di Carlo Musilli

Tra gli spifferi di Montecitorio, da tempo i parlamentari della maggioranza sussurravano la parolina proibita, la più detestata quando si parla di politica fiscale: condono. Ora che la manovra è legge e l'attenzione mediatica si è spostata altrove, l'impulso fin qui represso si è trasformato in parole scritte su carta bollata. Per di più attraverso uno strumento subdolo come l'Ordine del giorno, che non fa rumore, ma impegna il Governo ad agire in una certa direzione. In verità gli Odg approvati dall'Esecutivo in questi giorni sono stati una valanga, ma quello più interessante porta la firma di Domenico Scilipoti.

Il leader di quelli che una volta erano conosciuti come "Responsabili" (oggi "Popolo e territorio") ha deciso di non farsi mancare proprio niente, mettendo sul piatto sia un condono fiscale tombale sia uno edilizio. Il primo si applicherebbe sulle tasse evase dal 2006, il secondo sugli immobili fino a 400 metri cubi costruiti entro il 31 dicembre 2010. Secondo il "Re dei peones" (dal titolo dell'opera letteraria pubblicata da Scilipoti, con tanto di prefazione firmata Silvio Berlusconi), il condono dei "piccoli abusi destinati all'edilizia residenziale", sarebbe "opportuno" perché consentirebbe di reperire "immediate e certe risorse".

Sorvolando sul fatto che quantificare il gettito di un condono è un'operazione tutt'altro che "certa", e che la riscossione non è mai "immediata", come dimostrato dalle passate esperienze, è divertente come l'onorevole Scilipoti tenda a sminuire il senso della sua stessa proposta, presentandola come una faccenda di bonarietà e ragionevolezza. Non finge neanche di porsi il problema morale di fronte a una misura che fa l'interesse dei delinquenti.

Quanto al condono fiscale, da settimane i pidiellini Amedeo Laboccetta e Antonio Mazzocchi hanno prodotto un testo che pare abbia ricevuto larghi apprezzamenti. In sostanza, si tratterebbe di un'amnistia generalizzata (dall'Irpef all'Irap, fino ad arrivare, Europa permettendo, all'Iva) per tutti gli evasori che hanno rubato soldi al Fisco fra il 2006 e il 2009. Gettito previsto: 35 miliardi. "Sono più di 40 i colleghi deputati - spiega Laboccetta - che a Montecitorio hanno firmato il documento che io e l'amico Mazzocchi abbiamo elaborato e inviato al Segretario Angelino Alfano". Davvero un motivo d'orgoglio.

Pin It

Altrenotizie.org - testata giornalistica registrata presso il Tribunale civile di Roma. Autorizzazione n.476 del 13/12/2006.
Direttore responsabile: Fabrizio Casari - f.casari@altrenotizie.org
Web Master Alessandro Iacuelli
Progetto e realizzazione testata Sergio Carravetta - chef@lagrille.net
Tutti gli articoli sono sotto licenza Creative Commons, pertanto posso essere riportati a condizione di citare l'autore e la fonte.
Privacy Policy | Cookie Policy