Vincere 1-0 con un gol sporco, magari firmato da un giocatore come Gatti, è l’essenza della filosofia allegriana (derivata dall’ippica) del “corto muso”.  Stavolta, però, il muso è quello dell’Inter, anche se il gol è sempre di Gatti. Basta una deviazione maldestra del difensore juventino per regalare ai nerazzurri un vantaggio di 4 punti (con una partita in meno) rispetto alla Signora. La partita racconta di un dominio dell'Inter nel primo temo che consente alla Juve di uscire dalla propria metà campo solo dopo 32 minuti, di un palo di Chalanoglu, di due miracoli di Szczęsny e del portiere dell'Inter, Sommer, quale spettatore non pagante, dato che in tutta la durata dell'incontro non vi sono tiri juventini nello specchio della porta. Chalanoglu ha disegnato calcio deliziando San Siro e Pavard si è dimostrato un campione autentico, un giocatore che fa la differenza. La Juve, a parte un Vlahovic nervoso ed impreciso nei controlli, ha mostrato solo Szczęsny in vena di miracoli e Keane all'altezza del match. Se non è mezzo scudetto cucito sul petto, poco ci manca.


Il Milan si porta a -4 dalla Juve vincendo 4-2 sul campo del Frosinone. I rossoneri non sono brillanti ma sfruttano tutto il loro potenziale offensivo negli ultimi minuti di gara. Decisivi Giroud (un gol e un assist) e Jovic. Gli uomini di Di Francesco giocano un buon match, ma pagano le amnesie difensive.
Ben dieci punti sotto i rossoneri, consolida la quarta posizione l’Atalanta, che batte 3-1 una Lazio scoraggiata e scoraggiante. Apre un perla di Pasalic, poi la doppietta (uno su rigore) di De Ketelaere. A Sarri non basta il penalty finale di Immobile.
Aspettando Roma-Cagliari, il Bologna si porta da solo in quinta posizione superando 4-2 il Sassuolo. Il derby dell'Emilia è emozionante: i rossoblù rimontano da 1-2 grazie ai gol di Fabbian, Ferguson e Saelemaekers (dopo l'autorete di Viti).
Torna a vincere anche il Napoli: 2-1 in casa contro il Verona. Accade tutto nella ripresa: vantaggio ospite con Coppola, pareggio su autogol di Dawidowicz e poi rete capolavoro di Kvara al minuto 87.
La Fiorentina conferma di attraversare un momento negativo perdendo 3-2 sul campo del Lecce. I viola rimontano la rete di Oudin con Mandragora e Beltran (su pasticcio di Falcone), ma i salentini con due reti dopo il 90esimo ritrovano un successo che mancava da un mese e mezzo.
Chiudono il quadro della giornata ben tre partite terminate 0-0: Empoli-Genoa, Udinese-Monza e Torino-Salernitana. Di fronte a spettacoli di questo livello, è inutile chiedersi come mai la Serie A sia considerata inguardabile rispetto alla Premier League e alla Liga.

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