sui piedi di Dybala, Gagliardini, Joao Mario e Pjanic. I nerazzurri possono reciminare per un fallo in area di Mandzukic su Icardi e un altro di Chiellini (gomitata) sullo stesso Icardi. Ma vedee Rizzoli fischiare rigori contro la Juventus a Torino è probabile tanto quanto veder sbarcare un Ufo a Piazza San Carlo.

Alla fine, comunque, è l'esterno colombiano a decidere l'incontro con una fucilata di controbalzo da 25 metri, non molto angolata ma troppo potente per i riflessi di Handanovic. Paradossalmente, la squadra di Pioli subisce gol proprio nel momento in cui stava giocando meglio.

Nella ripresa la partita cambia e si fa meno tecnica, più muscolare e nervosa. La Juve controlla con ordine e si difende con tutta la squadra dietro la linea della palla chiudendo ogni spazio, mentre l'Inter perde smalto e non riesce più a rendersi davvero pericolosa dalle parti di Buffon. Nel finale espulso Perisic per proteste. I bianconeri salgono così a 54 punti, momentaneamente a +6 sulla seconda (il Napoli). I nerazzurri, invece, rimangono a 42 punti e scivolano al quinto posto, facendosi superare di una lunghezza dalla Lazio. 

Nella lotta per l’Europa, aspettando stasera Roma-Fiorentina, il risultato più clamoroso è lo stop del Milan, sconfitto 1-0 a San Siro dalla Sampdoria con un rigore trasformato da Muriel al 70esimo. Lapadula si divora il pari nel finale e adesso per i rossoneri la strada per l'Europa si fa durissima.

La squadra di Montella è settima a 37 punti e ora accusa 5 lunghezze di svantaggio sull’Atalanta e sei sulla Lazio, l’una e l’altra uscite vittoriose dagli impegni domenicali. Per i biancocelesti la trasferta di Pescara finisce in goleada: 6-2 con poker di Parolo (anche se a fine primo tempo il risultato era sul 2-2, dopo una sorprendente ma illusoria rimonta degli abruzzesi).

I bergamaschi invece regolano 2-0 in casa il Cagliari grazie a una doppietta del solito Papu Gomez, che marca il secondo gol con un meraviglioso tiro a giro sotto l’incrocio dal vertice dell’area. 

Il Torino invece spreca l’occasione di riavvicinarsi al Milan non riuscendo ad andare oltre l’1-1 in casa contro l’Empoli. La zampata iniziale di Belotti illude i padroni di casa, che prima dell’intervallo vengono raggiunti dai toscani con un gol Pucciarelli (decisiva la complicità di una pozzanghera). I granata arrivano a 32 punti, mentre l’Empoli sale a quota 22.

Pur essendo quartultima, la squadra di Martusciello può dormire sonni relativamente tranquilli: la zona retrocessione dista ben 7 punti. In fondo alla classifica, infatti, il Crotone (13 punti) perde lo scontro diretto contro il Palermo e si fa scavalcare di una lunghezza proprio dai rosanero.

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