Dopo l’esame di maturità superato a Bergamo, il Bologna non può più nascondersi. La rimonta per 2-1 sul campo dell’Atalanta (a segno Lookman per la Dea, poi Zirkzee su rigore e Ferguson di volo) vale per i rossoblù la sesta vittoria consecutiva in campionato (non succedeva dal 1967) e il quarto posto in solitaria, con quattro punti di vantaggio sulla Roma. L’eventuale qualificazione della squadra di Thiago Motta alla prossima Champions League sarebbe una delle imprese sportive più memorabili viste in Serie A negli ultimi decenni.

 

Il Milan conserva un margine di cinque lunghezze sul Bologna battendo di misura la Lazio con un gol nel finale di Okafor. La partita sarà ricordata tuttavia per la direzione di gara sfoderata dall’arbitro Di Bello, ben oltre i limiti della comicità: rimarrà memorabile l’immagine dei cartellini sventolati insieme e “no look”, uno per mano. Visto lo slancio dadaista del fischietto, che per un mese resterà a casa, i biancocelesti finiscono in otto.
I rossoneri si ritrovano ora a -1 dalla Juve, che torna sconfitta dalla trasferta di Napoli. Passati in vantaggio con Kvara nel primo tempo, i campioni d’Italia si fanno raggiungere a 10 dalla fine dai bianconeri, a segno con Chiesa, ma nel finale trovano il 2-1 con Raspadori, bravo a ribadire in rete il pallone dopo un rigore sbagliato da Osimhen.
In quinta posizione c’è la Roma, rinata sotto la guida di De Rossi, evidentemente meno egocentrica e più serena di quella targata Mourinho. I giallorossi superano l’Atalanta in classifica battendo 4-1 il Monza: segnano Pellegrini e Lukaku nel primo tempo, poi Dybala, rigore di Paredes e rete per i brianzoli di Carboni nella ripresa.
Perde terreno invece la Fiorentina, che in casa del Torino non va oltre il pareggio per 0-0. Anche in questo caso protagonista in negativo della partita è l’arbitro, Marchetti, che s’inventa l'espulsione a Ricci nel finale di primo tempo, decisione che probabilmente gli costerà due turni di stop. Annullato al Var un gol di Zapata. Infortunio a un ginocchio per Ilic.
Nella lotta per non retrocedere, mesto pareggio per 1-1 fra Udinese e Salernitana. Tutto nel primo tempo in Friuli: granata avanti con Tchaouna al 10', il pari arriva al 48' con un capolavoro di Kamara. Nella ripresa i bianconeri rimangono in dieci per l'espulsione di Ebosele.
Stesso risultato tra Frosinone e Lecce: Cheddira segna nel finale di primo tempo; il pareggio arriva all’ora di gioco con un autogol di Cerofolini.
Successo per 1-0 del Verona sul Sassuolo. Un gol di Swiderski nel secondo tempo, favorito da un errore di Henrique, regala tre punti all'Hellas. Ballardini alla prima sulla panchina degli emiliani ora è penultimo, staccato di tre punti proprio dal Verona e dal Cagliari, vittorioso di misura sul campo dell’Empoli (gol di Jankto a 20 dalla fine; poco prima, annullata ai padroni di casa una rete di Cacace).

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