di Giovanni Gnazzi

Il prossimo week-end andranno in abbazia. Per concentrarsi. Per isolarsi. Per ritrovare se stessi. Per fare squadra. In Toscana, che il verde aiuta, si mangia bene, l’aria è fresca e il rumore scarso. «Programmare, conoscersi, fare spogliatoio». Questi gli obiettivi indicati dal Presidente del Consiglio. Più che un governo sembra una squadra di atleti in crisi, più che un premier Letta somiglia ad un coach. Ci provò prima di lui, nel 1997, l’allora Premier Romano Prodi, trasferendo la sua rissosa brigata a Gorgonza, meta lussureggiante sconosciuta ai più, anche all’epoca con lo scopo di “fare squadra”, di meditare, discutere, approfondire. Non portò bene, ci pare di ricordare.

Il malanno, dunque, non è nuovo. C’è questa mentalità, a mezza via tra i boyscout e i bocconiani, che tra un ritiro spirituale e un bullet point, s’inebria di idiozia e luoghi comuni che sembrano voler indicare chissà quale approccio metodologico, una sorta di fusione ideale tra mente e corpo, una cultura di gruppo che in realtà è solo un’americanata da quattro soldi.

Addirittura, alcune aziende statunitensi invitano il loro management a giorni di vita tra le foreste, campeggi, ritiri con sacco a pelo e tende lontani dagli smartphone; alcune arrivano persino a proporre corsi di sopravvivenza e amenità simili. L’intento, anche qui, è fare squadra, familiarizzare, conoscersi. Se non altro, le coltellate che si scambiano (vedi la voce competition is competition) da quel momento in poi gli sembreranno più familiari.

Per quanto riguarda la scampagnata dei Letta boys veniamo però (sobriamente) informati che il costo della trasferta verrà suddiviso tra i partecipanti. I ministri, immaginiamo, perché la benzina nelle auto che li accompagneranno in questo viaggio per ritrovar se stessi e gli straordinari che dovranno essere riconosciuti agli uomini adibiti alla sicurezza invece saranno pagati con quelli soliti di Pantalone. D’altro canto, la mancanza di fondi per la manutenzione delle volanti non pare sia tema previsto nell’agenda taoistica del gruppetto. Costruita nell'XI secolo nella campagna di Sarteano (SI) l’abbazia di Spineto è circondata da una proprietà di oltre 800 ettari e dispone di 98 camere distribuite tra l'Abbazia e gli 11 antichi poderi della Tenuta. Riflessioni a cinque stelle vere, insomma, altro che quelle di Grillo.

Eppure Palazzo Chigi abbonda di sale riunioni dove persino un governo così numeroso e rumoroso può trovare comodamente posto senza dover scomodare agenti di scorta e pieni di benzina. Ad esempio la Sala Verde di Palazzo Chigi sarebbe perfetta; vi troverebbero posto persino i portavoce e le segretarie di ogni ministro e sottosegretario. Nel centro di Roma, nel chiuso di un antico e nobilissimo palazzo, dotati di ogni confort, immaginiamo rendano possibili anche grandi e veloci movimenti neuronici.

Domandare ci sembra lecito: cosa mai sarà possibile pensare in Toscana che a Roma non riuscirebbe? Quali orizzonti mai potrebbero aprirsi nelle menti raffinatissime di questa compagine governativa che sembra avere lo spirito di un CRAL aziendale in gita? Forse che la Lorenzin nella campagna senese dal colore così particolare troverà l’Eureka che salverà l’equilibrio tra conti e prestazioni del Servizio sanitario nazionale? Scoprirà il valore dell’universalità della prestazione e quello spiritualmente infinitamente minore delle convenzioni con i boss privati della salute? Oppure la ministro Di Girolamo troverà la soluzione alla crescente riduzione della produzione agricola che per paradosso si associa alla piaga sempre più purulenta del caporalato nei campi?

Da buon tifoso del Milan Letta crederà magari alla favola di Padre Eligio, il consigliere spirituale dei rossoneri durante gli anni 70. Era il Milan di Rivera, che era un fenomeno con i piedi però, non con l’animo. L’animo, se c’era, era quello di Giusy Farina, presidente finito in manette e che portò il Milan in serie B. Vatti a fidare dello spirito e dello spogliatoio. Ad ogni modo, meditare non è mai una cattiva idea. Ma lo si può fare persino da casa propria. E poi Testaccio non è meno cool della Toscana.

Pin It

Altrenotizie.org - testata giornalistica registrata presso il Tribunale civile di Roma. Autorizzazione n.476 del 13/12/2006.
Direttore responsabile: Fabrizio Casari - f.casari@altrenotizie.org
Web Master Alessandro Iacuelli
Progetto e realizzazione testata Sergio Carravetta - chef@lagrille.net
Tutti gli articoli sono sotto licenza Creative Commons, pertanto posso essere riportati a condizione di citare l'autore e la fonte.
Privacy Policy | Cookie Policy