Per la seconda volta nella sua storia, 60 anni dopo la prima, il Bologna è in Champions League. La certezza del capolavoro firmato Thiago Motta arriva nel modo più simbolico: con una vittoria per 2-0 sul campo dei (disastrati) campioni d’Italia dell’anno scorso. Ndoye e Posch stendono il Napoli, che fallisce anche un rigore con Politano. Unica nota negativa per gli emiliani, l’infortunio di Zirzkee, che esce in lacrime dal campo.


Con questo successo i rossoblù salgono addirittura al terzo posto, scavalcando in classifica la Juventus (pari punti ma migliore differenza reti dopo il pareggio del girone di andata: la settimana prossima ci sarà il secondo lo scontro diretto). A Torino, infatti, va in scena uno dei film dell’orrore scritti e diretti da Massimiliano Allegri: la Salernitana, ultimissima, va a segno con Pierozzi e rimane in vantaggio fino al 91esimo minuto, quando Rabiot con una zampata evita l’umiliazione più cocente per i suoi.
Malgrado l’ennesima prestazione orribile, i bianconeri sono certi della qualificazione alla prossima Champions League grazie al successo dell’Atalanta sulla Roma. Partita dominata per un'ora dai nerazzurri, che dopo il 2-0 frutto della doppietta di De Ketelaere sfiorano ripetutamente il tris, prima del rigore di Pellegrini al 66esimo che riapre il match e li costringe a soffrire nel finale. Anche per la Dea la qualificazione alla Champions ormai è a un passo, visto che ha tre punti di vantaggio sulla Roma ma anche una partita in più da giocare.
La Lazio, grazie ai tanti punti messi in cascina da Tudor e al contemporaneo tracollo del Napoli, si guadagna la certezza di giocare in una competizione internazionale anche l’anno prossimo, quasi certamente in Europa League. I biancocelesti vincono 2-0 all’Olimpico contro l’Empoli (reti di Patric e Vecino) e si riportano a -1 dai cugini della Roma. La settimana prossima, però, dovranno affrontare l’Inter a San Siro.
E la squadra di Inzaghi, dopo il secondo scivolone clamoroso contro il Sassuolo (due sconfitte in campionato: entrambe contro i neroverdi), ha ricominciato a macinare vittorie, tutt’altro che appagata dallo scudetto e dalla seconda stella. A Frosinone finisce addirittura con una manita: Lautaro ritrova il gol dopo oltre due mesi, così come Arnautovic. In rete anche Frattesi, Buchanan e Thuram.

Ne fa 5 anche il Milan, che travolge in casa il Cagliari. Dopo un primo tempo noioso, i rossoneri dilagano nella ripresa: doppietta di Pulisic (mai così prolifico in carriera), poi reti di Bennacer, Reijnders, Leao e Nandez. Con questi tre punti il Diavolo non è ancora sicuro aritmeticamente del secondo posto (comunque molto vicino), ma è certo di partecipare all’inutilissima Supercoppa di Lega.
In coda alla classifica, da segnalare l’harakiri del Sassuolo, che aveva l’occasione di fare un passo importante verso la salvezza, invece rimane con un piede e mezzo in Serie B. Un rigore di Pinamonti illude gli emiliani, che poi vengono raggiunti da una rete di Badelj. L’autorete di Kumbulla completa il disastro. Sarà decisivo lo scontro diretto contro il Cagliari di domenica prossima.
Chiude il quadro della domenica di calcio la vittoria in rimonta del Torino sul Verona. Dopo il vantaggio dell’Hellas con Swiderski, i granata ribaltano il risultato con due ragazzi entrati dalla panchina: Savva (diciottenne cipriota all'esordio in Serie A) e Pellegri.

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