di Bianca Cerri

Chissà cosa avrebbero dato Rocco Bottiglione, Giuliano Ferrara, Paola Binetti e tutti gli altri crociati anti-abortisti per essere invitati ai “Paul Hills Day”, le giornate in memoria di Paul Hill, che nel 1994 uccise il medico abortista John Britton e uno degli uomini della sua scorta. Hill, che stazionava perennemente davanti al Ladies Center di Pensacola, in Florida, una clinica dove vengono praticati aborti, innalzando una croce, fu giustiziato nel 2003 ma per i teocrati USA è ancora oggi un eroe. Durante i giorni dedicati alla sua memoria nel mese di dicembre è stato proiettato anche il video in cui lo si vede mentre spara a Britton e all’agente di scorta uccidendoli entrambi. Ma Hill non fu l’unico crociato anti-abortista a trasformarsi in assassino. Pochi mesi prima, il “guerriero di Dio” David Griffin aveva assassinato il ginecologo David Gunn dopo aver atteso per ore che il medico arrivasse al Women Medical Center di Pensacola per iniziare il turno di servizio. In casa Griffin la polizia trovò una quantità impressionante di materiale “educativo” inneggiante alla morte dei medici abortisti pubblicato dall’Armata di Dio. Mentre gli agenti lo portavano via, Griffin disse di aver ucciso in nome del Bambino Gesù. L’anno successivo, due operatrici addette al centralino di un centro di Boston dove si praticavano aborti vennero assassinate da John Salvi, altro fanatico fondamentalista affiliato all’Armata di Dio. Salvi riuscì a togliersi la vita mentre si trovava in carcere in attesa di processo. Tanti anni dopo, Marylin Manson dedicherà a David Gunn una canzone denunciando l’ipocrisia del suo assassino.

Nei 40 anni trascorsi dall’approvazione della legge Roe, che consente alle donne americane di interrompere la gravidanza, i gruppi “pro-life” accomunati dalla matrice religiosa si sono moltiplicati e ogni tanto tornano all’attacco. I “Crociati del Bambino Gesù” nacquero nel 1988 per volere del reverendo Norman Rieslin, un prete cattolico che era stato in Vietnam come cappellano militare al seguito dell’esercito. La sede centrale del gruppo era Chicago, dove i Crociati piantonavano giorno e notte i centri dove si praticavano aborti tentando di convincere le donne a non abortire.

L’anno successivo alla nascita dei Crociati nacquero arrivarono gli “Agnelli di Dio”, che nel 1998 uccideranno un medico abortista in Alabama lane lndo bombe incendiarie contro il suo studio. Emily Lyons, l’infermiera che lo assisteva, non morì ma rimase orribilmente sfigurata dalle fiamme. Dietro gli “Agnelli” c’era David Rosch, altro sacerdote cattolico secondo il quale gli omicidi commessi dagli anti-abortisti erano giustificati dall’amore verso il Signore.

Qualche giorno fa, in occasione del tredicesimo anniversario degli attentati di Boston, un gruppo che si fa chiamare “Progetto per la Vita” ha tentato di dare alle fiamme alcune cliniche del Nuovo Messico. Lo ha riferito il dottor William Harrison, che opera in una struttura di Albuqurque. Harrison teme che presto ci saranno altre vittime, il che non è escluso, visto che per difendere la sacralità della vita gli anti-abortisti hanno già assassinato undici medici, dato alle fiamme 46 cliniche e aggredito oltre settecento donne che stavano andando ad abortire. Evidentemente non conoscono altro modo per esprimere il loro dissenso a parte la violenza.

Nonostante ciò, l’amministrazione Bush ha concesso ai gruppi anti-aborto lo status di “no-profit” esentandoli dall’obbligo di pagare le tasse purchè affiliati ad un qualsiasi ente religioso. I giornali americani continuano a lanciare allarmi sul terrorismo islamico ma pare non si accorgano della matrice violenta di quello di matrice cristiana. L’Albquerque Tribune ha scritto addirittura che per vivere tranquilli i medici devono smettere di praticare aborti, citando l’esempio dei dentisti, ai quali “non accadrà nulla di male”. Intanto, un gruppo che si è auto-definito Children Need Heroes - i bambini hanno bisogno di eroi – ha annunciato per la fine di luglio una serie di manifestazioni in onore del “coraggiosi martiri che hanno lottato per la difesa della vita umana”.

Tra gli “eroi” che il gruppo si appresta a celebrare ci sono anche Shelly Shannon, che anni fa tentò di assassinare un medico abortista dopo aver dato fuoco alla clinica dove prestava la sua opera, e James Koop, l’uccisore di Burnett Slepian, un ginecologo di Amherts, importante centro universitario dell’emancipato Massachussets e già autore di un tentato omicidio ai danni di un altro medico.

La crociata anti-abortista, e non poteva essere diversamente, ha travolto anche l’Italia, dove personaggi come Giuliano Ferrara, Roberto Calderoli, Sandro Bondi e frattaglie varie parlano di fermare quella che hanno definito “strage degli innocenti”. Bisognerà farsene una ragione, oltre ai conflitti emotivi che le donne si trovano ad affrontare nel momento in cui decidono di interrompere una gravidanza, d’ora in poi dovranno vedersela anche con i rigurgiti papisti di questa strana armata di “unti dal Signore”. Giuliano Ferrara, provato dalla dieta liquida e dagli scontri televisivi con digiunatore nazionale Marco Pannella, tira in ballo argomenti a casaccio nella speranza di accalappiare gli ascoltatori. Del resto, quello dell’aborto, si sa, è uno dei pochi temi che permettono ai giornalisti di media tacca come Ferrara di appellarsi a concetti duri, come l’eugenetica, il diritto alla vita, la sofferenza dell’embrione, ecc.

Vuoi mettere con le morti sul lavoro, le rapine legalizzate delle banche o l’avanzare della povertà, tutte cose che fanno accapponare la pelle ai telespettatori costringendoli ad aggrapparsi all’ultima spiaggia del telecomando. L’unica nota stonata è che Ferrara, che ha una moglie americana, finge di non sapere che l’eugenetica, almeno negli Stati Uniti, fu finanziata proprio dagli industriali cattolici, come misura preventiva per togliersi di torno un po’ di quella che molti anni dopo Ronald Reagan avrebbe definito “zavorra sociale”.

Ma non facciamoci il sangue amaro: ogni volta che la Chiesa perde autorevolezza, ci saranno sempre personaggi come Bondi, Ferrara, Bottiglione, Calderol. che tenteranno di risollevarne le sorti rispolverando il diritto alla vita e la strage degli innocenti. Basta non ascoltarli, sono solo un branco di lupi solitari che ululano alla luna…..

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