di Fabrizio Casari

La vittoria della Roma contro il Milan a Milano e quella del Napoli in casa contro il Lecce, cui si aggiunge la vittoria casalinga della Lazio contro un’Udinese mai doma e castigata solo da un autogol nel finale di partita, agitano sufficientemente la classifica. Solo la Juventus non coglie l’occasione per accorciare le distanze dalla vetta, facendosi fermare sul pari da un Chievo gagliardo.

Stessa sorte per il Palermo, fermato sul pareggio a casa del Bari. Ora Napoli e Lazio sono a tre punti dalla capolista e a tracciare il perimetro di un campionato tutt’altro che chiuso si osserva che in cinque punti si trovano quattro squadre. Il girone di ritorno sarà dunque quello nel quale dovranno arrivare conferme, sorprese e verdetti, dal momento che quello d’andata ha solo sussurrato probabilità. De Laurentiis e Mazzarri sono euforici ma il torneo é lungo. Però se Cavani continua a giocare come nel girone d'andata, con i partenopei dovranno farci i conti tutti.

Il derby tra Genoa e Sampdoria è stato rinviato causa impraticabilità del campo. Marassi sembrava un tappeto di neve. Magari la ripresa vedrà un tempo più clemente. Si tornerà in campo il 6 Gennaio e le vacanze natalizie serviranno alle società per ottimizzare le rose, ai giocatori per riposarsi e ai tifosi per ritemprarsi. E in attesa del recupero delle due partite dell’Inter, assente causa Mondiali ad Abu Dhabi e comunque a 13 punti dal Milan, la testa della classifica non appare quindi più così solida: Ibramilan stavolta non basta e i rossoneri si fermano.

L’ormai consueta incombenza della zona Cesarini (che ha cambiato due risultati, consegnando due punti in più alla Lazio e al Napoli e togliendone due alla Juve (oltre che all’Udinese e al Lecce) sembra voler assegnare uno scudetto alla pervicacia e alla fortuna. La vittoria della Roma a Milano conferma quanto il Meazza sia uno stadio tradizionalmente favorevole ai giallorossi e conferma anche quanto già affermato: il Milan è Ibrahimovic e poco più.

Se lo svedesone chiacchierone si ferma, se si mangia un paio di gol o se, semplicemente, trova la giornata storta, la squadra di Allegri diventa immediatamente una squadra di medio livello. Triste serata per Ibra che perde e vede vincere la squadra che aveva lasciato per vincere tutto; la quale, invece, tutto ha vinto proprio da quando lui è andato via. E triste anche la serata dei tifosi rossoneri: perdore in casa mentre l’Inter diventa campione del mondo per club somiglia ad uno dei peggiori incubi mai temuti.

La Roma, invece, pur in credito con la fortuna e con una difesa che davvero dovrebbe essere registrata nei movimenti, trova la vittoria grazie al gol dell’ex, quel Borriello che è stato ritenuto inutile dagli strateghi di Milanello e che invece si dimostra fondamentale nei successi della squadra di Ranieri.

Per i giallorossi si è trattato della prima vittoria in trasferta di questo campionato (solo il derby era formalmente una trasferta); comunque, pur con 4 punti in meno dello scorso anno, i giallorossi hanno sconfitto alcune pretendenti allo scudetto - Milan, Inter, Lazio - e pareggiato a Torino con la Juve. Ma si deve far notare anche come la Roma sia stata, nel corso dell’anno solare, la squadra che ha ottenuto il maggior numero di punti.

Il Catania batte il Brescia, ormai altra squadra da quella delle prime giornate, mentre il Cesena espugna Cagliari e tra Parma e Bologna non si è andati oltre un pareggio. La coda della classifica vede anch’essa quattro squadre in cinque punti: Bari, Lecce, Cesena e Brescia. Il girone di ritorno sarà, per tre di esse, una sentenza senz’appello.

 

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