L’Inter inizia male la settimana che porta all’esordio in Champions League e al derby. Ma poteva anche andare peggio. Dopo il passo falso a Genova, i nerazzurri trovano un altro pareggio in trasferta, e stavolta rischiano addirittura la sconfitta. Per oltre un’ora la squadra di Inzaghi sbatte contro la muraglia monzese eretta da Nesta, ma non è un alibi: il gioco è lento e molto (troppo) orizzontale. A un quarto d’ora dalla fine i brianzoli passano addirittura in vantaggio con uno stacco testa straordinario, in sospensione, non del gigante Duric, ma dell’insospettabile Dani Mota. Poco dopo i Campioni d’Italia limitano i danni con il tap-in vincente di Dumfries su cross (deviato) di Di Marco.


Il pareggio interista consegna la testa in solitaria della classifica al Napoli. E alzi la mano chi lo avrebbe detto dopo il disastro partenopeo alla partita d’esordio (0-3 contro il Verona). Ci dev’essere una sorta di incantesimo che lega Lukaku a Conte: quando vede il pugliese in panchina, il colosso belga diventa un altro giocatore. Si è visto anche nella trasferta di Cagliari, stravinta per 4-0 dagli azzurri: in rete Di Lorenzo, Kvara, Big Rom e Buongiorno. Meret decisivo in almeno tre occasioni.
Altro pareggio inatteso quello della Juve, che ora si ritrova in seconda posizione a pari punti con Inter e Torino. I bianconeri continuano a non subire gol, ma faticano anche in maniera incredibile a farne: a Empoli finisce 0-0.
Quanto al Torino, avesse vinto in casa contro il Lecce ora si ritroverebbe da solo in testa alla Serie A. I granata però non riescono a sbloccare il risultato e chiudono l’incontro sullo 0-0. E il risultato, in realtà, va stretto ai salentini.
Due punti sotto, a quota 6, la strana coppia Atalanta-Empoli. I bergamaschi vincono la partita più bella di questa giornata, rimontando in casa contro la Fiorentina. I viola passano due volte in vantaggio, prima con Martinez Quarta e poi Kean, ma vengono ripresi nell'arco di trenta secondi dalla Dea. Decisivo Lookman: gol e assist nell'inaugurazione del nuovo Gewiss Stadium.
A quota 5 il redivivo Milan, che a San Siro travolge 4-0 il Venezia. Gol dell'ex ribelle Hernandez su assist del gemellino Leao; raddoppio di Fofana, poi due rigori trasformati da Pulisic e da Abraham (alla prima rete in rossonero).

Prosegue, invece, l’inizio di campionato da film horror della Roma e del Bologna, tutte e due ancora a secco di vittorie. I giallorossi, per la verità, stavolta c’erano quasi: sul campo del Genoa, Dovbyk si sblocca nel primo tempo, ma nel recupero arriva la beffa per De Rossi, con il pareggio messo a segno da De Winter, di testa, al 96esimo.
Di umore diverso il Bologna, che a Como evita la sconfitta con una reazione d’orgoglio. La squadra di Fabregas scappa via con l'autogol di Casale e un bel tiro da lontano di Cutrone, ma nel finale la rimonta degli emiliani, a segno con Castro e Iling.

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